Il Socialismo - Anno II - n. 23 - 25 gennaio 1904

IL SOCIALISMO 355 dubbiosi che mi fissava in ,·olto ascoltandomi) io gli diceva : « Si, tu lavori molto e sei un magnifico lottatore: ma sei come uno che si chiuda in una stanza e corra tuIlo il giorno; fa molti chilometri ... ma e sempre allo stesso posto ! » Banaglia, dui\que, non individualista, ma contro il sistema economico e politico e contro gli uomini, anche, ma in quanto di quel sistema siano appunto gli esponenti. Cosi, per esempio, banaglia contro Benòlo non percl,c e come « Giovanni Be11òlo »; ma perchè e come « rappresentante politico, protet– tore-protetto, di una cricca di affaristi ai danni del pubblico danaro». Così ancora, battaglia contro Gio– lini, non perchc e come « Giovanni Giolini » - che allora ce n' e anche peggio di lui - ma come espo– nente politico della borghesia parassitaria e camorri– stica, che ancora comprime e succhia il nostro paese. E cosi via. Demolizione critica, che narnralmente può assu– mere gli atteggiamenti più diversi, dei quali si può dire che come << in letteratura tutti i generi sono buoni fuorchc il noioso », così tutte le forme son buone, purchè siano efficaci e servano a picchiar sodo sull'edificio del capitalismo borghese. E per ciò può anche, lateralmente, dilatarsi nel continuare una azione ... borghese di demolizione critica anti-feudale, come l:t critica ami-monarchica e anti-clericale, che fu propria della borghesia rivoluzionaria e che ora deve essere pur continuata anche dal Partito socialista. Ma e tutta qui l'azione socialista? Evidente– mente no. Questa non ne è che una parte appari– scente sì, ma non la pii.t importante e decisi,·a. Programma. positivodd Partito socialisla. - 11 So– cialismo moderno, cons(io delle leggi di evoluzione universale,è anche e soprattutto opera di ricostruzione, non solo soriale, perchè questa è soprattu110 deter– minata dalle condizioni reali di ciascun paese e mo– mento storico, quanto di ricostruzione morale e intel– lettuale, perchè la nuova wuanità si trovi gradata– mente adatta alla nuova società, che si viene for– mando, anche per l'opera del Partito socialista. Onde il programma positivo del nostro Partito !>i distingue 111 programma massimo e programma minimo. Il primo contiene soprattutto la for111az.ioue d lla cosci~uz.a socialisla - che non avviene, come alcuni compagni credono i.:hc io pensi, per sola istruzione wrbale od oratoria. La formazione della coscienza socialista - poichè questa ha il lato i11trllrll11ale e il lato senti111enlale o morale, da cui deriva la pratica volonlàe allività degli individui e dei gruppi - avviene, anch'essa, in modi e per azioni diverse. La parte i111el/e1t11ale de la coscienza socialista si forma con la propaganda, che insegna anzitutto ai lavoratori a guardare e conoscere le loro reali, quoti– diane condizioni di esistenza (sfruttamento econo– mico) non coi pregiudizi interessati, loro inoculati da padroni e da preti (per esempio, col credere che e< sono i ricchi che mantengono i poveri >> mentre la verit:I ·è... il viceversa), ma con la bussola, che Marx precisava, della lotta.di classe, della miseria dei più inseparabile dalla proprietàprivala ai pochi, della pro– prietà collettiva come unico rimedio fondamentale e come soluzione. pratica naturalmente predisposta dal– l'evoluzione presente e passata. E in secondo luogo con l'insegnare ai lavoratori qual è il metodo socialista di azione, che Marx pre– cisava per differenziarlo dal metodo della violenza anarchica o da quello della velleità democratica. Onde per questa parte i111e/lett11ale della coscienza socialista, essa si forma non dalle parole, ma, con le parole e le idee, dalle reali conèlizioni di esistenza. La parte senlimentalee morale poi della coscienza socialista - che insieme, e più, di quella intellettuale determina la volontà e le azioni degli uomini (poichc l'uomo opera come sente e non come pensa.) - certo non può essere formata solo dalla propaganda orale o scritta. Si ricadrebbe, affermando questo, nell'errore della pedagogia tradizionale che siillude di insegnare la morale con le massime e i precetti, cioè con le idee. Ma si forma creando ambienti di vita sociale in cui si sviluppino i sentimenti di solidarietit (che sono il nucleo della parte morale della coscienza socialista), per es., nelle Associazioni politiche ed economiche. Sono questo aspetto le cooperative o Case del popolo in Belgio sono le più complete; ·perchè vi si raccolgono tutti gli ambienti della vita - dal caffè, a bibite igieniche e giornali socialisti, alla Legadi resi– stenza, dal 111agaz.z.i110 di compera alle saledi ri1111io11e, dalle co,,ferwz.e scientifiche e di propaganda agli spet– tacoli d'arte con intendimenti socialisti. È in simili ambienti e con la ginnastica quotidiana dei sentimenti di solidarietà e disciplina, che si plasma normalmente per disciplina sperimentale - o eccezio– nalmente, per es,., in occasione di uno sciopero, che, per questa ginnastica di solidarietà e per l'insegna– mento froebeliano della lolladi classe, e sempre utile, anche quando non è vittorioso - il lato morale della coscienza socialista, che è fatta (oltre il sentimento di solidarie//,) di reciproca lolleranz.a. Perchè il determi– nismo u!1i,·ersale, che mene il libero arbitrio fra le ubbie metafi.:;iche, insegna che vizi e virtù morali o intellettuali non dipendono da noi, come non ne di– pendono i nostri pregi o difetti organici. Onde dal delinquente e dal maligno, dall'ipocrita e dal collerico

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