La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 7 - settembre 1995

ricani? Il Segretario Generale dell'Onu? La Nato? Non è forse che stiamo precipitando verso quel!' "anarchia internazionale" che lei ha sempre rifiutato? che ci fosse qualcuno che decideva per noi, poi c'è stata come una "rivoluzione internazionale", cosicché oggi dobbiamo imparare a autogovernarci. Per la prima volta nella storia la democrazia internazionale è teoricamente possibile. Non prendiamocela con l'Onu: essa è una costruzione delle potenze vincitrici della seconda guerra mondiale, con uno statuto molto più avanzato rispetto alle possibilità storiche. La Carta dell'Onu non è servita a nulla per SO anni. E adesso, di colpo, sono gli stati che appartengono ad esse che non funzionano e non hanno mai fatto funzionare il palazzo di vetro. L'Onu è stato utilizzato prima come un guscio vuoto per poi caricarlo di responsabilità e compiti eccessivi. La Carta dell'Onu, depurata di alcune sciocchezze come il principio .di sovranità assoluta (mai esistito, se non per gli Usa) contiene tutti i principi fondamentali per la costruzione della democrazia internazionale. L'età dello stato nazionale sovrano si è esaurita, ora dobbi_amo f~re _unpasso in avanti, cominciando a costruire qualcosa di nuovo sui detriti e le macerie. Di certo non abbiamo incominciato bene. Ci stiamo arrivando, ha ragione. Il che, paradossalmente, dimostra ancora una volta che la teoria dell'anarchia internazionale non funzionava per il passato. Ha toccato il vero punto debole: la mancanza di capacità nell'affrontare le nuove situazioni. Questo è il vero problema, infatti in molti casi abbiamo constatato questa mancanza di orientamento, che poi non è detto debba essere risolta solo attraverso il ritorno a una leadership forte. Per SO anni ci siamo abituati al fatto .---- segno ------- AnnoXXI - N. 166 - Giugno1995 Abbonamenti 1995: ordinario: L. 60.000, sostenitore: L. 100.000, estero: L. 100.000. Un numero: L. 10.000, arretrato: il doppio. Gli abbonamenti vanno effettuati sul conto corrente postale n. ·16666901 intestato a: Centro Culturale Segno, Casella Postale 565, 90100 Palermo. Tel. 091/22 83 17 SOMMARIO Editoriale. A Palermo passando per Pechino • S. Caccio/a, Il quarto mondo di casa nostra• M. f:'a- ·/umbo, Se il mercato non 'libera per tutti' • Esclusione sociale, un concetto esportabile? • E. Rebuffini, La religione della Banca Mondiale. Intervista a Susan George • R. Scalia, I limiti dello sviluppo ineguale: un riferimento particolare al caso Palermo • Teatro Massimo: cronaca di uno scempio • F. La Cecla, Danza del ventre a Palermo • S. Massimo, È nato il partito liberale bottegaio di massa • Raccontare la città • E. Rebulla, Le pagine sparse • M. Benfante, Palermo ferocissima • B. Monroy, Diario di alcuni giorni a Palermo • S. Scimeca, Il salto senza rete. Internet e i suoi proseliti • M. Gozzini, 'Perché nel tuo futuro non ci sia l'aborto' • M. Vidal, Un'enciclica dai tratti forti e dalle tinte tremende. • YSK:1

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