RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI 367 J' hanno meritato perchè essi si chiarirono sempre più dinàstici che italiani. A questo proposito, ricordiamo che il Governo di Gabinetto in Inghilterra si è svolto in guisa che alla Corona non rimane più alcuna libertà di scelta sulla persona, cui deve conferire il mandato di costituire il Ministero: la designazione viene netta e precisa dalla Camera e la Corona non può sottrarvisi. Alla Regina Vittoria che tutte le sue simpatie le ostentava per Disraeli mentre era vivo, riusciva invece oltremodo antipatico il Gladstone. Ciò nonostante a lui la Regina fu sen1pre costretta a rivolgersi ogni volta che i conservatori furono battuti. Una volta non potè fargli altro che un dispettuccio volgare, da femminuccia: non mandò la carrozza di Corte, com'è consuetudine, per rilevare alla stazione il vecchiogrand' uomo e condurlo al Castello di Windsor dove doveva affidargli il mandato. E la stessa Regina Vittoria, nella co~tituzione dell'ultimo ministero Gladstone, solo come concessione fatta alla sua inoltrata età, potè ottenere che non venisse affidato alcun portafoglio al repubblicano Labouchère, che nel Truth continuamente rivede le bucce alla Corte: concessione, del resto, cui non sarebbe venuto il Gladstone nel vigore dei suoi anni. Ma in Italia mancavano del tutto le designazioni pel m.indato? Ce n'erano due - quelle dell' on. Sonnino e l'altra dell'on. Zanardelli - che sebbene ottenute indirettaménte - per colpa dell' on. Di Rudini, che non le permise in modo esplicito - erano chiare. Senza dubbio le designazione precisa quale sarebbe emersa luminosamente da un voto della Camera, se alla Camera fosse stata lasciata la parola, era quella dell'on· Zanardelli che avrebbe potuto comporre un gabinetto omogeneo in sol<:: ventiquattr'ore. Ma anche l'on. Sonnino, per quanto il compito suo potesst: affacciarsi irto di difficoltà, era indicato per tentare una soluzione parlamentare della crisi. Ma all'on. Di Rudinì che sull'ara di un cieco e malinteso spirito conservatore - che fu invece reazione volgare e violenta - aveva sacrificato le migliori tradizioni della sua vita politica era riserbata la soddisfazione èi un piccolo dispetto personale, e nè l'uno nè l'altro vennero chiamati a comporre il nuovo ministero. Tutto ciò con quale prestigio delle istituzioni rappresentative non è chi noi veda! Mentre scriviamo si annunzia cost1tu1to il Ministero Pelloux con elementi di sinistra. Noi avremmo preferito che a lui nel mondo parlamentare si fossero sollevati gli stessi osta coli che incontrarono gli on. Finali e Visconti-Venosta: la reputazione dei deputati si sarebbe rialzata di molto e la crisi avrebbe avuto una soluzione parlamentare corretta. Ma la fibra dei nostri uomini politici non è fatta pei conflitti: sic rebusstantibtts. C:onfessiamo che data la piega che aveva preso la soluzione, questa po- . teva esser peggiore Non è bello certamente che la Sinistra ritorni al potere sotto il presidio di un generale, anzi di due generali e di due ammiragli; ma essa potrà volendo, se concorde, riparare per via a questo vizio di origine se attraverso alle difficoltà transitorie intenderà I' ora e il dovei e che le incombe. Il Pelloux tra i generali è il più largo di vedute ed il più parlamentare; e - cht sa? - al ministero dell'Interno sotto un militare - ed il caso se non è unico è rarissimo - forse si vedranno meno por cherie che pel passato. Sopratutto auguriamoci che da Palazzo Braschi venga sbandito il gesuitismo e sostituito con un po' di franchezza anche brutale. Degli altri ministri chiarpati a cooperare col generale Pelloux non ci occupiamo: più che gli uomini e' interessano il programma e i fatti, Quale possa essere il programma e quali fatti potremmo temere o sperare lo rileveremo subito: se il nuovo ministero manterrà i disegni di leggi-infamie prt!sentati dall'on. Di RuJini vorrà dirt! che sarà cam• biato il maestro di cappella, ma la musica rimarrà la stessa; se invece ci farà rientrare entro l'orbita della Costituzione, togliendo lo Stato di assedio, e se ritirerà quelli odiosi disegni di legge potremmo. per lo meno cominciare a respirare. L'Estrema Sinistra in Parlamento, e la Democrazia, fuori, senza intransigenze ma senza facili acquiescenze, starà a vedere, regolando la propria azione a seconda l'attitudine del governo, vegliando a difesa delle libertà minacciate. E qualora saranno presentati e voluti effettivamente i provvedimenti economici attesi dalla nazion.: con viva impazienza, e saranno tali da non costituire nuove ed am:ire delusioni, il suo concorso non può esser dubbio, quali che siano gli uomini prepo~ti al governo. Essa è il solo partito eh~ può con legittimo orgoglio scrivere sulla propria bandiera, senza tema di smentite : tutto per il paese - nulla per sè. LA RIVISTA. SETTENTRIONALI E MERIDIONALI (Per l'elezione Crispi) (Continuazione. Vedi Nnm. 20). llI. Sgombrato il terreno dal fenomeno Crispi, che in qualunque discussione attualmente rappresenta un elemento di perturbazione, possiamo riprendere la discussione sulla moralità del Sud senza ira, senza preoccupazioni politiche, e, sopratutto, senza pregiudizi campanilistici. Riaffermo ciò che ho tante volte detto e scritto. Al Sud e nelle isole prevalgono: l'agricoltura, la grande proprietà, la coltura estensiva, l'agglomeramento della popolazione, l'analfabetismo, la mancanza di strade e di altri mezzi di comunicazione - tra regione e regione, tra provincia e provincia, tra paese e paese - prevalgono i rapporti feudali tra le varie classi sociali, il rispetto meccanico sotto l'aspetto politico alle imposizioni del governo, la mistria economica, la mancanza d'.istruzione ttcnico-comcr.erciale, l'assenteismo. Al No1-d, invece, si riscontrano: predominio dell'industria, media e piccola proprietà, mezzadria, popolazione sparsa, alfabt:tismo, strade e mezzi di comunicazione di ogni genere, agricoltura intensiva, rapporti ordinari civili tra le varie classi sociali, una certa indipendenza dal governo, ricchezza, coltura tecnico-commerciale, iniziativa individuale e collettiva ( r). (1) Le cifre sulla magi,,ior parte di queste condizioni si potranno leggere con profitto in un chiaro e sintetico scritto del Groppali: Le 111ouve111ent socia/ w ltalie Paris 1897. Raccomando vivamente questo lavoro breve di mole e ricco di
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==