La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 3 - aprile-maggio 1995

_dato come l'immortale Tecoppà, personaggio di Ferra villa, duellando rimproverasse f avver- _ sario: se si :3-gitavatanto non lo P?teva ç<?lpire): Ecco: crediamo davvero che ogrn cosa si fermi allo schiocco delle nostre· di-ta? Per esempio - · un solo esempio fr_-ia tanti - ricordiamo la par-· tita referendaria per l'uninominale? e.come poi sono davvero andate le cose. Sì, il mondo con- . . . tmua a muoversi; e continuano a muoversi i nostri avversari, sollecitati dalle loro logiche, dalle loro immagini: che non sono le nostre. Non si vuol sostenete che l'apparenza conta più della sos~anza; ma che quelle apparenze sono sostanza: sono cioè scelte collettive, più o ·meno inconsce. E allora non si tratra di arrendersi a esse né di razionalizzarle, _ma di prenderne atto dentro procedure che siano proprio l'opposto della resa e della razionalizzazione. Bisogna riconosce_re quei livelli della realtà: giacché solo riconoscendoli si può 'poi cambiarli - si può, come si deve, cambiarli. 4. Tutte le cose finora dette valgono anche per la giustizia: ·sono suscettibili d'una traslazi0rie completa, passaggio per passaggio, in quel campo specifico. . · Ma serve una rettifica al titolo del discorso: dato che. le immagini della giustizia ora sono almeno. due. Due e confliggenti fra loro: a) una moltò visibile, solare, festiva: e vincente, assosooNI E cAmvr inoBianco Iuta (per il mom.ento ); b) una poco visibile, crepuscolare, feriale: e perdente, relativa. 5. La prima immagine è quella della giustizia che sconfigge Tangentopoli: Mani pulite., ,Sommariamente, i suoi caratteri sono questi: . . . . a) un alto credito collettivo; b)-la funzionalità alla democrazia: allo Stato delle regole e della divisione dei poteri; . c) un sospetto di sOstanzialismo, cioè di · più o meno saltuaria prevaricazione sui· mezzi - sulle garanzie di legge - in vista del fine (registriamo solo il sospet_to); - · - d) l'ambiguità dell'immagine: che è indispensabile alla democrazia, ma insieme non incompatibile con il catalogo delle immagini ricevute dominanti. Con quel catalogo vario e irreale - ma poi terribilmente ·reale - che dal Mulino Bianco va alle telenovelas, segnalando un livello di inerzia ·coll~ttiva e un linguaggio di m_assa naturaliter (direbbe Bobbio) berluscomano. ·Forse è opportuno spiegarsi meglio. Secondo una convinzione diffusa, Mani pulite ha sconfitto un intero assetto di potere - giacché· Tangentopoli nella percezione comune è que...:· sto: un regime politico. Né qui interessa stabilire se sia vero: e se sia tale l'origine d'un rivolgimento che segna l'ultima nostra storia. Certo un grosso contribuito a produrne alcuni lineamenti lo hanno dato, lo stanno dando le iniziative giudiziarie. Anche se prima o poi invece bisognerà capire perché esse comincino solo con 1a crisi (p~r alt:è. _cause)del sistema dei partiti. _. Ma a noi_ non importa addentrarci in indagini simili, perché s.tia'.moparlando di immagini:· questa di cui diciamo è l'immagine collettiva d'una giustizia che da sola ha ·battuto con Tangentopoli il sistema dei partiti. E l'eccesso di'legittimazione che ne viene ai · 1 magistrati è evidente quanto rischioso. Si tratta del conferimento d'un mandato improprio, qualitativamente improprio: ·relativo ad un campo che nori ap- .partie?e alla g~ustizia, quel~ lo dei grandi mutamenti politici. Bisogna chieder scusa per la schematicità degli argo men ti. Ch_e comunque forse bastano a far intende- . . re quanto non sia occas10nale né marginale la decisa personalizzazione - dentro l'immagine collettiva - del gioco Mani pulite: col pericolo d'una sua rappresenta- . zione giustizialista e autoritaria. (Al di là dei motivi personali, contingenti, ne esistevano dunque altri, profondi e determ.inanti, per cercare d'imbarcare a tutti i costi nel governo

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