RIVISTA POPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI 368 tuosi, e a costoro pericoli non intraveduti nell'accecamento attuale. La ricerca delle cause vere dei tumulti, se fosse fatta da noi, sartbbe sempre sospetta; giova meglio, quindi, trarre prufitto delle ricerche degli altri .. Gli altr, dai quali togliamo in prestito le osservaz10ni e la diagnosi, sono dei nostri avversari, ma degli avversari onesti e intelligenti, che spiattellando la verità vera rendono un grande servigio al paese, e provvedono al proprio decoro ed alla propria coscienza. Ai nostri lettori raccomandiamo caldamente queste ricerche: se le imprimano bene in mente e le divulghino e le adoperino contro i politici dei caffè e delle farmacie dei piccolt paesi, che, in buona fede o in mala fede, - e riescono più pericolosi nel primo caso - spacciano notizie false e rendono responsabili degli ultimi avvenimenti i repubblicani, i socialisti, i clericali; mentre i veri responsabili sono coloro che furono o sono al governo, e le clas i sociali, che somministrano gli uomini di governo. .. .... Cominciamo da un articolo di Borrelli nell'Idea liberale di Milano ( 15 Giugno). Questa simpatica rivista rispecchia le idee del Circolopopolare e del- !' on. Prinetti. Il Borrelli, tollerante e intelligente polemista, scrive: « La quistione più urgente è sempre la stessa: il pericoloche qualcheresiduodi la,·veliberaliondes'inorpella la quasi letteramortadelloStatuto, corrono... Nella presente reazione la ragione vaneggia e tripudiano i più bassi istinti di vendetta dei potenti... Le nostre classi dirigenti, fatalmente, prenderanno le scorciatoie dei precipizi. Non ne possono· a meno. Sono troppo ignoranti e troppo angusti d'animo e di cervello, per vedere a distanza il porto della salvezza .... I deputati delle interviste della GazzettadelPopolo e della Tribuna sono tutti liberali ..... ma in coda ai loro ragionamenti svesciano tutto il tormento che li dilania, tormento di persone contro persone, di maschere contro maschere, fuori delle idee della vita che si strugge di sotto, confusamente, in ben altre angustie. E dove volete che si vada a finire quando sentite uno dei più colti fra i deputati nostri - il Maggiorino Ferraris _ sperare salvezza soltanto da un ministero Sonnino foderato di gener aie Pelloux, quello delle promozioni a vista d'occhio? Io ci perdo il resto della sinderesi e della pazienza. ...Mentre a Montecitorio si giuoca sulla scacchiera delle ambizioni insoddisfatte la pace e la fortuna del pae$e, per la penisola, chi strilla molto, si contenta di chiedere bavagli e treni per ... incatenare o mandare a domicilio coatto il mare ... Nella massa che mormora sottovoce e pare prostrata mentre osserva e aspetta, non c' è quasi più un barlume di fede, o se fede è, non rassomiglia più certamente alla nostra ... Se la logica conserva immutati i suoi diritti, se ne deve ricavare che soltanto nella libertà resta una valvola di sicurezza, ur:a base di armonie sociali, una base di evoiuzione veramente pacifica e conciliatrice; soltanto nella libertà è possibile al desiderio tarpare le .ali o disciplinarle pe_r una me~a·razi?n_ale. Conclus1one ; la museruola è 11grande, mdefin1b1lepau- · roso pericolo che i timidi o gl'illusi ci vanno preparando; pericolo assai peggiore di tutti gli altri perchè ci ricaccerà indietro nei metodi e nei mezzi della lotta politica più che di mezzo secolo. E ciò, commemorando lo Statuto del Regno ». Dalla stessa ì\lilano, Ugo Pisa, un milionario, manda un articolo alla Nuova Antologia, (15 giugno)· nel quale si possono leggere queste parole: « Checchè si pensi del significato e dell'importanza dei tristi fatti di Milano, e specialmente quando si collegono cogli altri disordini accaduti in gran parte d'Italia, non si può a meno di provarne impressione dolorosissima. Sonosintomi,e conseguenzinesieme,di gran malesseresociale,economicom, orale,politicoe amministrativochepossonoimpensierireseriameutésul prossimoavveniredelnostropaese. Se è necessaria la convinzione della necessità di rimedi, altrettanto discorde è il pensiero sulla loro scelta; eppure, occorrerebbe di provvedere e se~za !ndugi, perchè la repressione, per quanto talora rnev1tabile, non è sempre possibile, e se sopprime momentaneamente il disordine non può toglierne le cause, per Jo più anzi le acuisce coi rancori a cui dà adito., .. E assai grave il compito odierno delle classi dirigenti in Italia che, venute meno alla loro missione di ben condurre il paese, si trovano di fronte a quella più ardua di riparare gli errori commessi, dopo di avere sprecato l'entusiasmo di una grande nazione rinata a libertà e i frutti della paziente ed economa laboriosità dei suoi figli ... » Un'altro singolarissimo rivoluzionario, il deputato L. Lucchini, Consiglieredella Corte di Cassazìone di Roma, dallo studio dei fatti viene a questa conclusione: 1. Che la repressionefu cieca, selvaggia... tanto è vero che a Milano, di fronte a urio o due morti fra i soldati, stanno un centinaio di morti fra i rivoltosi quasi inermi. 2· Che le solite difficolt!tdel bilancio non impediscono di gettare a palate i milioni dalla finestra per i disastri africani e per le sommossenon sapute impedire. Chi poi ha fatto uno studio completo e magistrale è stato il De Viti De ,Marco. Questi è Marchese,ricchissimo,conservatoree professore di Economia politica nell'Università di Roma. Abbiamo detto chi è, affinchè si possa meglio apprezzare ciò che egli dice nell'articolo: Le recenti sommossein Italia. - Cause(riforme -pubblicato nel Giornale degli Economisti (Giugno). Ne diamo i brani principali aggiungendovi soltanto qualche nota resa necessaria dagli avvenimenti posteriori. La legittimità della propaganda. - « Ammettiamo che la propaganda abbia preparata l'organizzazione; ma la propaganda è legittima; da anni all'ombra della legge si fa una propaganda dai socialisti, dai clericali, dai repubblicani; da anni noi facciamo una propaganda liberale contro il governo. Ma la propaganda va contrastata colla propagandà; ai fatti bisogna opporre i fatti, agli argomenti altri argom~nti, agli esempi esempi contrari. Le masse vanno penetrate, conquistate; questa è l'essenza del governo libero. L'ira dalla stampa ufficiale (ministeriale e di opposizione) contro la propaganda socialista e clericale è un'infantile scatto di gente che è incapace di lottare, ma vuol conservare indisturbato il sistema dei privilegi e degli abusi, di cui è accusata. La sola propaga uda di cui essa si è mostrata finora capace è d'invocare la forza per sopprimere la propaganda. Si comprende che in questo momento l'attenzione di tutti sia presa dalla necessità di ristabilire l'ordine. Ora· se si mettono da parte gl'ideali remoti, deve colpire il fatto che vi è uno strano comune contenuto nelle critiche, che socialisti, cattolici, repubblicani e liberali muovono alla politica italiana da oltre un decennio: tutte le scuole, una larga parte pensante del paese, combattono una organizzazione inintdligente di p:ccoli e secondari interessi, che han posta la costituzione politica in opposizione con l'interesse del maggior numero. " Il complotto. - « Quanto all'esistenza di un complotto
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