La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 2 - marzo 1995

zione anarchica viene curiosamente "inibita alla meta" e perde qualsiasi capacità di strutturare il futuro, di incidere sul tempo e sulle cose. Credo però che questo paradosso sia (paradossalmente) utile e istruttivo. In questa specie di paralisi o di vicolo cieco si manifestano infatti anche una modalità esistenziale, un impulso o uno stile morali molto interessanti. Come in Camus, l'anarchia approda a una strana "rivolta senza rivoluzione", a un singolare atteggiamento etico in cui il rifiuto radicale della politica e della Storia in atto si coniuga con un'intransigente desiderio di cambiare il mondo e di permettere lo straordinario (ma piccolo) "miracolo" di nuovi inizi, di nuove storie sociali e personali. Oggi la parte migliore (l'unica decente) della sinistra parla quasi soltanto di regole e di diritti e di procedure. Forse le mancano la vivacità (e il rigore) morale, la fantasia (e l'intelligenza) per inventare qualcosa di diverso. O forse, più probabilmente, alle spalle di questa necessaria ma grigia difesa del linguaggio delle regole (e èfelle procedure e dei diritti), permane ancora allo stato latente la vecchia cultura "dei due tempi", una certa doppiezza e una fiducia eccessiva ma sciagurata nella politica, in un'idea "sbagliata" della politica come arma o come risorsa scarsa da amministrare e da dosare oculatamente. In questo senso - in questo scenario - il paradossale modello "anarchico" di critica della politica e di "rivolta senza rivoluzione" potrebbe essere davvero significativo. È un problema culturale e di mentalità. Non si tratta di ripartire dal "sociale". L'anarchia non va presa alla lettera. In alcune, bellissime, pagine inedite appena pubblicate (Che cos'è lapolitica?, Edizioni di Comunità 1995) Hannah Arendt dice una cosa molto giusta: "l'ideale socialista di una condizione umana ... apolitica non è affatto utopico; è soltanto orribile". Ma se non vuole ripercorre ancora una volta il suo solito percorso autoritario e fallimentare, la sinistra dovrebbe imparare a pensare ("anarchicamente") la politica dal suo contrario, dalla negazione o dalla critièa della politica. Per la sinistra, oggi, la cosa decisiva è immaginare un'idea alta ma non esagerata della politica. ♦ Abbonatevi a LA TERRA VISTA DALLA LUNA Rivista dell'intervento sociale Da molto vicino e da molto Lontano. L'educazione, la salute, la giustizia, la solidarietà, la pace. Da e per le minoranze attive e propositive del paese Italia, dentro il pianeta Terra In edicola e in libreria a 9.000 lire Come abbonarsia «Laterravista dallaluna»: Abbonamento annuale (11 numeri) L. 70.000 (estero L. 140.000) da versare sul e.e. n. 88114004 intestato a Donzelli editore s.r.l., via Mentana, 2 - 00185 Roma, specificando la causale «Abbonamento a La terra vista dalla luna». Per informazioni ufficio abbonamenti Riviste Donzelli, te!. 06/4440600, fax. 4440607 BibliotecaGinoBianco VOCI

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==