Il Socialismo - Anno I - n. 17 - 25 ottobre 1902

288 IL SOCIALISMO del Comitato ccnlr:1\c, anche in vista degli uhcriori lavori da com– piersi per la sislemazionc delb classe: nulla di pur lont:mamcnle personale presicdè a questo voto, e l'ordine del giorno votato con– tencv:\ !\nzi un esplicito plauso per il Comitato che sin•>rn avc\·a da ì\'til:mo diretta la Fcdcr:lzione. Al banchetto di 140 coperti, con cui si chiuse il Congresso, il Franchi pronunciò un discorso in cui S\'Olsc le rngioni di principio che avcv:lno guidato le Sezioni d'Italia, e il loro Congresso, :l re– spingere 1:l proposta di adcsivne nlla Federnzione, di cui fo o può far parte anche l'ah!'.l burocrazia: • adesione che avrebbe signifi– c:ito viohizionc cli quclb regola dell'unità e continuità nello sfon.o, dell'obbedienza alla quale l:l. classe dei fattorini lelegr:ifici ha dalo e sta d:indo un esempio prezioso, nel periodo presente di rena– scenza della vita proletaria e della vita sociale italiana •. Il Franchi svolse anche le rngioni di principio che avevano guidato l'un !l.ni – mitb. dell'assemblea generale dei lavoratori milanesi dipendenti dallo St:tto - lra cui i fattorini telegrafici - aderenti a quella Camern del Lavoro, a respingere la. proposta di uscirne; proposta ema– n:mte dall'on. Turati, le cui idee in propòsito, con l'articolo A cia– scrma srhiera la sua armo, furono :unpiamente riprodotte dal- 1' Avanti/ • Di,•ersità di posizione - disse il Fr:mchi - e quindi diversità di azione, fra i lavor:-tlori della privata industri:-t e i fo.. vof!l.tori dello Stato: m:-t unità di coscienze e di contenuto ideale frn tutli i lavor:llori - e m:mtenimento perenne del contauo fr:i gli uni e gli altri; - a.lieni, i lavoratori dello Stato, d:il pensiero di conseguire i loro miglior:unenti immediati in virtù di quei mezzi di lotta che sono proprii e peculiari dei b,•oratori di private intrnprese e che non si adatt:ino, per element:iri principii di Di– ritlo pubblico, alle funzioni st:nuali disimpegnate da quelli - ma superiori, nell:1. loro civile coscienza, :i.I picciolo e greuo pen– siero che sol perchè v:mtaggi immediati e m:,.teria\i non sieno da conseguirsi per il contatto con tutto il proletariato, nel seno delle Camere del Lavoro - debb:ino, solo per questo, essi rompere l'unità ide:ile che è fonte delle maggiori e pili lontane conquiste che son recate nel grembo d:i.lla evoluzione sociale, e che hanno nelle Camere del Lavoro il simbolo luminoso e il focolare fecondo, lo strumento possente e la nobile scuola educatrice. l\lal si in– teudev:i perciò a togliere voi dalle C:unerc del L:ivoro, ed a chiudere il cerchio del vostro orizzonte ideale, foC<"ndovicntr!lre in mezzo all'adiposa e tarda e miope organizzazione delle categorie del personale superiore. Malgrado la fosforescenza intellettuale ,li chi vel propose, voi rompeste il cerchio, e libero volgeste lo sguardo :igli orizzonti lontani, - ed io bevo così alh s.-ildezza delle vo– stre coscienze, e ali:\ chiaroveggenza dei vostri intelletti. • VARIETÀ DELLA CRONACA INTERNAZIONALE Il dico della divina Provviden:m e lo sterco della Croi.r: - Il fattaccio di Namur- La 1orturn in l!.pagna, in Epiro e, a <111antopare, nell'Eritrea. l fo.dri di c.-1daveri, non avendo potuto rubare quello di Emilio Zob, - come già fecero per quello di Littré, - si ,·endic.·mo danzando inlorno alla tomba ancora frcsc:i, come i cannibali che, intorno al morto, intrecciano le loro gioiose danze antropofagi– che. - L:i. Virili Ji·a11faist, organo del cardinale Richard, scrive queste parole testuali: e Zola era il campiom dtllo spionaggio. Dopo avtrt tsptllorato Germin:il t f Assomoir, questo cinico è m,,rto in 11uzzoai cani. E-i, trovato frtdd,, t sconforto tra quel fango e qutgli rscrt111t11/in mezzo ai quali aveva sempre vissuto. " E la Croix, l'organo pi~, diffuso dei c:ittolici frnncesi: " Zola è morto 1itllo situo come Voltaire t lei sua pe1111a situa 11011 avrt/Jbt osato dtsa-ivtrt sctna sì ributtante. • Empite dieci colonne di tali porcherie e avrete il tòno in cui la st:unpa catlolic:i. francese modula i suoi Dt proji111dis. Al primo momento avevano messo in giro, con magnifica e gesuitica insi– nu,lZione, 1:i.voce che lo Zola si era '.iuicicl:uo e divorato dai ri– morsi •. Poi, vedendo che la menzogna sarebbe scivolata senza prec;a sull'inchiesta, la quale :1ssodò la morte per :iccidenle, - ri– corsero :1110 s1erco di quei poveri cagnolini che 3\'evano J>'-SS.'llO la nolle nella st:rnza dello Zob, •- tolsero di mezzo i C'-gnolini e attribuirono, s:ipendo di mentire, lo sterco :11\0 Zola. Conc\u!