Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 11 - 15 giugno 1908

RIVISTA In tutto, nel 1894, si contavano nellla repubblica 42,386 letti per gli affari dell'anno 46,248 > per la stagione estiva. 88,634 letti dislribuiti in 1693 aiberghi, mentre nel 1880 esistevano 68,137 letti in 1002 alberghi. Il numero delle pen;;one occniiat.e negli alberghi e ivi abitanti era nel 1894 di 23897, cioè 11,899 rnascbi e 11,998 ferumine. In salari si pagarono in tutto lire 8,756.500, ossia L. 365 a testa. Il capitt-le impiegato inJportava: Iu1mobili L. 393,GSl,GOO l\lobili » 105,513,000 Arredi > 19,733,000 Totale L. 518,927,000 Lo spese importavano: Spese generali, tas-,e, rèc:lame, assicurazioni e così via . :Manutenzione dPgli edifici e mobili . . . . Illuminazione e ri::icaldam.-nto Salari . Cantina Cucio a L. 11,642,995 » 7,676,194 » 5.441,44'.I » 8,766 504 > 8,589,0{)5 > 40,712,072 'l'utale L. 82,818,269. Di fronte a queste spese stanno le entrate in lire 1141333,744. Q11indi c'è un guadi:igno neLto di. lire 31,505,475; cioe uu intere8:,e del 6 °/ 0 pel capitale impiegato. Qmrnto renda l' industria del fore::itiero in Italia? Non lo sappiamo. .Ma ciò <.;b'è semJJre di attualità per noi è eiò cbe si riferisce alle scuole. L'ubbligo della scnola dura dai 6 ai 12 anni quotidiananJente; e sino ai 15 armi due Yolte alla settimRna. li programma compreude: religione (uon confessionale), esercizi di osservazione dt esposizil)ne, lettum e scrittw a con viccole di:::icussioni secundo uua precedente sµiegazione, esercizi di ort0grnfia, brevi racconti su avvenimenti della vita quotidiana ecc; aritmetica e geometria, fino alla misurazione e calcolo del quadrato e rettangolo; geog1·a/iu e storia nuturale facendo centro seinpre la 8vizzera; Sto1ia dei p1inti r,riw:ipali della Svizzera; canto, disegno e ginnasti<.a. L'importante per noi sta in que-;to: l'obbligo di frequenza viene stretta111ente o::i::;ervato, e i genitori che o impediscono o non sollecitano i loro figli alla 1·egolare /1·equenza, ncn Holo vongono colpiti con multe con~iderevol•, ma nei easi più gravi vengouo anche puniti col carce: e, per disobbedienza alìe leggi. La materia di que::;te i;cuole viene noa 80ltanto inse~nata, ma anche appresa dai fanciulli e diventa loro p1·opi'ietà spfrituale, µoichè, come si è detto in princi p10, 11 nietodo d'iflsrgoamento è eccelleute ed è fatto per risvegliare le forze di ossMvazione •. Quando tra _noi l'obbligo di freq uenti:l.re la scuola diverrà una cosa berie? NOI 1\i nostri abbonati - Riceviamo co11tinuamente dagli abbdnati 1·ichiesla di numeri della Rivista Popolare 11 e 12 dell'annata XI. Rammentiamo ai 'richiedenti che quei numeri costituiscono il fascicolo speciale consacrato allu menioria di Giuseppe Mazzini. In detto fascicolo lrt nume1·azfone delle pagine segue quella della Rivista, per comoditd degli abbonati che fanno rilegare in volume le annate. Abbiamo ancora disponibili pochi esemplari di detto fasci,colo, di oltre cento pagine, riccamente illustrato ( lo diciamo pei nuovi abbonati); che la nostra amministraaione può cedere a L. 1.60 ognuno. POPOLARE 287 Sperequazioniferroviarie A M.1~3iori 10 Ferraris. Coloro i qu:ili nOil tcngo!ìo e >I1to dei nrnu·nenti che uelle condizioni geografiche di un paese, vengono prodotti dai progressi scientifici e dalle applic1zioni tecniche tutte e specialmente nei mezzi di trasporto degli uomini e delle merci, s'rnudono stranamente credendo (he attraverso al tempo rinung:1.110immutati i benefizi o i danni di una data con6.gurazio11egeogr:rfica; costoro, mèntre le .ferrovie internazionali e la na vig:1zione interocea 11icahanno trasformato tutti i criteri e tutte le convenienze per s(·guire questa e quell'altra via pei viaggiatori e per le merci, perciò, sono cap:1ci <liripetere 3 ncor;1 che la natura ha favorito l'italia facendo di ess1 un molo gettato nel b:1cino del Mediterraneo. Ora b verità è dolorosamente assai diversa ed è strano che non la riconoscano tutti i contemporanei q uando due secoli or sono venne descritta con parole eh iare ed effic:1ci da uno seri ttore piemontese, noto pei suoi scritti politici e che meriterebbe di esserlo <lipiù per la seguente osserv-azione sapientissima. Fu il Botero, infatti, che scrisse: « Noi lrnliani ci sogliamo ingannare grandemente, « perchè habbiamo openione che.l'Italia sia il mi- « glior paese dell'Universo; e così pensiamo clie ci: nessun:1 provincia possa essèr~ ne più ricc:1, cc ne più abitata ; e non consideriamo che l' I- « talia e provincia lunga e stretta, e perciò poco « spatiosa e che due terzi di lei 11011 ha fiume na- <c vigabile: mancamento notabilissirno; e che un cc quarto ne occupa l'Appennino, montagna per lo cc più aspra e di poco frutte. E quanto alla fertilità, e< a che p:1rte d' Itali:1 cede la Francia in _copia di e< grani, e vini e bestiami? o la Fiandra in mol- « titudine e magnificenza di città, in va1ietà d'arti- !< fitii, in ricchezza di mercaoti;1? la Grecia io vaghez- « za di siti, in opportunità di golfi, e di seni di « mare? o l'Ongaria in bestiami, c:1valli, vini, for- « menti, pesci, miniere d'oro e in ogni bene?>) (1). ''La configurazione geografica riesce svan uggiosa all'Italia per diversi motivi. Le grandi ferrovie intercontineo tali la tagliera n110 fuori dal movimento degli sc,1mbi tra il continente europeo e quello asiatico ed egiziano. La nuocanza d' hinterlalld pei suoi porti non può assicurar loro un gr:rnde commercio d'importazione e di esportazione. La lunga e stretta striscia di terL1, ..:heda Trap:rni attraverso lo stretto Ji Messina va ad Udine e a Torino non potrà rendere mai larga11ente redditizie le sue ferrovie lungitudinali, che mancano di affiueoti, di vene e di arteriole secondarie, che apportano e distribuiscono il sangue vivificatore dalla periferia •al centro e da questo a quella. D'onde la enorme superiorità n:iturale dell'alta Italia sul mezzogiorno, i cui porti se non hanno l'Hinterland di Amburgo, approvigionano e servono di via perla grande navigazione non solo alle regioni d'Italia più ricche, più industriali più concentLlte, più continentali, nu anche a qualche parte della Francia, della Germ:rnia del Sud e dell'Austria, e gran parte della Svizzera. A che possono servire i grandi porti di Siracusa e di Mes- ( 1) Citate da G. Prato : Rassegne statistiche ed economiche. - Torino Soc. Tip. Editrice nazionale 1908 - pa~. 272, •

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==