Studi Sociali - XIII - n. 2 serie III - 30 aprile 1942

JACQUES / , MESMIL Nell'ultimo numero della II .serie di "Studi Sociali" abbiam pa~Ìato della S"Om– pa.rs: a di 0uesta figura generns:a d'uom·r, di. studio e d'a.rtista che sapeva lasciare il cam po d<>ll.e sue serene attivita inte'lettuali, per intervenire con la sua paro'a ard-ente nel'a lotta sociale tutte le volte {'he alla sua m 0 ntal!ta profrnila e ·un po' S""ttk a S"mbrava. ne,.,e~sa·rio. PrornetLevamo in auell'arti·olo di p'ubbli<'are qual– che rn.ga di lui, non solo pe1, onorar-e la sua. memoria, ma -anrhè per rimettere i cornnairni in contatt0 ron nuesta pP.r<;onalita vigorosa che ·milit6- nel nostro campo nei <"uoi anni. piu feli"Ì. gli anni della speranza. r•era. ila mn'tn · temnn. tra le "art" cli "~h1i!i Soc,i:>1'". un arti"olo .i,"1·itto ila l11i ..;,, O'"'f"~H:dnT"I~ riel sé'-tim0 ('P,l')t.onario fr!=!l1f'>O.~ro'ano (l~'>fn. N()n P, 1"\1"'1.!='!=f!h~l.o f'Y,~ arrivare a stabilire ,se sia complet.arriente inedito o se sia stat,> pubblicato sedici anni fa' in aual"he rivl"ta franrese. Luigi Fabbri non /1 ha m,:ii ut·n·zzato per- hé ,li format.o ridotto di ''.Studi So,.,iali" non si prestava alla pubbliraz~one di lavori ·di ·rnr:,,t+Are nurn.rne>ntq s:tnri<'o o JetL"l'<>rin. Amry'iata J.c, ri.vio,ta. ,dive,,t:i, pos,·ibil-i un ma,r.g-;ore erlettiSM•O nella sceEa a·egli ..argomenti. Pubblichiamo quindi qu<>,st'a-Ì·– •tir.olo. di Mesnil,. {'he, per il ·imo carattere po'emiç-o, non ha nAssuna nret,;, 0 a d'essere uno Rtudio profondo e comnletò. E' una· protesta e una rivendicazione nello so-;rito fran."es"ano. ·che é lo spirito .sem!)lice e cordfale del popolo dell'Italia centrale, co_nti·o le bolse e arbitrarie commemorazioni ufficiali. · I La redazione. San Francesco cl'·Assisi ·e il· popolo ·· italiano Il s,ttimo centenario della 'morte di San Francesco. Ma perché maravigliar~e0e? I frati no.n còmincia- d'Assi~i il ,pacifico, commemorato ufficialrl')ente dal go-. vano forse a rinneqore lo snirito di S. Fran.cesco quan- vernò fascista,, fondoto · sulla violenza e mçmtenuto dal do au,sti era ancora in .vita? Nel suo testamento egli terrore, é proprio ,uno di quegli spettacoli odiosi e grot- · li sconai.urava di non costruire o accettare in dono ··teschi -fatti per sollevare l'indionazione, -.- e che la conventi O· chiese, di non dimenticare ch'essi dove~ano solleverebbero· certamente,· -se, dooo la guer-ra,' non fos- semore restare. quaggiu come stranieri e pellegrini. Ri~ simo diventati insensibili al grottesco e aÌl'o,dioso. cordova loro la vita d,i primi compagni che avevano N, abbiamo vis-te ben d'oltre: Paolo<Sabatier, i( bio- risoosto -al suo aor.-ello: "si 'contentavano d'una tunica gr 0 .fo titoloto di Sal'.1Francesco, l'uomo _che ha la pre- roooezz'ata di dentro e di 'fuori, d'una ·corda e_,,di tesa d'interoretare. meqlio •di tutti il suo pen,.iero e braghe e non volevano avere di piu". Cosciente inql- passa qui pe; il rinnov~tore degli stu9i francescani, non tre -del 'principale pericolo insito· .nella reqOla, se. nori h.a forse pubblicatò u·na "edizionE:. di querra" d,lla sua la s'interoretava secon,do _lospirito -il PJ:)ricolo di con- celebre bioqrafia, e non ha forse indirizzato· !lei 1916 durre alla fonnullagqinè-, egli aga iungeva: "Ed io ol profes,;or Mariano Falcinelli, pre,;idente della ,società lavoravo con le mie mani e voglio lavorar3. E voglio internazionale d,gli studi