Il Socialismo - Anno II - n. 23 - 25 gennaio 1904

IL SOCIALISMO pag:mdisti e deput.:iti in lsvizzern o altrove, la propaganda de,•e essere fatta di inverno, quando gli emigranti si trovano nei propri paesi e si preparano alla. nuova campagna emigratori:i. Così essi si recano già protetti dalle organizzazioni loca.li nei paesi stranieri, e possono scnw altro aderire a quelle organizzazioni, che danno opera per quanto concerti.e la tut~la dei contratti di fo.voro, la spieg!l.Zione della lingua e il commeuto delle leggi, l'assistenza legale e medica. pci-- gli infortuni ciel lavoro nelle liquidazioni delle indennità, l'equi– parazione dei propri diritti davanti alle leggi del paese. Accenna ad aiuti che potranno venire dalla Società Umanitaria di 1'foisè Loria, sotto forma di uu Patronato permanente per l'e• migrazione - ed espone sommariamente il programma cli lavoro per I' inverno prossimo. L.'\ relazione lucida e Convincente è vivamente npplaudita dal Convegno, che consente un:mime nelle proposte del Qu:iglino. 9. - R:apporti del Segretariato centrale e delle organizza– zi.oni ad esso aderenti col Consigliosuperiore dell'Ufficio del lavoro. El/ore R;i11a, relatore, con l'usata mpidità di linguaggio, ri• chiama il delil,erato del Congresso di Reggio Emilia, che riconobbe, con l'approvazione dell'ordine del giorno Cabrini, l'utilità e la bontà dell'Ufficio del lnvoro nel suo principio gener.ile. L'Ufficio del Invero non risponde però oggi, come oggi, a quei desiderati, che rimangono nelb. loro totalità insoddisfattì. Occorrerebbe anzitutto assicurare all'Uffit::iodel hvoro un:i.auto– nomia assoluta fuori di qualunque tuteh ministeriale. Gli entusiasmi dei primi giorni sono orm.:ii sfumati anche in lui, dopo l'apparizione estempomnea degli entusiasmi di Luzzatti. I~'\ borghesia contempla l' Uffi:io con troppa compiacenza e va– gheggia un i·tinistero del lavoro, Ministero in cui la struttum e la maggioranza borghese :i.ssicurerebbcro una utilità incontrastabile per 1:-tcbsse cnpitalistic:-t. Bisogna che gli operai si garantiscano invece la maggioranza numerica (almeno la metà più uno) nell'tUfficio del lavoro. L:l necessità è urgente, acuta, e bisogna affrontare la battaglia. Noi siamo entrnti, esclama, nel Consiglio superiore con la sicu– rezza di esservi designati indirettamente dalle organizzazioni di resi– stenza, per mezzo del Segretariato centrale e non come nomin.'lti per decreto regio. Se così non fosse, noi ci dimetteremmo subito! Vi siamo enlrnti con la. convinzione di ottenere :1.Ssai poco, ma però col proposito di fare opera continua onde respingere la borghesia dalle posizioni v:i.ntaggiose che occupa, e per opporci alle 11omint– lmjft degli operai domestici. 11 maggiore affidamento ci viene dal direttore. Se l'Ufficio del lavoro fosse nelle mani di nn burocratico, il relatore sarebbe scet– tico cd O!ò.tile.Noi ahbi:uno voluto una garanzia di sincerità, in quanto l'Ufficio fosse diretto da un uomo di certa autorità proleta– ri:,.. E il Montemartini ce ne dà ampio trionfale affidamento. A questo p:lttO e benchè minoranza, e perchè piccob mino– ramm omogenea e compatta, ci si:lmo insedi:lti nell'Ufficio del la– voro a fare se non :litro opera negativa di classe, vigili sentinelle proletarie nella fortezza borghese. Qualche cos:i. e' è d:t sfruttare a favor nostro in questo Uffi– cio; b statistica gratuita! La Federazione cappellai ha risp:lrmiato così qualche centinaio di lire, altri potranno dire altrettanto in se– guito. Poi, se non altro, abbiamo a questo p:1tto conseguito il rico– noscimento di fallo delle organizz:1zioni di mestiere. Ad esse l:iiri– corre pei dati, clementi di giudizio, statistiche. Presenta un ordine rlel giorno che riassume il suo pensiero e che riportiamo in fine con le aggiunte votate. A dom:1nda di JJ/(llfa11i, che constat:lt_a la sola utili~à.t:mgibile cieli' Ufficiodc! lavoro consistere nei rispanni per b. statistka, chiede a clii (Segretariato