Il Socialismo - Anno I - n. 19 - 25 novembre 1902

316 IL SOCIALISMO 1111i,·er-.i1:1riu, n ogni confcremm ..;cientifica.Si riconosce come ::;cie1fa:'l. ~ulo lo ~tudiu del fottO isolalo. l.:'l.causa psicologicn di quc'!IOst:i.to -.i Je\'1.• cerc!ln.: nel f:1!10che l:i. tcori:'l. t' l'elemento rivoluzionario uclb \'it:i. intellettuale, che le gcneralin:11.ioni :'lrdite s.:gn:mo i p:i.....-.i del progresso um:' l.no, e perciò lo ~pirito di quella. borghe.;i:i. che si sente coml:i.nn: lt:i.,ne rifugge. Un gmncle indn')triale ingl~sc :lltribuisce l'arresto nello svilupp(') delle industrie chimiche in ln– ghilterr:i. alla mancanz:1 di intclligcnz:1 sintetic:l, Ecco a quanto è ridono il p:1esc di Newton e di lhrwin ! Tutto qu1..~to fu pre\·isto tbl Morlcy, che p:1rfo.,,:'l. nell' introdu- 7.ione :'li suo s:-iggio dell:i grcttcna intellettuale e della letargia morale che minaccia,·a di togliere :'111:i. nazione inglese ogni vist:'l dcli' imiemc cd ogni com·inzione propria. • Siamo venuti :'lipunto - egli st·ri,•eva - che dici:l.mo :'l.inostri capi: pcns:-itc sempre :\!l'oggi e mai al domani. Fuggite tulio quanto è : i.ho e stringe• 1cvi a quello che è sicuro. Venite meno alle \'OStrc convinzioni e $eguite l'opinione gener:lle. \'i:i. lo 1;elo, lo sfancio e b fode ! - Certo che t:'lli C31':ltlerisi trOv:'lno anche in altre società ed in altri p:-icsi. E-.si sono do\'uti :1\l'e!,:iurimcnto nervoso cd :ili' indolenz:l che colpiscono <1ualche indi"iduo, per qu:'llltO corroborante poss.'\ css('rc l'amhiente psichico, eccezione fatt:i per le scienze naturali. :\fa io ritengo che tutto il nostro :'\mhicnte psichico :'l.bbiace.~S."110 di essere corroborante, che :'lbbia im·cce un'azione intellettualmente e moralmente sncrv:inte: esso esplica ogni tenden7-"1Yile nell'uomo e fa,·orisce quell:l fiacchezu che si :l.datt:l.:ill'errore e si ,•:ile delle verità con :\Varizi:l, sacrificando il vantaggio perenne di un grande principio genemle :1d un guadagno passeggero. • E da trent'anni in qu:i. il 111:'lle ha fatto progresso. Secondo le testimonimu.c cit:lte dal Beer anche la classe operaia non ne è stat:i risp:imti! l.la. Un profondo conoscitore della vita sociale de11' lnghiJ. Jerm, il signor John A. 1 lobson scri,•ev:i quest':mno in un foglio operaio di Londra: • Signor Hlatckford (un socialista) p:ula al po– polo come se questo fosse intelligente, onesto ed :\mante dell:i li• ber1à. :,,;:.,n è niente di tutto ciò. Il p::>polo si lascia prendere per il n:-iso d:l. un ciarl:'l.tano qu:l.lunque; esso à cosl disonesto, da :ic• cenare con entusi:is:no il brigantaggio collettivo, che è l' imperÌ:'l• lismo. Nell'ultimo quarto di secolo il popolo si è fatto ancol':l più ser\'ile, pii, ligio :il trono ed :\Ila cbsse dominante, diventando indilfo. rente agli auentati contro la libertà del p:i.lamento, indifferente a\1:1r.>vina della democrazia. • L'operaio non legge libri, non studi:1, non ha inter~sse intellettu:i.1e M! non si vuole considerare come tale la parte che prende allo sport. L'unico punto chiaro nel quadro oscuro della ,•ita attu::ile inglese è la libertà politica. Quanto c' è di bene ancora n:lb. , ita pubbHca ,·iene da ess."I. E la libertà po– litic,. lascia la possibilità che se ci sono nuo,·e forze latenti nella massa esse p:>SS.'\noesplic:u,;i, per il bene e per l:i.sah-czza di tutti, qualora unn scossa profonda scuota le basi della società inglese. L 1 evoluzione industriale in Svizzera. Sull'cvolusùme i11d11slria/ei11Svi::rro, scrive lo Ziomer nel n. .>.> del Correspo11dt11:/Jloll dtr Go1.11:rludiajtm Dmtsd1/011ds (Amburgo) prtndendo per base le pubblicazioni ufficiali degli anni 1900 e 1901. li primo di questi due anni segna l'inizio, e il secondo segn:i. il pun10 culmin!lnte della crfr;.ieconomic:i che in Isviz1;er:'l. h:i. colpito :'lnzitutto l'industria tessile, la fobbricazione delle macchine, dei ge neri alimentari e l'industri:>.del legno, nonchè i l:ivori di edilizia e di sterrntura. ,\fa nonostante 1:i crisi sorsero alcune industrie nuove, come un:i fabbrica di gazometri, una di accumul:'l.to:-ie così ,•ia. L.'l poc.'