fra.ncesca-ni in Assisi, tre -let- fermom,n+e· che tutti gli altri frat~lli l~vorino. . . e ·- · · 'I I h 1 • ·, I che auelli ·che non sanno imparino, non gi6 -spinti dal tere in .cui esalta la gloria del! ta ia, _e, e entro con a Francia nella lottà-sanquinosa, il cui scooo é ouello di desiderio,di ricevere il prezzo del loro ·lavoro, ma come ris_tabilire .nel mondo la poce franceo:;cona (sic)? esempio e per respingere l'ozio" (2}. Noi assaooriomo oaqi tutte I<;;! dolcezze di auesta Era af?P3na morto che il papa lo canonizzava e_ si pace, ma io credo v_eramente che solo il Sabatier sa- metteva la prima pietra del vasto convento d'Assisi. rebbe, ccmace di definirla .ancora francescana, in omag- I frati cominçiaròno ben presto a. vivere da parassiti. g.io al suo proorio errore, che,· Gi rivela ta11to_la pène- Meno d'un secolo dopo; Dante poteva scrjvere, con- t-razione profetica del suo soirito, quanto la suà com- ~ , fro 1 ntan~o ci6 eh' era stato. fatto con quel che S. Fran- p rensione del pensiero e dell'ooera di _S. _Francesco. cesco avgya volut_o, che era come· la notte e il giorno Si _Pl!Ooffermare senza paura di. sbogliatsi, che, in\ , (3) 1 . Durante i sècoli X.IV e XV, 'mon_aco" divento tutto fa pioaaia di parole, in tutta la quantita_' di scr-i-tti sinonimo di fannullone, mendicante 1 gaudente, truffa. diffusi in occasione di quest'onniversdrio, non é passato · · tore. In ·una delle ·sue nove_lle, il Sacchetti mette in ùn so'o soffio dello sniri•o di S. Francesco: auesti onori , scena un. frate minore_ che fa passare -_delle mutande, ufficinli, auesta pubblicità, tutta q-uest'esoosiziong di ch'egli pretendeva avessero. appartenuto a S. France– vanit6 mondane sono ,in opposizione assoluta. co11.eiue- sco, per una ·reliquia efficace per rendere feconde · le 5to spirito. Quel che si pu6 dire di auesta letteratura da giu- donn3; Masu~cio SalernitanÒ dice chiaramente che i bileo si poteva appÌica,re gi6 alla maggior parte della francescani violavano tutte le prescrizioni del serafico I f d I fondatore dell'ordine ed erano vanitosi, -avidi di danaro, letteratura, francgscana_ fiorita a. partire da la ine · e disubbidienti e lussuriosi; e L◊-d~vico Carbone· dichiara secolo ,scorso. Nulla di piu stonato, se si pensa a ci6 che' voleva S. Francesco, di 'quelle edizioni di lusso dei che i buoni a nulla, dopo aver vissuto dissolu.tamente, ''Fioretti"! · Nulla di piu ripugnante di quei j:,ellegri- si facgvano frati, perché Gesu Cristo ha buòne spalle _naggi francescani fatti da snobs affabilrilgnte ricevuti e accetta tutte le carogne grazie alla sua infinita mi- ma padr( in· stile, mentre i poveri sono accolti con' ~odi sericordia. bruschi . e si mercanteggia loro una magra ospitalità. ·Se piu niente dello spirito ·di S. Francesco soprov- Ho raccontato un temp,o come si é trqttati in questi viveva nel .suo ardine cent'anni dopo lo sua morte, se santuari francesco_!'i quando vi' si arrivo la serà come i suoi ammiratori e adoràtori d'oggi .non possièdo~o piu viandonti 1 1 'sl!I tsovollo di S. Francesco" e quali sfu- n3ssuna delle sue virtu, bisogna concludere ch'egli é matÙre sanno mett3re quei buoni frati nel . loro rice- completamente morto, che la sua predicazione non ha vimento secondo lo. classe· sociale a cui appartengono ·i portato chè f.rutti effimeri e- che il suo esempio non loro visitato~; ( l ) . é stato seguito? Sarebbe un profondo errore e solo

RkJQdWJsaXNoZXIy