-ione: Zola morì nello sterco, come Volt:1ire negli escrementi e R(:nan nel fongo, sotto il quale ragionamento si sente fonnicobre l'altro: - Fuori del nostro seno si muore col fo11go, b. b:wa e il pus fino alla gol:1, - E dimenticano così Giulio 11, rappresentante esclusivo e nuten• lico del loro Padre Eterno sulla terra, divorato {!all:\ sifilide, - i cardin:i.li Asc.,nio Sforza e Visconti coperti di pl:i.cche sifilitiche, lonocenzo VIII, vizioso contro natura, morto di un accidt.:nte secco, P:iolo Il, padre di bastardi, morto porc:imente di indigestione, Ales– s:rndro V morto, abhast:ioza prvs!l.icamente, mentre il medico gli infilava per di die1ro un lavati\•O d'acqua bollente. Perchè diavolo - mi chiedo io - gli uomini in sottana si ostinano :1vedere il dito delb Prov,•idenza nelle escrezioni elci c.'l.gnolini"dello Zol'-, e non nelle placche sifilitiche, nel tiro secco, nclia diarrea, nel lavati,,o delle sullodate persone? - . .. Applicm1do le suesposte teorie ai falli quotidiani della vita, !-l tirerebbero delle conclusioni :i.ss :ii gr:iziose. A Namur, per esem– pio, mentre si trasportava in processione, in mezzo :il popolo, l'l::u– c:i.risti:i, - un p:i.lco :1 .ltoqu:1.ttro metri e pieno zeppo di mon:1- chelle, si sprofonda. Ui quelle povere disgr:iziate quindici furono ferite e tre mori– rono ipso fiuto. Applic:indo l:i. teoria ner(l si ck,vrel,be dire che fu b divina Provvidenza che fece e volle così. Noi ci contentiamo di essere pi1'i logici e di dire che il Dio ddl'Euearisti:i, in quel momento, passeggiandosela tranquillamente dentro I' osti:i, in mczz,;> a taut:l gente, doveva essere in un istante cli distrnzione e non si po– tev:t accorgere che proprio in quel momento, la Provvidenza operava contro la gente della su::i propria bottega. l;na inchiesta fotta in lspagna in questi giorni è un po' meno allegra delle storielle militari che vi ho rnccontato. In barba a Ces:.tre Beccaria e a lutti gli altri galantuomini del suo tempo, pare che la torturn esist:i., nè pii1 nè meno che come :u u~mpi dei munaci rosticcieri, - nelle prigioni spagnole. Quegli :1.guzzini vi prendono delicatamcmc il prigioniero, - ve lo stendono sul tavolo, ve lo leg:i.no come un salame e poi gii1 :l. volontà botte da urbi, con condimento di succose torlure eseguite per mezzu di :ippo~iti strumenti. Simili lodevoli abitudini, però, bisogna conv1:nirne, er:1nv in uso ancora fino a ieri nelle çompagnie militari ui disciplina dclb Repubblica francese; gli sbirri di papa Pio IX poi se ne scrvÌ\':lnv regol:mnente nelle prigioni pontific:i.li di Roma e provmcia. 11 nunistro della guerra Andrè ha abolito, qualche tempo fa, simili porcherie, e Leone Xlll non credo che i.:ont:nui la trndizione del suo predecessore, se non altro per mancanza di... m:\tcri:i. prima. E per continuare le trndizioni inkrn:1zionali della polizia modeni:1, eccoti il capo dei questurini di Giannina in Epiru, che, per seo• prire gli autori di furto di 14 mila franchi, acchiappa gli :1.ccusati che nun vogliono confessare e te li svttopone a diverse opera– zioni: !id uno fa serrare il pollice della mano e del piede uellc tan3glie, - ad altri impedisce il sonno per mezzo di i,umure sa– pientemente :1.pphc.-ite,- :1d ahri ancora a.mmiuistra polenu dus1 di bastonate. Il che, congiunto al celebre e inJiscutibtle caso Frczzi, costituisce un pre-..Gioso soggetto di studio per i J1rettori e gli amministratori delle varie polizie contemporanee ... )/on le pare, on. Giolini? E il Ministro di Grazia e Giustizi:1, t: qudl'altr:i. Eccellcuz:l del Govt:rnatore civile dcli' Eritrea, che gode i suoi ozLi nella ubertosa Valdinievole, che cos:i. pensano delle torture rivelate dal Corritrt Guuliziario di Roma, che si applicano senza pietà nell'Eritrea, a ripetere i nefasti del l..i,•mghi? Di Livraghi operò Baldisserra il salvataggio. Intende forse il Ministero di Zanardelli di operare il nuovo s:,lvataggio dei nuu,•i Livraghi, e di rendersi complice delb tortura inquisitoriale? Nix. ENRICO FERRI, dtrtttore--rtspomabilt. Roma., 1902. - Tipografia Cooperativa Sociale, via Barbieri, 6.

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