Il Socialismo - Anno II - n. 14 - 10 settembre 1903

IL SOCIALISMO 2IJ Ed Enrico Ferri riassun1eva il suo pensiero nel grido d'allarme Prima troppapolitiut, ora troppa eco- 110mia! : E Guglielmo Ferrero, intitolando il suo articolo Il pseudo-rifor111is1110 al Co11gresso d' !1110/a, e dicendo della fllusione del riformismo ' ammoniva: « Aflìnchè un movimento di organizzazione e...:o– nomica riesca, affinchè gli scioperi non falliscano, le Camere del Lavoro e le Leghe e i Sindacati pro– sperino e possano rendere utili servigi alle classi ope– raie, è necessarioche corrano tempi di rapido aumento della ricchez.z.a, e che gli operaigià possiedano "'" certo bemsseree ,ma certa.wltu.ra . L'esempio delle Trade– Unions inglesi, tante volte citato in Italia negli ul– timi tempi e a sproposito, ne è la prova pi(, lumi– nosa. Sino al 1848, invano gli operai hanno lottato djsperatamente,con scioperi, agitazioni, spesso vio– lenti coalizioni, associazioni: le disfatte si seguivano alle disfatte. Dopo il r848 invece tutto muta: e a man mano che gli anni procedono, !1operadei Sin– dacati diventa pi(1 efficace, gli scioperi riescono, i salari rialzano, le Trade-Uniom si consolidano in un vero baluardo di difesa, non della intera classe la– voratrice, intendiamoci; ma di una minoranza. Ora - senza fermarsi a considerar il fatto, del resto non trascurabile da socialisti, che questa proprietà del Trade-unionismo ho consolidato in Inghilterra non solo il regime borghese, ma addirittura la potenza della aristocrazia, della Chiesa, del militarismo, aiu– tandoli a mantenere nella soggezione e neWigno– ranza le classi più povere - è facile capire che que– sta prosperità non fu che un pallido riflesso della potenza della borghesia inglese, un effetto del me– raviglioso accrescimento di ricchezza che avvenne in Inghilterra dopo il 1850 ». Non l'organizzare le masse lavoratrici de' campi era dunque un mettere il carro innanzi ai buoi, ma l' organizzarle sia in vista di immediati vantaggi - preparando a sè e ad esse delusioni inevitabili ed inevitate, -:- sia ali' infuori della propaganda dei prin– cipii socialisti, i soli capaci di sostituireallaprimitiva concezione religiosa della vira e de' rapporti econo– mici una concezione che cementasse le coscienze singole e la coscienza collettiva di quelle masse con– tadine, rendendole misurate nelle speranze e nelle azioni, con la consapevolezza della grande forza di resistenza del regime capitali~tico. E salda l'organizzazione economica rimase sol– tanto là dove la propaganda de' principii era stata fatta, l.1 tanto derisa propaganda << evangelica >>. In tutte le altre plaghe si dileguava. Ma non fu questa la sola giustizia che in breve volger di tempo la storia rendeva a Enrico Ferri. Il Congresso d'Imola segnava bensì il trionfo della infatuazione per la prematura legislazione so– ciale, ma il trionfo, oltre che ,·erbalc, si rivelò subi- 1 Vedi ivi, pag. 234. 2 Vedi ivi, IX'&· 213. tamente effimero - e non pii1 di due settimane pil.1 tardi, il 24 dello stesso mese di settembre, il gruppo parlamentaresocialista deliberava l'agitazione contro le spese improdutti,·e. Usciti dall' àmbiente artificiale del Congresso, e rientrati nella vita - au. plei11- air - quindici giorni eran bastati perchè l'iniziativa di Enrico Ferri da clamorosamente bocciata divenisse uflìcialrnente as– sunta da un consesso costituito in maggioranzadai bocciatori di quindici giorni prima. La forza delle cose vinceva ogni contraria illusione, poneva nel nulla jl recente clamoroso trionfo, e il Partito socia-_ lista assumeva quel programma di azione che lo stato dell'economia nazionale, e i bisogni del_prole– tariato, e le ragioni del suo essere, gli imponevano. Senonchè un grande partito non può in tutta la sua .:ompagine, e non poteva la massa del proleta– riato orientarsiin un senso opposto a guel di prima, nel terminedi quindici giorni. La velocità di un'idea è in ragione inversa della mass;1,quando l'idea deve essere dalla massa assunta. E poi il giornale quotidiano del Partito socialista, era ancora dominato dallo spirito riformista.,e fun– zionava quindi da freno, anzjchè da propulsore del moto. Appunto per ciò, eh'esso andava a ritroso con la corrente che la realtù delle cose aveva finito per determinare nella coscienza del Partito, e da questa, nella coscienza pubblica - il giornale perdeva con– tinuamente terreno, e ,finivaper esserne travolto. La Direzione del Partito socialista correva all'unico riparo possibile: rendere omaggio a quella che si era rivelata l'esigenza incoercibile dell'ora presente, e nella vita proletaria e nella vita intera della Nazione. Interprete di questa esigenza, Enrico Ferri aveva gi:\ segnata dinanzi la linea direttivadell'azione sua. Venticinque anni di vita scientifica, per i quali stampava sì profonda orma nel pensiero contempo– raneo, avevano educato in lui la certezza del metodo genetico - onde attraverso la molteplicità dei feno– meni si scrutano le cause che li determinanoe sulle cause si agisce - anzichè sugli effetti, - e quel metodo aveva insegnato a lui, già pioniere della lotta titanica per le pubbliche libertà, quale dovesse essere l'azione del Partito socialista, mla volta sgominata la reazione e restaurato il bilancio finanziari,:,. Quella medesima certezza di metodo doveva in– segnargli ora i modi onde esercitare-azione siffatta. · Ed ecco come, posta risolutamente dinanzi alla coscienza nazionale la quistione delle spese impro– duttive, Ferri logicamente provvedevaa che pertanto i milioni che si spendono - se ancora non si è per– venuti a ridurli - sieno almeno spesi ai fini pub– blici pei quali sono destinati. Un'idea superiore ed organica presiede dunque alla formidabile campagna contro gli sperperi della marina militare - costringere la borghesia italiana allo impiego produttivo delle proprie energie nell'eco-

RkJQdWJsaXNoZXIy