centrale, Federazioni od altri) si è domandata l'autori1.zazione :\ p:1.rtecipnrvi, risponde Serugtri che gli uomini ivi inviati non debbono fare altro che sostenere i nostri desiderati e che l'indicazione dei puri 11omi venne dal Segretariato. In opposizione :l Reina sorge Simto11i che entra risolutamente nella questione di principio. Gli organizzatori economici debbono sentire sempre ed alta– mente il criterio politico della lotta antistatale. Sacrific:lre, sin pure p:1rzi:1hnente, l'avvenire per delle rifor– mette ! Perchè? Voi parlate cli funzione difensiva dell'Ufficio del lavoro? Fin dove si estende? Reinn ci ha parlato soh:1nto della statistica! Tuttn In nostra vnnt:1ta e luminosa vittoria sta nella scelta di l\fontemartini ! E solo perchè un uomo preposto alla direzione gode della no– stra fiducia, noi avremmo accettato di entrarvi! .. i\l:i. appena i sostenitori della partecipazione debbono parlare della essenza dcli' Ufficio, immediatamente essi sono costretti a di– chiarare la loro impotenza n ritrarre vantaggi efficaci finchè non a.l>– bin mut:llo la propria natura secondo i desiderati del Congresso di Reggio Emilia! Cosl essi compromettono con una prematura adesione i nmg– giori interessi avvenire dei lavoratori, in omaggio a qualche ri– sparmio delle spese di statistica. lntnnto il Senato, rappresentante tipico <lei più puri interessi della conserv:tzione sociale, ha. provveduto a precludere l':lccesso alle dirtllt rappre.rmlamt della rui.rlmza. Nè si opponga che esse hanno trovato modo di infiltrarvisi! Ciò si :1.Sserisccavvenuto in omaggio alla persona del direttore. Criterio questo anticlemocrntico cd autoritario per eccçllenza, criterio di sostituzione dei fiduciari auto-eletti alln massa. Se vostra intenzione è quella di provocare una radicale riforma dell'Ufficio, l:1 vi:1 n:i.turale, la indicata dalle trad_izionisocialiste, è quella del rifiuto e della astensione. Un simile :i.Ho di protesta, che non si poteva ritenere in alcun modo per una· rinuncia, avrebbe costretto il Governo ad aprire la. via alle desiderate rappresentanze dirette. D'altronde non fatevi iilusioni in proposito, la massa lavora– trice possiede un intuito sicuro di cl:t.Ssee Dùn ostante i vostri sforzi, pcrSevcra nella sua sfiducia verSO l' Ufficio del fo,voro. L.'\ voslra presenza è un impaccio per essa, una paralisi per voi! Vnntate il riconoscimenlo di fatto. Esso non risulta però d:ii richiesti pareri sulla legislazione soçiale, per gl' infortuni, ecc., non rappresenta che un bisogno unilaterale del' Governo. Appena le org:1nizz:izioni recl:un :i.no alla loro volta parità di trattamento col richiedere, come avvenne per i lavoratori dello Stato, le informa– zioni ad esse necessarie, i dicasteri sono muti non ost:mte le van– tale circolari Baccelli. Sono contrario, non solv, ma risoluto a combatterlo, con la sicurezza di avere dietro di me l'immensa maggioranza proletaria: questa è la mia dichiarazione. Ahbi:uno dato per esteso i due discorsi Reìna e Simeoni pcr– chè ci sembra che essi sintetizzino gli opposti pareri delle due correnti proletarie, di aspettativa benevola l'uua, di incoercibile diffidenza l'altra. L'impressione delle risolute dichiarazioni del Simeoni è profond:t, tanto che Cabri11i sente il bisogno di legittimare l'azione del Se– gretariato centrale. Qumulo vennero le prime richieste del l\linistero - egli dice - i membri milanesi del Scgret:1riato centrale riunitisi privatamente, dovettero scartare I' idea di riunire le Federazioni e di appellarsi ad esse, per la ristrettezu 3Ssoluta del tempo. ln secondo luogo pensammo che si entrava in un istituto per presentare subito una pregiudiziale sulla sua impotenza, per a\'an– Z.'\re emend:1menti alla legge storpiata dal SeMto. In tal modo la discussione si S.'\rebbe riaperta in Parlamento e S.'\rebbe ritornata nella sua sede naturale d:1.Vanti:llle Org:lnizzazioni proletarie.

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