Il Socialismo - Anno III - n. 17 - 25 ottobre 1904

IL SOCIALISMO nelb storia umana, è stata cosl fusa con la scoperta di un fatto che è lo scheletro della vita sociale. La logica di Carlo Marx è lucida d'una lucidezza immacolat:t. :'\1'on è la borghesia stessa che, rovesciando l'ordine antico delle cose, che abolendo le Corporazioni, le quali garantivano ai lavora– tori una csistenz:l almeno sufficiente e regolare, ha posto i favora– tori nella necessità di ccn::arsi una nuova organizzazione ? Di pii.i, non è In borghesi:'\ che con i suoi scritti filosofici, con le sue pub– blicazioni antireligiose, la borghesia voltail'i:rna - e persino l'aristo– crazia dei tre ultimi Luigi - ha battuto in breccia le fedi che ,·efa– V:lno di grave pazicoza il m:ilc degli uomini; non è essa la bor– ghesia che ha spogliato il clero e la nobiltà dei loro privilegi e delle loro ricchezze: la borghcsi:-t, che dando l'esempio funestissimo a lei stessa, ci h:-t insegnato che 11oi, nlla nostr:i. volta, senza viol:ue al– cuna legge immutabile, senza esporci al • fuoco del cielo• la pote• vamo con le nostre mani bisognose e affratellate demolire? E il ll/rmifasto divenne ed è restato il testo - non il vangelo, per carità, o compagni biscnliment;'lli del socialismo borghese - dell:-t organizzazione delle classi operaie e dell'opera di nsccnsione del par– tito socialista tedesco. Ascensione cosi rapida, cosi grandios;'l, che è impossibile non comprenderne la enorme azione decisiva nella sto• ria in cui noi viviamo e vivremo. Nell'Assemblea costituente, nel Rcichstag del 1867, erano due soli socialisti; cinque furono i membri socialisti nel Parl:lmento della Confederazione del '.'lord. nel 1868; nel primo Reiehstag dell'Impero, nel 1871 - badino bene i giornalisti egregi della monarchi:\ e dello Statuto - i socialisti furono due, ma nel 1874 salirono a nove e a dodici nel 1878. 1 candidati del soci;;ilismo nel 1874 avevano riunito 350,000 voti: nel 1877 ne ottenevano 485,400, con un aumento, cioè, del 40 per cento. Questo ci documenta melanconicamente Luigi B:un– berger, che fu uno tra i pitt gravi scrittori della Deut.rche-R,mdsthatt intorno al 1880. E noi sappiamo che il milione e me,.1.-0dei voti socialisti contro cui, tramontando il secolo xix, si scaglia"a il tcr– rioile Guglielmo Il - un sopravvissuto, dice No\•icow, del 903 nel 1903 • i suoi dardi imperiali, sono diventati tre milioni e oltomila nlle ultime elezioni, le quali, tra le nitre piccole cose, hanno con– quisto.to di peso la Sassonia al socialismo marxista, al fiero, al fer– reo, al grnnitico, all'a11tijiln.11tropùo programma del ,lfn11ifesto. Carlo l\•larx acquistò, per l'nffcrmazione titanica della sua dot• trina critica. ed atti\'a, un potere come quello dei tiranni lcggen– d:1ri. Tutto il sapere e tutlo il movimento comunista si centralizza. rono in lui. L:l. sua terribile voce s'imprimeva negli animi come in epoche di disciplina pa.ssi"a l'ordine più irrimessivo di carattere sncro. Quando la rivoluzione dei febbraio levù le sue fiammeggianti barricate, le persecuzioni infuriarono più gravi che mai contro di lui. Fu cacciato da Bruxelles, donde rip::trò a Parigi, che era in preda al fervore rivoluzionario. i\l::i.Oresda 1 Di.isseldorf, tutte quante le terre rena.ne, s'erano levate contro le secol:ui oppressioni sociali e politiche. In questa occasione a Colonia '.\1an: fondò e pubblicl• per alcuni mesi la. 1Veue R!uù,i.sche Zeitm~!f - 1\"uova Gazzetta Renana • che animi) le giornate fiere e sanguinose della rivoluzione tedesca. Mn il 16 maggio 1849 '.\l;'lrx, ancora perseguitato e bandito, fugge a Baden, nel Palatinato, a Parigi•.. \ Parigi la politicn era mu– tata e le .icquc morte e livide dell.i palude monnrchica allargavano, sotto tnnto grnio di pensiero, di fede, di lotte e di speranze, l'occhio spento della loro fosca putredine maligna. C:ulo Marx non fu libero e sicuro clu: n Londra, 0\1Cpassò il trentennio e pii.I della restante sua vita. scrivendo, in faccia all"a,•,·cnirc della lntcrnazionalc, la di– fesa stupenda dei bisogni umani, la scienza esatta della rivoluzione economico-sociale, il libro più rigidamente logico e pih soHersi\•o che abbia il mondo finom, lt Capitale. '.\la prima e oltre questa immane opera, di cui solamente il fido commilitone e coo1>eratorc geniale, Federico Engels, dove"a pubbli– care postumo il terzo volume, i\larx ci ha lasciato quel singolaris– simo Der 18 Br1011aiKe des Lo"is BOllaparte - che è del '5z • un ,;nggio ricchissimo di critica e di spirito caustico, che compie la terna celebre degli scritti che consacrano la meschinità e la follia di quella usurpazione del 2 dicembre 1851, delle Jibcrt3 democratiche fran– cesi e, cioè,•iJ Napo/1011 ,~ pdit di Victor Hugo e il Coup d'/:,"fat di Proudhon. Di tale libriccino, dice l'Engels, nella prefazione alla terza edizione che • questa eminente comprensione del mondo contempo- raneo, questa chiara penetrazione degli avvenimenti, nell'atto istC~!