Il Socialismo - Anno II - n. 13 - 25 agosto 1903

IL SOCJAUSMO 195 sanguinosi che registri la storia. Ciascuna religione, come un trust qualunque che cerca di monopolizzare il mercato di una qualche industria, monopolizza il pa– radiso esclusivamente per i suoi fedeli, mentre ai fedeli delle altre assicura l'inferno o quanto meno, per somma grazia, il Limbo. Libertà per tutti van declamando gli ideologi, ma i liberali di oggi diventano gli assolutisti di ieri e viceversa; così possiamo assistere all' inte– ressante spettacolo dei cattolici della Francia e Ger– mania che vanno invocando e reclamando quella· libertà di cui il loro Sillabo nega persino l'essenza, libertà che nel nostro paese continuamente vituperano. La stessa restrizione di pensiero si fa nel senti- , mento patriottico. Gli ltitliani che in nome della na– zionalità riuscirono a costituire la loro cellula patriot– tica dopo tanti sec.oli di aspirazioni; gli Italiani che fan le lagrimucce e non con tutti i torti ogni qual vòlta si parla di un lembo di terra nostra sulla quale sventoli un vessillo estero, non hanno esitato un momento a gettarsi come avvoltoi affamati sulla patria altrui, sulla patria degli Abissini; e mentre quelli difendevano il loro paese e le loro terre ed erano patriotti davvero, i nostri patriottardi, barbari nel doppio senso, antico e moderno della parola, andavano scrivendo ai loro parenti ed amici « faremo strage di questi animali ». Poi per compiacere la Germania (dalla quale era par– tito l'ordine di non risparmiare un solo nemico e di non avere pietà) vanno a prendersela con la China ... , e col Vene~uela. Gli LIngheresi tanto meticolosi per la loro indipendenza, non vogliono sentire 11.eppure l'ane– lito del patriottismo croato e lo soffocano in ogni modo. Russia e Germania fanno a gara nel torturare i Polac– chi, e la Russia fa vuotare fino ali' ultimo il calice del– l'amarezza alla povera ·Finlandia. La Turchia vorrebbe l' esterminio dei Macedoni ed Armeni. L'Inghilterra ha conquistato il Transvaal e si tiene le Indie. I Francesi vanno a pi-endersela col Madagascar e col Tonkino e così via via non v' è forse una nazione che pur por– tando alle stelle il patriottismo proprio, non vada Con– trastandolo alle altre, espropriando belluinamente la patria altrui per amor della propria. E' inutile, allo straniero, da noi diverso per lingua religione e costumi, non vogliamo riconoscere quei di– ritti, che noi, per noi stessi dichiariamo sacri ed in– tangibili. Tanto meno possiamo persuaderci e convin– cerci che gli uomini possono avere la pelle variamente tinteggiata, gli occhi tagliati a mandorla, e forme e gradi diversi di civiltà, pur avendo diritto ali' umano rispetto che da uomini si deve ad uomini. Così vediamo gli Americani rinnovare contro i negri lo stesso trattamento che gli Spart::tni usavano cont~o gli Iloti. Gli spartani temevano di essere sopraffatti da questa razza soggetta, e perciò igiovani eleganti di Sparta si divertivano nelle loro passeggiate pomeridiane e ve– spertine ad andare alla caccia di questi infelici sce– gliendo per loro vittime i giovani più forti e robusti. Un giorno ne fecero entrare parecchie centinaia in un tempio con la lusinghevole promessa della libertà ed invece. li sgozzarono. Ora gli Americani rinnovano, a più di duemila anni di distanza, la morale spartana e temendo la sopraffazione della razza negra specialmente in certi Stati del Sud ove i neri sono in maggioranza, se la godono ad arrostirli sul rogo o col petrolio, dopo averne torturato i! corpo vivente in mille divertentis– sime maniere. Oh, a tanto non erano arrivati neppur gli Spartani! Oggi stesso - e siamo riel 1903 ! -, mentre scrivo queste righe, leggo nella Gazzetta del Popolo, che quandò i bianchi saccheggiavano il quartiere negro nell'Illinois, il goveruatore dello Stato rifiutò di pre– stare