288 RIVISTA POPOLARE sina se la superficie che devono fornire e dalla quale devono essere alimentali è uguale appena a quello della sola Lombardia, ed il movimento relativo di merci dev' essere suddiviso e frazionato con quello di Palermo, di Catania, di Trétpani, di Marsala, di _Castellammare c.!el Golfo, di Milazzo, di Riposto ecc. ? D' onde lo scarsissimo prodotto delle ferrovie che da Reggio Calabria vanno sino a Napoli sul versante Tirreno e fino a Bari ed Ancona su quello Adriatico. I prodotti agricoli sono scarsi sulla lunga e stretta superficie di terra frastagliata da monti brulli che costituisce la Calabria, la Basilicata, ed una parte della Campania, delle Puglie e degli Abruzzi; e sono quasi nulli queai i1:dustriali; basterebbero appena ad alimentare una linea longitudinale e devono essere divisi tra due parallele, che corrono a breve distanza. La configurazione geografic:1, infine, aggrava la inferiorità naturale agricola e industriale del mezzogiorno, i cui prodotti devono percorrere grandi distanze, e perciò essere gravati di maggiori spese prima di arrivare sui grandi mercati di consumo internazionali, e vengono perciò depreziati sul luogo di produzione; mentre quelli che devono servire pel consumo proprio .e dei quali deve fornirsi dall'Alta Italia, dalla Svizzera, dalla Germania ecc. gli costano più cari per la stessa ragione. Da questa disgraziatissima configurazione geografica scaturisce la superiorita naturale •-delsettentrione d'Italia che da un lato si trova meno che a metà strada del Mezzogiorno, della Sicilia e della Sardegna nella sua comunicazione coi paesi più ricchi e più civili di Europa (Francia, Svizzera, Germania,. Austria, Ungheria); comunicazioni abbreviata e facilitate straordinariamente dei numerosi e giganteschi trafori delle Alpi-; e d:dl'altro fa si che da Udine e Venezia a Milano, a Torino e a Genova, si stabilisca pei prodotti un unico grande mercato di consumo ed un unico prezzo. Per quest'ultima ragione la media dei prezzi per tutta l' Italia deve sempre risultare da termini àssai lontani tra loro; cosi vediamo proprio in questo momento il frumento valere da L. 26 e L. 28 il quintale nel settentrione ed oscillare tra L. 34 in Puglia a L. 36 nel centro della Sicilia, così pel vino, che trova compratori a L. 20 all'ingrosso nel Settentrione e non ne trova a L. 10 nel mezzogiorno e in Sicilia. Donde l'ultima e veramente tragica inferiorità che dalla natura viene creata al mezzogiorno e alla Sicilia. Ivi le vicende della produzione agricola vengono aggravate terribilmente in modo convergente per la scar~ezza e per l'abbondanza : le loro popolazioni oggi softrono pel deficiente raccolto dal grano che ne ha fatto elevare il prezzo in proporzioni allarmanti e soflrono altrettanto, se non di più, per l' abbondantissimo raccolto del vino dell'anno precedente, che fa guadare quasi con terrore ai vigneti ricchi di pampini e di grappoli, che ne promettono uno altrettanto copioso e che non si sa dove conservare. Quelle popolazioni soffrono pel prodotto· indispensabile, di cui difettano e che devono comprare a carissimo prezzo ; e soffrono pel prodotto abbondantissi~o, di cui dispongono, e che non sanno a chi vendere. • La scienza e la tecnjca moderna colle loro meravigliose applicazioni hanno mutato le antiche con- • dizioni degli scambi di prodotti e delle comunicazioni umane; ma la politica economica si serve degli stessi mezzi per correggere ed attenuare gli svantaggi naturali creati dalla configurazione geografica ed aggravati talora dalle applicazioni della scienza e della tecnica. In una certa misura a questo proposito si potrebbe ripetere la vecchia frase metaforica: l'arma che ferisce risana. La politica economica nella sua forma di politica dei trasporti dello Stato se ardita e sapiente può correggere ed attenuare gli inconvenienti sopra accennati per mezzo delle tariffe marittime e ferroviariarie. Ciò che si possa tare in questo senso non si può apprendeJe adeguata men te e ti pie.amente se non da ciò che si è fatto in Germania. Col privilegio <lel trasporto degli emigranti assicurato alla marineria nazionale; colla politica dei canali , che danno alla Germania i benefici di circa 20000 chilometri di ferrovia quasi gratuita; colle tariffe ferroviarie opportunamente dispostt, la politica dei trasporti ha saputo richiamare ai porti tedeschi e sopratutto al porto di Amburgo il traffico della Germania, di una - p,1.rte dell'Austria, della Svizzera e della Russia ed ha, in uno ed altri provvedimenti di protezione ora diretta ed ora indiretta, coi premii e cogli incoraggiamenti v:uii, saputo sviluppare una marina mercantile che percorre tutti i mari del mondo e che suscita l':tllarme e la gelosia dell' Inghilterra. Questa politica ferroviaria e na~ale della. qer~ mania, iniziata da Bismarck e contrnuata dai s•o1 successori è un vero capolavoro, che vuole essere studiata ;d imitata, nella misura del possibile dalle altre nazioni. Per le ragioni precedentemente a~ce~rnate se c'era una nazione che doveva non solo 1m1tare, ma precedere nell';pplicazione questa sapiente ed efficacissima politica dei trasporti della Germania, era certamente l'Italia; perchè in nessun altro paese era tanto evidente la necessità di correggere e di attenuare gli svantag~i della configurazione geograaca, quanto tra n01. Che cosa si è fatto in questa via nei 47 anni di regime unitario ? Poco o uulla. Qualche cosa si fece per aggravarli: tali, ad esempio furono le sopratasse appen-;- niniche ferroviarie, che sino ad ieri ponevano ostacoli artificiali alle relazioni economiche tra il versante tirreno e il versante adriat_ico del mezzogiorno, a tutto danno di Napoli, che dalla unificazione del Reo-no era stata menomata come grande città di coisumo senza essere stata menoinamente favorita sino alla benefica legge del 1994, come città di produzione e di commercio. Le ragioni storiche e le Cl.nsiderazioni geografiche resero al' lo,.~1ni delle regioni estreme stra• nieri gli uni 0 agfi altri. Ai settentrionali riesce più comodo e meno dispendioso fare una corsa a Pario-i, a Vienna, a Berlino, a Pietroburgo, a Londra aizichè a Napoli, a Palermo, a CHtania; perciò gli italiani poco si conoscono tra loro e meno si stimano ... La politica ferroviaria sinora colle tariffe servi a mantenere queste condizioni di rapporti umani e sociali essenzialmente antiunitari. E Maggiorino Ferraris in una serie di interessantissimi arlic.:oli ' ha dimostrato quanto nefasta agli interessi politici,
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