Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 11 - 15 giugno 1908

296 RIVISTA POPOLARE pubblicò in pane la lettera dell'amico nostro facendola seguire da commenti severi contro il fatto. Noi dividiamo quegli apprezzamenti perchè ritenia1110 che il brigantaggio non può rigenerare un popolo. Però pubblil.'.hiamo la se~uentè lettera sia per Je cose re,ative alla storia eroka di quel piccolo popolo; sia perchè riteniamo giusta l'accusa contro la diplomazia europea. Quest'ultima, poi, come circostanze attenuanti ir1 suo favore può invocare questi fatti: 1.0 nella penisola balcanica gli aggruppameuti etnici non sono omogenei ; 2.0 le divisioni religiose tra gli stessi albanesi costìtuiscuno una causa c.11 debolezza. D'onde le non poche e non piccole difficoltà del problema balcanico. La Rivista Onorevole Colojanni, Risponderei alla « Tribuna> chiedenJo anzitutto perchè non ha creduto pubblicare integralmente la mia lettera; ha così voluto mostrare chiaramente di voler sottrn,rsi alla discussione scottante dell'autonomia albanese; la mia lettera finiva cotsi: « Dia l'Europa l'autonomia alle genti albanesi , ed e.ssa non avrà più grattaca vi a causa della questio.ae balcanica, perchè solo allora tutti t:1ingolannente i popoli che abitano l'oriente europeo godranuo degli stessi diritti>. Questo finale che era una. e:sortazione giusta ed umana, ha voluto nascondere la « 1'ribuna >; eppure li stanno raccbiu:si tutti i desidenta del ~opolo albanese, e l'essenza di tutta la quistione del prossiwo oriente; ma la « T-ribuna ~ segue la tattica della diplomazia :Europea, che non 1:,ache tergiversare colla finzione di i;tudiare per rinvenire quel cataplasma miracoloso che. dovrebbe guarire il fiemmoue, nel mentre fa irruginire il bistori che è più adatto a tale faccenda. In q u11nto allo stato psicologico del popolo albanese la Dire:t.1one della « Tribuna > putrebbe farsi un coucetto esatto dedicando un po' del suo ingegno e deila sua attività allo ::,tudio storico delle genti albanesi : non si é profondi conoscitori di un popolo se no.o. lo 1:,i studii in tutte le sue fasi e· mau1fe::,tazioni della vita, e llOn ui sminuzzino i fatti storici che lo riguardano cou quell'arte che la critica imparziale richiede. ~ dirò en passa11t cliè lo stato psicologico delle genti albanesi 1:1irivela nella difesa estrema della civiltà euroi ea, fatta con a capo Scanderberg dal 1400 al 1465, difesa tanto più onorata in quanto che da sola, caui:la l'<\bbandtno dei principi cristianissimj, formò la diga più formidabile contro l'ottomano invasore del coutintute; in quauto che da sola debellò gli eserciti più formidabili della più formidabile potenza di quei tem11i, :,aerificando se stessa, l.t propria stirpe, e l'ind ipende11za alla dift"sa di un ideale. non confinato nei limiti della pro JJria nazionalità, ma esteso oltre i contiui delflturova, a'.lora meno evoluta dell'Albania! Gli Albanesi oi rivelano quandù preparano, iniziano e com11ldano il movimento che diede la libertà alla Grecia: Botzaris, Zovella, Karai~kaki, Bubolina, Od isseo, Canaris, Mianfol furono eroi Greci? Oh dite al ruondo che furono Albanesi ! Gli Albane1;i .:;i rivelano con .hlehm1y Aly, capostipite dei Ktdive d'Egitto, cui diedero l'indipendenza e l'indirizzo moderno. Si rivelano coi maggiori statiF.1ti , poeti e generali che mai abbia avuta la Turc\ia I Furono albanesi i Tolomei in Egitto, o non pochi alb.1.- nesi contribuirono col sangue ed il sapere alla santa cau:i~adel risorgimento italico quali Crispi o Conforti, ed altri innumerevoli di minor valore ! La. psicologia albanese si rivela nella tenacia di conservare quel carattere leale, cavalleresco, ospitale ormai sparito nel mondo moderno, e nella tenacia d.i conservare quella lingua filosofica che ha in sè rac .... chiusi tutti i tesori del mondo pagano antoriore a con-· temporaneo al Greco ed al Romano, tesori inesti·nabili, per tutti i dotti che quella lingua studiano, e che fu e earà di gran conforto alla critica storica di que~ tempi. Ne fan fede gli studi di De Hahn, Podorsky,. Eduardo Schneider, il quale nel polemizzare col professore Ceci si esprime cosi a proposito del cippo romano: « Il prof. Ceci non è in grado di comprendere la deificazione di Romolo al modo come la presento io, perchè egli non ha, nè può avere la più lontana idea del valore delle espressioni arcaiche - pelasgiche ii0,. ii, iju, héi, hyl, kui. ecc. le quali richiamano alla mente quanto vi ha di piu sublime nella natura, la cui idea avrebbe ingenerato quella divinità, quale noi la concepiamo al presente>. Lo stato psicologico infine viene chiaramente illu- •strato dallo studio antropologico, craniologico del pro-- fessore Virchow s11gli albanesi. Leggesi da una i11tervista del sig. Dlovitz, corri-· spondente del « Times » col prof- Virchow « . . l'originalità della situ~zione però si manifestò subito. La conversazione cadde im-. mediatamente sul congresso allora in sessione. Discutendo le rivalità delle piccole nazionalità clie si disputano le supremazie della 'I1urchia Europea il dottor Virchow si levò d'un tratto: « vedete, disse egli, ecco qui la razza realmoite superfo1·e in quelle contrade, Guardate questi, (e sì dicendo cacciommi nelle mani tre e, ami). Uno dei nost1·i colleghi mi mandò questo p1·imo teschio, ed io mi son procurato poi gìi altri. Son cranii di Albanesi massacntti dai Turchi. Contemplateli! non son essi superbi? Ricevendo il primo io m'immaginai fosse tm cranio eccezionale. Ma e86i son tutti gli stessi <J_ueci ranii albanesi I Quella è la. razza superiore di molto al.'e alt?-e » . « Il dottor Vircow con tenerezza entusiasta ed un contegno pieno di affetti , carezzò il cranio che poggiava. sulle sue ginocchia. Poi, alzandosi, lo collocò • con molta precauzione a ten;a, e co111inciò a parlare rapidamente e pittorescamente sulle diverse popolazioni della Turchia Europea, confortando e riportando ogni opinione emessa, mostrando dei teschi Montenegrini, Bosniaci, Serbi, Rumeni; Turchi ed Ungheresi. Le sue prove si andarono cumulando mano mano ed infine completò le sue dimostrazioni con un perfetto circolo di crani i di dimensione di versa , più o meno intaccate da spade o da anni da. fuoco. Era il congresso stranamente giudicato dal punto di vista craniologico "! « Egli costantemente però ritornò ai suoi teschi albanesi e parlando di essi, si ferma va a palparli colle

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