il concorso delle truppe per·zi ristabilimento dci– i' ordine, imitando così il governatore di Kisceneff che concesse tre giorni d_ilibero saccheggio e massacro agli . antisemiti della santa Russia contro i poveri ebrei di quella città. Così codesti signori si poterono prendere l'allegra distrazione di sventrare le donne semite di Kisceneff, sostituire le interiora con delle piume ed altri simili spassi, avendo la protezione o quanto meno il tacito acconsentimento della truppa acquartierata. I pretoriani russi sostenitori del trono e dell'auto– crazia si presero poi per conto loro l'altro grandioso divertimento di lanciare· quattro o cinque mila Chinesi nel fiume Amm-, godendo e sghignazzando al vederli miseramente annegare; qualche. cosa come il compiaci– mento di Nerone, quando vide dall'imperiale palazzo l'incendi◊ di Roma. - E' graziosa e tenerissima poi l'idea di quegli agenti dell'antisemitismo russo che an– davan diffondendo ghiottonerie avvelenate fra i bambini ebrei, e siccome gli esempi son contagiosi, si dice che lo stesso espediente sia stato adottato dai Macedoni contro i figli dei Turchi, completando così le stragi che vanno facendo fra gli adulti con la dinamite. I Turchi non si trattengono certo dal ricambiare ed offrire a Ma– cedoni ed Armenti altre galanterie speciali al loro si– stema di guerra e di governo. * ** Questa è pu'r troppo la gara attuale del le contese fra i popoli: quale {)rima al tragu9-rdo della maggior ferocia? Non ricordo più le speciali torture che il Governo spagnuolo infliggeva ai ribelli cubani, ma ricordo be– nissimo quello dell'acqua con la qual~ il popolo che passa per il più civile del mondo, seviziava i Filippini, rei soltanto di essere patriotti e di voler comandare in casa propria. La ricordate, codesta tortura? Delicatis– sima! Legavano i poveri Filippini distesi su una panca e li obbligavano a inghiottire acqua, acqua e poi ancora acqua, finchè stando per soffocare non rivelassero dove si trovavano le armi e i ribelli. Gli indigeni del Congo e di Giava se si rifiutano di portare ai loro padroni belgi e olandesi il caoutchouc e g1i altri prodotti delle loro patrie terre che loro appartengono 1 son sottoposti ad ogni sorta di torture e di tribolazioni. Governo olandese e belga imitano, ma con maggior raffinatezza ed ipocrisia, le gesta di Cortes e Pizzarro al Messico e al Perù per la conquista dell'oro. I Boeri stessi non erano certo molto umani coi loro Cafri. Non sappiamo fino a quando questi brutti mostri che sono il militarismo feroce, il colonialismo senza scrupoli, lo chauvinismo prepotente ed egoista seguite– ranno a spadroneggiare su!la nostra terra, sulla terra di noi tutti! Certo è che gli uomini dovranno una buona volta persuadersi che hanno più interesse ad unirsi ed accordarsi fra loro, che a massacrarsi e gettarsi gli uni contro gli altri con delirante e bestiale ferocia. Do– vrebbero oramai sapere che guerra genera guerra, e se una nazione cade oggi sotto il peso del numero o delle armi avversarie, germineranno in essa per lungo volger di generazioni i semi della vendetta. Crede davvero l'Europa di avere schiacciato per sempre il colosso chinese? Non teme le sue vendette? Sorride il lettore? Ah no! Non v'è da sorridere, ma da pensare e ricordare. Ricordare l'invasione delle orde asiatiche che in altri secoli misero a soqquadro l' Eu– ropa, e pensare che cosa potrà avvenire quando questo gigantesco impero di trecento o trecentocinquanta mi– lioni avrà imparato il maneggio delle nostre armi pili perfezionate? Che cosa sarà quando questi milioni di Chinesi acciecati dall'ira per la nostra oppressione e il nostro disprezzo, fanatiizate dal desiderio di revanclle, si lancieranno contro l'Europa, superando la loro na– turale ritrosi~ alle armi ed alla guerra? Dove arriverà

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