Spettacolo : Via Consolare - anno IV - N.s. - n. 3-4 - feb.-mar. 1943

A --------------- --------------- Da ·L'album des Eugènes. - cucina SE un'opera d'arte - strofa 11ota quadro ch'essa sia - potrà sempre dare la mi- "iUra cli una personalità o di una parabola wnana, ma anche, talvolta, offrirci soltan10 l'aspcllo particolare ed obliquo di un avvenimento al quale sarebbe perlomeno arrischiato confidare un valore assolutamente rappresentativo, una premessa, se pur breve ed incompleta, ci sembra quanto mai do· vuta trawmdosi di preludere a Jean Coc· 1eau (I) sotto il seg:10 di Orfeo. Un poeta, si sa, crea con ogni parola un mondo, una sua ermetica dimensione che potremo solamente contemplare « al di fuori • cogliendo qualche accenno per assicurarci una misura di intelligenza il meno possibile arbitraria. A simiglianza degli Eugenes alla riCt'fC.."\ di u:i varco per penetrare nei sogni dei M'onimer (2) davan1i a Jean Cocteau restiamo, noi pure, ad una posizione esterna e disorientata. N~ sarà ceno Orfeo - è bene dirlo subito - a concludere la sua storia ed a porgerci inequivocabili i suoi motivi. Per il volto di Cocteau ci polrebbero, invece, aiutare cene immagini di Picasso du. plicate, triplicate: poliedrici e mobili atteggiamenti di una stessa figura. In tale gioco di riflessi, )'evidenza spetlcrchbe ad una espressione fu:,ambolica ele• gante e scintillante e, d'altra parte, ad uno sgomento stupito, ad una desolazione cli fanciullo incompreso, a un senso di decadimento avvenuto senza scampo. Fino a quale punto un aspetto si sovrappo:1ga all'altro e lo deformi è forse una chiave-per entrare pianamente nel mondo di Cocteau con un arma che non si rivolti, ad un certo punlo, contro chi. la detiene. Poichè è proprio qu~sta facoltà conversa1iva e flessibile - e Orfeo ne dà esempio - che ha richiamato il nome di \1/ilde. aggiornato opportunamente, a ingenerare il primo equivocO: di un CoCfeau • snobistico• tutto arabesco e fuoco d'artificio. A guardar bene, il fondo di Cocteau appare assai più impegnativo di quanto una certa acrobazia di pensiero e di parola vuol far credere. Tanto da inclinare ad una reazione intima, ad una necessità di rendersi irriconoscibile che impongà il suo risultato. I:t questo caso il gioco di Cocteau sarebbe una dissimulazione da accettarsi come indice non discordante di aderenza delle parole ad una sfera di vita contemplarli.. Dall'allo degli anni quando ogni possihilit;\ di un ritorno è preclusa, Cocteau sembra voler tentare un assurdo viaggio, un 1uffo neltbgenuità del passato - ote libri spettacoli sentimenti - e ritrovani in un·infanzia favolosa. Etre enfanls coute que coute. Ma l'ingenuità non si conquista, anche con quotidiano esperimento, e Cocteau appa1e llltt'al più sospeso ai ferme:lli di una adolesce1na turbata e violentata dai precisi seg:1i del tempo. Del fanciuHo ecco, rimane soltanto lo stupore, l'ansia, la sconirosità e 1a gelosia dei propri sentimenti che . raì·ù dire al Grasset in una sua breve introduzione a • Essai de critique indirecte -•. Il se cnchc. Dove per noi, la spontaneità di un tale motivo resta del lutto evide::1te. i\,fa pudeur: Etre tout nu, ranger la chambre, éteindre. Et chawn apporle sa lampe. Più che una capacità stilistica, dunque, o uno studio di forma, la leggerezza d'esprimer-si in Cocteau è inclinazione naturale - maschera di una sgomenta tristezza - a~~ solurnmente legata alla sua domanda di una infanzia trascorsa per sempre, nella costellazione degli attimi e dei ricordi sensihili. - Et jamais la plainte de Tristan mourcmt qui regarcle la mer ne supplantera dans nòtre ame le: Vingt mille banknotes pour vous, capitai-ne, si nous arrivons ce soir à Liverpool, de Phileas Fogg, et jamais les décors dtt Ballet Russe ne nous ldisseront le souvenir des neiges enchantées otì le chef <ies lndie,,s décrochait la locomotive. Cocteau se fanciullo è u:1 fanciullo che • sa • già troppo; con un grande desiderio di ignorare e di incantarsi. In questo allontanamento da un mondo meraviglioso, in questa incolmabile richiesta si chiude tutta la sua umanità. ~_tolte pagine di Ponraits-souvenir, accenni sparsi - Tout autre est un jet de proieteur qui se promène à la surface de cette nuit llccumulée derrière chacun ,le uous .... A ce jeux dangereu, a se retoumer vers le passé qui famble on risque d'étre cha11gé en statue de sel, c'est à dire, en statue de larmes - la desolazione de le Potomak e de Les enfants 1erribles, tra l'altro, ce ne dan:10 una sicura testimonianza.. :t inevitabile che da un tale risentimento nasca spesso un•am• biguità di tono e una lezione delle parole rimasla solta:,to espressa in formule ed assomi senza poi prendere la sua sostanza e la sua realtà. Se, cioè, Cocteau predica - La poésie e' est l' exactitude, la chiffre viene da \ STAVOLTA i giovani non intendono scoprire la luna. Eppure riportano Cocteau o Apollinaire o altri.j Perchè il teatro italiano deve crescere non solo verticalmente, ma anche orizzontalmente. Non basta Bragaglia, ci vogliono quadri preparati e smaliziati; non basta una stupefacente serata, occorre una cultura. I giovani - stavolta - intendono soltanto di riproporre non come punti di arrivo, ma come interessanti tappe di svilttppo le fasi attraverso cui è nato il moderno teatro europeo. "------------------------------- 15 Fondazione Ruffilli - Forlì

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