La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 3 - aprile-maggio 1995

La politica dislocata. ·Associazionismo e volontariato Giulio Marcon La·politicadiffusa . In questi ultimi mesi il mondo dell'associazionismo, del volontariato e dei movimenti si è confrontato in modo sempre più serrato con il mo'ndo della politica - e con i suoi vertiginosi .rivolgi~ei:i,t~- attraverso espenenze e mizia-. tive ·diverse tra loro, ma con un tratto comune: uscire da una situazione di subalternità e inferiorità rispetto ai partiti e alle rappresentanze elettorali. Obiettivo questo non sempre riuscito; in alcuni casi la subalternità si è mutata in uno scimmiottamento della vecchia politica. Conseguenze sono state la caduta nel politicismo, il ricorso alle formule_vacue di slogan ·e alleanze tattiche, 16 ·scaldarsi al bç,rdo del campo con l'approssimarsi delle scadenze elettorali, la candidatura a elemento di ricambio della vecchia classe politica (anche q·uella di sini~ stra). Detto questo,.' è da rilevare che il. tentativo di dare . . . . maggiore consistenza e proiezione politica al lavoro delle associazioni, del volontariato e dei movimenti rappresenta uno sforzo comune, indipendentemente dalle diverse aree politico-culturali. Ed è uno sforzo positivo; è rivolto· a dare a quèste esperienze le èarat- . teristiche di un soggetto politico che esprime una forma di rappresentanza sociale legittimata dal lavoro e dalle attività di cui associazioni e volontariato sono promotrici: attività di natura pubblica e collettiva,· che ormai sono una risorsa sociale rilevantissima·. La Fondazione italiana per il volontariato ha calcolato in più di 20.000 miliardi il valore dei servizi offerti gratuitamente dal volontariato. Sono quasi novemila i gruppi di volontariato finora censiti. La crisi della politica e della forma .democratica . In Italia· (e in occidente) le forme storiche e conosciute della politica, al di là cl.egli aspetti specifici legati a Tangentopoli e al ·crollo del sistema elettorale postbellico, sono in grave crisi. I sintomi - in tutto l'occidente - sono noti: la -ripresa del nazionalismo, del populismo e dell'autoritarismo. Nel primo caso come riscoperta di una geopolitica fondata sull'interesse naziona- · le e lo strumènto militare. Nel secondo - da Gingric a Berlusconi - come semplificazione del messaggio e delle ricette, in un corto circuito leader-popolo, nell'uso pervers·o dei media. Nell'ultimo, come inibizione della giurisdizione e delle forme, delle procedure dei ·processi democratici. Dall' impegno, nella cultura di sinistra, per una democrazia della partecipazione si è passati rapidamente all'accettazione, passiva, della democrazia del gradimento: sondaggi, media e BibliotecaGinoBianco· deriva lead.eristica della politi- · ca ne sono elementi portanti. In realtà la crisi della politica moderna trova le stie radici in un· processo - durato gli ultimi trent'anni - di radicale globalizzazione dei problemi costitutivi della politica stessa. Pri-- mo tra tutti l'economia, i mercati. Poi i media, l'ecosistema, la sicurezza, la stessa questione sociqle, La politica ancorata alla dimensione dello Statonazione (oggi in una crisi ·profonda di cui anche la rispo- .s~a del nazi~nal_i~~o è espres~ s10ne) non e pm m grado di .dare risposte ai problemi concreti legati alle sfide globali e planetarie, mentre le stesse istituzioni regionali (come l'Unione europea) e internazionali ( l'Onu, Banca mondiale, ecc.) non sono capaci di diventare sedi di concertazione delle politiche comuni, né tanto meno strutture di governo dei processi reali. Nèll'era. contemporanea i luoghi decisionali della politica diventano indeterminati e assorbiti dalla mano invisibile della globalizzazione. Crisi della democra"' zia, della rappresentanza e crisi della politica sono appaiate di fronte alla crescita di oligarchie in ambito planetario - nel campo dell'economia, dei media, della gestione della sicu-: rezza militare - che determinano le fortune degli stati nazionali e delle realtà locali. VOCI

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==