La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 3 - aprile-maggio 1995

h,rnno caratterizzato· gli interventi di riforma del 1975 e del 1986, ma oggi, come già detto, · sembrano irrintracciabili· nel quadro che si. è andato determinando. · È ritornando a queste premesse e coniugandole còn la fotografia attuale che i dati nu:- merici ci consegnano che è possibile riaprire la . discussione sul carcere. Una discussione che necessariamente deve articolarsi su un duplice. binario: quello dell'intervento irnmedi_ato sulla situazione drammatica - ai limiti dell'invivibilità - che si è determinata; quello dell'interven- · to di maggiore respiro che ponga in essere u~a nuova riflessione sulla necessità. e i limiti delle istituzioni segrègative nella nostra ,società. Nell'immediato, occorre intervenire sul piano legislativo per rendere più omogenea l'applicazione delle norme esistenti in tema di La popolazione carceraria a disposizione sottoposti a dell'Autorità misure di · Anni giudiziària condannati · sicurezza 1986 59,8 35,4 4,8 1987 58,6 36,6 4,9 1988 52,2 43,2 4,6 1989 46,4 49,0 4,6 1990 (*) 53,2. 42,2 4,6 1991 56,7 39,8 3,5 1992 55,6. 41,7 2,7 1993 . 52,3 45,o· 2,6 sett. '94 47,1 50,3 2,5 · accesso alle misure alternative e per facilitarne la loro sostituzione alla pena· detentiva soprattutto per le pene brevi o per le parti terminali di pene· più lunghe. È un P.rovvedimento che dovrebbe avere effetti di riequilibrio delle disomogeneità territoriali ed effetti deflattivi rì- . spetto alla pop~lafione carceraria co~p~essiya. · Avrebbe altres1 1 effètto culturale d1 ribadire che la pena intramuraria è ùna delle pene pos- .sibili - sebbene oggi la prevalente - e che oc- . corr'<~passare da una sua centralità assoluta a• un sistema penitenziario più complesso e articolato, che prevede varie pene di diversa enti.tà e tipologia e tra esse il carcere, quale modalità da riservare a situazioni di particolare gravità. Parallelamente, è necessar~o però aprire la .discussione .sul tema di lungo periodo: una nuova e diversa cultura penale, a quasi du~ setotale popolazione carceraria a fine · minori di anno donne · 18 anni 33.609 (100%). 4,8 1,5 31.773 (100%) 5,0 1,2 31.382 (100%) 5,0 0,9 30.686 (100%) 4,6 0,4 26.150 (100%) 5_,3 0,6 35.485 (100%) 5,3 1,2 . 47.588 (100%) . 5,6 1,0 50.212 (100%) 5,0 1,1 '51.437 (100%) 4,8 ...,. .C:-) la dimintizione è dovuta alla çoncessione di amnistia e indulto Font~: Elaborazione de "La Terra vista dalla luna" su dati Istat . · Le statistiche giydiziarie e, in partièòlare, quelle riguardanti lapopolazione carcerarianon brillano né per precisione-né per aggiornamento. Spesso è arduo ottenere livelli più. puntuali di disaggregazione dei dati, così come non è affatto facile avere resoconti aggio_rnatineanche dell'anno precedente. Questa è la ragione per cui i dati disponibili ufficialmente al momento (aprile '95) si fermano al settembre. '94. Basal'J,dossiui dati disponibili, .lapopolazione carceraria in meno di dieci anni è aumentata di circa 18. 000 unità, passando dai 33.609 detenuti dell'86 ai 51.437 del settembre '94. Jl dato più macroscopicodella popolazione carceraria italiana continua a essere !:elevata percentuale di detenuti "a disposizione" del.:. l'Autorità giudiziaria, ossia in attesa di giudizio, che . rappre~entanQlo scandalo delle carceri e l'indicatore più indecoroso della cosiddetta macchina della giustizia. Tale .sc_andolòsamassa di detenuti non ancòra giudicati nell'86, per esempio, rasentava il 60% del. totale dellapopolazione carceraria;negli anJ?-siùccessivi la perc,entuale si .è mantenuta al di sotto di queLe peri~ inflitte ai detenuti condannati Pena detentiva definitiva (arresto) mesi fino a 6 I 6 - 12 1 - 2 I Anni· '86' 2,3 7,7 10,8 13,6 '87 2,0 10,9 · 12,8 · 14,8 '88 2,2 9,9 11,5 .. 13,7 '89. 1,6 9,7 ·. 12,4 13,8 '90 o.a· 7,7 8,4 -11,0 '91 . 0,8 12,5 13,2 15,2 '92 ·-o,6 12,3 13,8 16,8 '93 0,8 12,1 13,6 15,9 sett.'94 0,9 · 13,1 14,1 16,1 . sto livello, ma la si può quasi considerare strutturalmente attestata all'incirca sul 50% dei detenuti pre- . senti in tqtale negli istituti penitenziali. In termini percentuali anche la popolazione carcerariafemminile e quella minorile sembrano quasi collocate in dimensioni "strutturali": quella femminile sul 5-6% e quella minorile sullo 0,5-1,5% del totale della popolazione carceraria. Le pene inflitte ai detenuti condannati si addensano poi in una media di 2-5 anni di detenzione; 9ssia all'incirca il 25-28% dei detenuti èhe vengono o condannati si védono comminare tale . tipo di pena; oltre i dieci anni di reclusion~ lapercentuale media di condannati si abbassa al 7-~%, mentre risale quando sipassa a pene più pesanti fra i 15 e i 30 anni, in quest'ultimo caso, infatti, dall'86 al91 si può rilevare l'll-15% di condannati e una sensibile riduzione negli anni successivi. · · Gli ergastolani, infine, costituiscano_in media il 2% dei detenuti, con oscillazioni percentuali non . · molto sensibili negli anni e una lieve riduzione negli ultimi anni. · ♦ anni ergastolo tot 2-5 I 5 - 10 -I 10 - 15 115 ~ 30 .. 26,9 12,8 8,7 15,2. 2,1 100 25,6 11,5 8,0 12,6 1,9 100 28,3 12,8 7,6 12,0 2;0· 100 28,1 13,0 7,1 12;2 2,0 100 -26,7 17,0 · 10,2 .15,4 2,8 100 24,7 12,8 7,1 11,3 2,2 100 27,9 11,6 6,0 9,1 1,8 100 28,5 13,5 6,0 7,8 · 1,7 100 27,8. 13,3 5,6 (*)9,0 - 100 C:) 15 anni è oltre Fonte: Elaborazione dè "La Terra :vistadalla l~na" su dati Istat Bi BUON E CATTIVI noBianco

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