\ gravità dell:i.crisi si rivela d:ille seguenti cifre: il numero delle aziende industriali sottoposte all'ispezione era di 5,910 c,m 240,97S operai nel 1899 e salì, malgrado la crisi, a 6,12l con 243.107 operai nel 1901. Bi.sogna però tenere conto della crescente industrializz::i• zione della Sviacm, che certo per la crisi tedesc:t de\'C a,•er subito un mllentamento. Nell' S8 c'erano in ls,•izzer:1 3,776 aziende in– dustri:l.li, con 159,106 operaiecqn forz:l meccanic."I di 82,393 ca– valli. Nel '95 si ebbero 4,843 aziende 200 1 199 operai e 152 1 71S 8 c:ivalli di for✓.:'l. ~cl 1901 il numero dei c:l\':1lli di forz:l .;upcr:i. ~:Jitcllo degli opemi occu}>:-iti,C'-sendodi 289,037 per 243,107 operai. I .'inchie:,t:1 go,•em:-itiva ha :'lnche indagato b pr.:>porzionedellt· donne occu~te nelle fobbriche, constat:-indo che ~ piì1 forle l'au– mento degli oper.ti m:ischi; questi d:i. 119,204 nel 1895 .sono ,'\liti a 150,202 nel 1901, mentre le donne aument:irono ndlo St('S<.O pc• riodo solo <l:i. 80,995 :l. 92,331. Nel\' inchl'- lri:i.degli omlogi e del ricamo la m:1no cl'oper:t femminile cresce in 1>ropot?.ioneclel\a m:t• schile, 111:l. nel comple.;so <lei movimento industriale :wiz1.cro il fo. nomeno ç inverso. Nell' S8 il 4 5.8 per cento dt..-glioperai Cr:'lno donne, nel '95 il 44.58 percento, nel 1901 il 38.1 percento solamente. Di donne m:i.rit:ite si cont:1rono 240,42, fra cui 11,786 a,•e,•ano tigli minori dei 12 anni. Sull' iudustri:i. :i domicilio I' inchest:'l non ha potuto raccogliere d:iti completi, giacchè parecchi faùbric.,nti si sono r;frnta1i di for– nire le cifre richieste. Si sono cont:i.ti 52 1 29 r oper.ti :i. domicilio, ,•aie :i. dire per ogni ccntih:lio di oper:li occupali in stabilimenti industriali si h:inno in lsvi1;zern 21.5 operai che lavor:rno nel pro– prio domicilio per conto del pa.drone. In tal modo questo si li– bcrn di una parte delle spese di produr.ione (affitto del loc:1lc, illuminazione, riscaldamento, ecc.) sfugge alle leggi protettrici del lavoro, al dovere dcli' assicumzione e tante altre cose. Nelle in– dustrie con macchinario moderno il b,·oro a domicilio si proibisce da sè; ma in molte industrie tessili il numero dei hw or:i.tori :\ do micilio supera quello degli oecup:-iti negli st!'lbilimenti; così nel ricamo a macchina (134 a domicilio per 100 in fabbrica), nelle maglierie (127: roo), e più di tutto nella tessiturn dei tessuti di ml!zza lana (453 : 100). Per gli anni precedenti mancano le cifre di confronto. i\la p.'lr'C, senz:i. dubbio, che nnche in lsvizzem - come in Genn::inia - la lcgisla,:ione delle fabbriche abbi:i :l.umentato il 1a,•oro !'I. domicilio. 1 Quanto :i.Ilamano d'opera strnnicrn, l' inehiestn uffici::iledà le cifre seguenti: su 242,534 operai industriali, 39,576 erano stranieri, fra cui 18,375 Tedeschi, 14,028 Italiani, 4204 Fr:lncesi, 3063 Austri:l.ci e 398 di altre n:i.zionali1à. Nel 1895 solo il 12 per cento degli oper.ii industriali erano forcs1ieri, nel l<)Or.. il 16 e 5 per c-ento. Gli Italiani hanno aumentato in propor%ione maggiore degli altri; le industrie che ne occupano di più sono l'cdifizi:1, la s!e;-rntul':le l'industri:\ tessile. Sulla giornata di lavoro le notizie sono tnli da dissip:ire ogni illusione sulle condizioni della cbsse lavomtricc in lsvi1;1;era,bcnchl' ,•i sia un lieve miglior:imento; l::ivof' j.no: . .. , fino :\ 65 ore b settimana 114 1 297 62 ore ½ la settimana 18,530 60 ore l:i. settimana 56,738 57 6,651 54 • meno di 54 • 2 ,793 1,190 .... 101,223 29,572 92,458 I 1,2$4 6,556 1,481. Qu:i.nto all:i fon.a meccanic.'\ impiegat:i nell'industria, il 74.6°/ 0 di tutti gli stabilimenti si valgono di motori meccanici, mentre nel '95 la percentuale ern solo del 66.6 %- La forza elettric:1 gu:i.dagn:l sulle altre forze motrici. Nel '95 so1o il 6.6 °fo dei motori era mosso con l'eletlricità, mentre oggi lo è il 26.7 °fo. D:i tutti questi dati si ,•cdc con evidenza che anche in Isvizzera si prepara un:1 nUO\':l vit:i industriale, che finirà per muL"lre com– ple1amen1e l'aspetto della piccola repubblica, che fino :id or:i. è st:110 il paese classico della piccola borghesia. Oda Lerda-Olberg. 1 Tanto per provare ancora una voha che nella legislazione sociale - anche là dove sono, per il grande &viluppo iadU11rinlc, le condizioni (lbbicl• 1ivc di applicazione per cna, che non ci sono, orn in h;i.lia; _ non Cumo oro quello che riiucc, e... non sono 1u11i • globuli rossi • quelli che entr:mo nel ,:111guedel proll't:Ui:no.

RkJQdWJsaXNoZXIy