>o in cui si compivano, è senza esempio •. Nel 1853, '.\larx ci ha dato gli Entltall,mgen iil,erdm Kommuni– stm prouss zu Kodn, rivelazioni che hanno un pregio incalcolabile, se si pensi che, quando mancano di tali documenti. la stori:1, le no– tizie, come i giudizi, vengono mentiti e castrati dag!i istoriografi un<1 volta rc.-ili cd imperiali, oggi • di testo• per i ministeri cd i librai ; il che è tutt'uno. • L·iutroduzionc che Federico Engcls, sul finire del 1885, m,1n~ dava innanzi, :uricchcndo la letteratura socialista di un saggio vero e proprio • Per la storia della J ,ega dei Comunisti •, ha una pa– gina che insieme ci chiarisce la. potente verità delle relazioni del '.\far,\:, e ci riassume un trcnlcnnio epico di storia umana dal 1852 al 1885. • Fra il tempo di quel processo contro la Lega dei Comunisti • il quale segnò il terrore borghese contro il primo vero e pro– prio movimento operaio internazionale e di cui non si ha· di ujfieinle che il libro nero, scritto dalle • due peggiori canaglie poliziesche del secolo, \Vcrmuth e Sticber •, sono parole di Engcls - e il tempo nostro passa tutta una vita um :l.na . • Era allor:t. la. Germania un paese di mestieri e di industrie do– mestiche basa.te sul lavoro manuale : oggi essa è uno Stato imh1- striale compreso in un moto 1>erpctuo di rivolgimenti industriali. Al– lora bisognava andar ricercando gli opera.i ad uno ad uno e pote– va.osi ritrovare solo quelli che avevano abbastanza coscienza elci loro stato e del loro antagonismo storico-economico al capitale, poi• chè un tale antagonismo era ancora sui primi passi. Oggi è ne– cessario porre tutta la classe proletaria tedesca sotto una legge ùi eccezione, per poter semplicemente ritardare di un poco il processo del suo s,·iluppo verso la piena coscienza della propria condizione come classe oppressa. • l)ovc\'ano allora quei pochi, che erano pervenuti alla consa– pevolezza dclrufficio storico del proletariato, riunirsi in segreto, in piccole comunit!l di tre n venti uomini. Oggi il proletariato tedesco non ha più bisogno di nessuna organizzazione ufficiale, nè pubblica. nè privata. La semplice coerenza ai compagni coscienti gli basta per scuoter(", senza statuli, cariche. decisioni cd nitre forme tangibili, tutto l'impero tedesco. • Bismark fa da giudice di pace in Europa, ma al di là delln frontiera: al di <1uacresce sempre più minacèiosa quell'atletic" figura del 1>rolctariato tedesco, che Marx previde fin dal 1844, il gigante, cui è già dh•enuto troppo stretto l'edificio imperiale, misurato sulle proporzioni del filisteo, e la cui potente statua e le larghe spalle sono già giunte a.I punto che non può levarsi in piedi senza mandare in rO\'ina la costituzione imperiale. • Ed ancorn pili. Il movimento internazionale del proletariato europeo ed americano è divenuto adesso cosl forte, che non soltanto la sua. prima, stretta forma - la Lega segreta - ma anche la se• conda, infinitnmentc pii.1capa.cc , la pubblica Associazione lntcrnazio• nnlc dei lavoratori, è diventata un impiccio per esso, mentre il sem– plice sentimento della solidarietà, basato sulla medcsimczzn della. condizione di clnssc dei la\!Orrttori, basta a creare ed a tenere in· sicmc, fra i lavoratori cli tutte le terre e lingue. lo stesso e grande partito del proletariato. • Le dottrine accettate e rappresentate dalla Lega dal 1847 nl 185:2 <' che allora, come fantasticheria di poche teste matte, potevano esser trattate dal candidato fìlisteismo come teorie segrete di pochi e dispersi settari. hanno ora partigiani innumerevoli in tutti i paesi ci\1ili del mondo. dai dannati delle miniere siberiane a.i minatori d'oro dcila Californi:-t; cd il fondatore di quelle dottrine, l'uomo pii1 odiato e calunniato del suo tempo, Karl '.\larx, era, quando mori, il consigliere cercato e benevolente del proletariato dei due mondi ". Nel 1859 \'idc la luce il lavoro Zur Kritik der politisehm tEko- 1wmie, di cui abbiamo fatto cenno e del quale anzi abbiamo ripor• tata quella che può dirsi la pagina sacramentale della intcrprct:1zionl' socialistico-scientifica ed economica della storia. Dal 1866 al 1872 egli serbò la direzione ef!Cttiva nella /11ttr11a.– zio11n/e, continuando anche su terra tedesca, cosl come vi si foo;<:;1' trovato, l'azione molteplice e feconda di organizr.atore. '.'lei 1867 usciva il tomo I dell'opera immortale e monumentale Da, Kapitnl.

RkJQdWJsaXNoZXIy