Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 11 - 15 giugno 1908

290 RIVISTA POPOLARE Distanze in chilometri IO a 100 I I O )) 20.) 210 )) 100 310 )) 600 610 )) 780 710 li 800 810 )) 900 910 li 1000 1010 )) l I 00 11 l O )) 1200 1210 » 1300 1310 )) 1400 1410 )) 1500 1510 )) 1600 1610 » 1700 1710 » 1800 1S10 1t 1000 « Dall'esame d'occhio: Nolo in lire Nolo In lire Nolo in plu per per vagone di per chilometro vagone ogni 10 tonnellate e per vagone 100 Km, in più di vino di 10 tonnellate sul. precedente 5o,74 o,5o74 81,03 0,4051 1 I0,68 0,3689 114,42 0,1907 131,80 0,1883 150,01 0,1875 167,24 0,1858 183,94 0,1839 I 99, 64 01 I 8 l 4 215,28 0,1794 2 30,93 o, 1 77G 24G,58 0,1761 262,23 0,1748 281,05 Oyl757 300,03 O, l 764 319,04 0,1772 337,99 0,1778 di questo prospetto si rileva 30,69 29,65 3,76 I 7,38 I 8, 2 I l Ì' 2 3 16,70 15,70 1 5,64 15,65 l 5,65 I 5,65 18,82 19,88 l 9,01 18,95 a colpo << 1 ° Che, pel percorso dei primi 300 chilometri un vagone di vino di 100 tonnellate paaa sino alla frontiera Svizzera L. 110,68 mentre pe~ un successivo percorso doppio cioe fino a 600 chilometri il nolo complessivo e di L. 114,42 e cioè pei secondi 300 chilometri si paga un nolo di sole L. 3,76 per vagone e· cioè L. 1,25 per ogni 100 chilometri dopo i primi :.iOO >>. « E dopo i primi 600 chilometri, invece di continuarsi a pagare L. 1,25 ogni 100 chilometri si eleva il tasso in misure variabili da L. 16.64 a L. 10.01 per ogni 100 chilometri e cioè una tariffa da 12 a 15 volte maggiore ». « 2° Pei primi 300 chilometri il tasso medio per vagone chilometro è ( vedi colonne 3) di L. 0.3689 dopo e sino a 600 chilometri esso è ridotto con balzo subitaneo ed accentuato a L. 0.1907 cioè 18 centesimi circa per chilometro ovvero 50 °/ di riduzione >). 0 « Dopo i primi 600 chilometri il tasso di Lire 0,1907 viene ridotto solo di qualche centesimo od un centesimo e mezzo col minimo di L. 0.1746 cioè un ribasso massimo di 8 °/~ >>. « 3° E dopo 1500 chilometri invece di cnntinuar_e il riba~~o, come sarebbe logico ed equo per le distanze pm lunghe , non solo si arresta ma anzi vi è regresso, poichè da L. 0.1748 si ri;ale a L. 0.1773 a chilometro ». « In conclusione si è creata una tariffa di assoluto favore per tutte le regioni situate entro i 600 chilometri e ,quelle poco distanti sino a 800-900 chilometri è ciò a tutto danno del mezzooiorno e de!la ~ic~lia; un ~ibasso. subitaneo del 50 °/ 0 nei nei pnmi 100 chilometri di fronte a quello del1'8 °/0 pei punti più estremi costituisce un favorit~smo_ sfaccia_to,_vergognoso ed ingiusto, poichè i ribassi magg10n debbono loaicamente farsi per le distanze più lunghe ». 0 « Questa tariffa, invece di mirare all'arrotondamento dell'Italia, crea invece una divisione in due grar.di zone: l'una 5'ettentrionale e centrale formata dalle regioni site a nord di una linea ideale tirata da Roma a Giulianova, arrotondata ed avvicinata col ribasso del 50 °/0 , alle frontiere; l'altra meridionale e siciliana costituita dalle regior:i situate a s~d .di detta linea ideale, cui si concede solo l'8 °fo di nbasso, allontanata artificiosament'e dalle frontiere >>. « Così anche la Direzione delle ferrovie di Stato od il Governo hanno voluto dividere l'Italia vinicola ed accentuare le disparità che tanto si predica dover sopprimere; favoritismo al centro ed al nord, scorno e danno al Sud >>. « E ciò è stato fatto e consumato silenziosamente alla chetichella, per non suscitare allarmi, in modo che nessuno se ne accorgesse come neppure noi ce ne saremmo accorti se non avessimo, pd nostro commercio vinicolo studiate ed esaminate le dette tariffe>>. Per attenuare gli svantaggi considerevoli del mezzogiorno e della Sicilia quando si conchiuse il trat• tato di commercio colla Svizzera l' on. Pantano aveva suggerito un parziale rimedio contro l' inasprimento del dazio di entrata sul nostro vino. « Fu lui, continua il De Salvo, che nella neao. ziazione dei trattati di commercio chiese ed otteri ne d::d Ministero del tempo, presieduto dallc1 stesso On. Giolitti, b promessa che si riducessero di lire tre per ettolitro i noli dei vini per la Svizzera e _per 1 'estero; ed il Ministro M:;jorana e lo stesso On. Giolitti, accettarono. Cosi l'on. Pantano arrotondava tutta l'Italia e faceva eliminare le _odiose disparità ferroviarie manipolate a danno della Sicilia. Ma il Governo, benchè richi:unato dallo stesso On. P:m uno, e varie volte alla C:unera, non mantènne e limitò la riduzione a soli cinqu~nta cent:esimi l' ettolitro, ed inoltre asseriva che talé riduzione corrispondesse al 40 °/0 mentre non ne costituiva che appena il il 16 °/ 0 >>. « Quale derisione! e si che si trattava non di semplice promessa ma di obligazione chiara è precisa». « La Commissione enologica ministeriale eh~ studia, i soliti studii, i provvedimenti per la crisi vinicola, ritenne che :1 tale _rarifh non si potevano fare ulteriori riduzioni, perchè, essa asserisce, talvolta i noli non possono corrispondere neppure al rtm• borsa delle spese >>. « Oh errore supremo per non dir bugia ». « Lo dimostriatì10 ,, . « Se l'Amministrazione ferroviaria, motu prvprio, concesse la tariffa eccezionale N. 11 P. V. nella quale concesse il nolo di L. 1.25 per vagone e per 100 chilometri, nel percorso di 300 a 600 chilometd, vuol dire che essa trova convenienza con tale tariffa o che almeno essa ne ricava il rilllborso delle spese. E, st:rndo così le cose, non applicò lo stesso tasso di L. 1.25 per 100 chilometri, pei percorsi oltre i 600 chilometri ed invece lì aumentò a L. 15.64 e L. 19.01, cioè da 12.01, (cioè da 12 a 15 volte di più? >> « Fu errore o partito preso? >) « Noi non voglia!l10 far torto agli egregi membri della commissione enologica composta di persone egregie e confidiamo che essa nel cui seno sonvi pure meridionali e siciliani, vorrà prendere in considerazione i nostri rilievi e provvedere ad eliminare tali ingiusti trattamenti >>. « Un rifiuto da parre di essa, difatti, non costituirebbe che una sanzione dell'infamia di tale tariffa e noi abbiamo molta stima dei commissari per dubitare della loro buona volontà >>. « Difatti, questa tariffa non ha servito e non serve che a monopolizzar!.:!il mercato vinicolo svizzero nelle mani delle regioni del centro e del settentrione; perciò la Sicilia afloga nel vino che non

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