Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 24 - 30 giugno 1898

362 RMSTA POPOLAI\'BDI POLITICALBTTBREE SCIENZESOCIALI si disonora facendo fucilare illegalmente sette garibaldini a Fantina; due deputati sono arrestati - due soli! -; il paese è in convulsioni, e ci sono nel1' aria minaccie di rivoluzione; la sinistra grida al tradimento. Nessuno pensa ad uscire fuori della costituzione. _Nel 1864 avvengono le famose giornate di Torino. I morti sono a centinaia e i feriti in proporzione. Vittorio Emanuele - un terribile rivoluzionario! - non proclama i massacratori vindici della civilta, ma licenzia a tambourbattant, i ministri colpevoli del massacro. Nel 1806, appena terminata la guerra coli' Austria, Palermo insorge, e la segue gran parte della provincia. Si combatte per le strade per sette giorni; gl' insorti sono armati di fucili e non di torsi di cavolo come quelli di Milano; sono armati e sparano, e feriscono e ammazzano ! I morti dalla parte degli insorti furono un poco più che a Milano nel 1898; ma a questi morti fanno riscontro i seguenti dati statistici di una singolarissima eloquenza: ufficiali della marina morti N. 7, feriti 20. Soldati morti 46, feriti 235. A Milano invece non vi fu che un solo soldat0 ammazzato. Venne proclamato lo stato di assedio, ma durò pochi mesi. Funzionarono i tribunali militari, ma umanamente, e per breve tempo. Un'amnistia seguì poco dopo alla repressione. Non passò per la mente di alcuuo di restringeré"le pubbliche libertà. Il Parlamento non sentì il bisogno di acclamare all'esercito come salvatore della patria. Durante il ministero Menabrea - uno dei più reazionari - avvennero i tumulti dell Emilia contro il macinato;. ci furono morti e feriti - il pane, scrisse Maurizio Quadrio, allora s' impasto col sangue. Niente stato di assedio, niente tribunali militari, n:ente reazione. Poco d0po si scopersero vaste cospirazioni in senso repubblicano, che per tre anni di seguito - dico tre anni! - nel 1869, '70 e '71, tennero in allarme continuo i governanti. I sintomi erano veramente minacciosi perchè l'esercito stesso era minatO. Bande armate si videro in Toscana; tutti i reggimenti della guarnigione di Napoli erano in relazione coi repubblicani - del cui Comitato facevano parte Nicotera, Asproni, Bresciamorra (finito Prefetto), Pantano, Castellani ecc.; in una notte furono arrestati insieme a Napoleone Colajanni ottantacinque sotto-ufficiali . .A. PiaLenza e a Pavia avvengono tentativi d'insurrezione, che conducono alla fucilazione del caporale Barsanti. Eppure, niente stato di a~sedio, niente tribunaìi militari, niente reazione. E arriviamo al r 893-94: ai casi di Sicilia e di Lunigiana. Crispi inizia i metodi moderni, che segnano il principio del furioso periodo reazionario, che non si sa dove ci condurrà. Ma bisogna confessarlo: Crispi, politicamente, di fronte a Rudinì è un galantuomo, umano, liberale, rispettoso della legge e ddla costituzione ..... Crispi riabilitò Maniscalco - l'odiato ministro di polizia del Borbone in Palermo - come disse in Parlamento lo stesso on. Di Rudini; e Di Rudinì alla sua volta riabilitò Crispi. Entrambi però inducon gl'italiani a sospettare che Gladstone bestemmiò quando chiamò il governo di Re Bomba - Ferdinando 2°, per chi noll lo sapesse, fu chiamato Re Bomba perchè fece bombardare i sudditi ribelli, che si battevano valorosamente contro le sue truppe ..... - negazione di Dio. Non c'è dubbio: verrà tra non guarì, dalla Germania un qualsiasi Gregorovius, che rifarà la storia d'Italia dal 1848 al giorno d'oggi e renderà giustizia al calunniato Re di Napoli. Per rendergliela, piena ed intera, non avrà che da leggere i giornali del mese di giugno 1898 coi resoconti dti giornali e le condanne che i tribunali militari infliggono a co'oro, che non hanno sparato, non hanno rubato, non hanno provocato tumulti .... ma hanno ricevutogiornali repubblicani I t (I) Ai futuri legislatori colmare le lacune del nostro Codice penai<! iscrivendovi un articolo che punisca coloro che ricevono scritti sovversivi. Sarà l' articolo più comodo per tutte le polizie future, perchè ad esse somministrerà il mezzo sicuro di far condannare tutti i rompicollo e tutti i sovversivi, che avranno il torto di non ... commettere reati. Basterà un birro qualunque per riuscire nel!' intento con poca fatica: non avrà che da mandare uno scritro repubblicano o socialista ali' indirizzo della vittima designata, e il colpo sarà fatto. Sarà il perfezionamento del sistema firmatissimo. La gloria di iscrivere un articolo di questo genere nel Codice penale italiano non può essere riserbata che ad un birro geniale, che possa portare al Ministero di Grazia e Giustizia tutto lo spirito della Santa Inquisizione che aveva portato al Ministero della Pubblica Istruzione l'illustre Senatore Cremona. Lo ZOTICO. I ·VERIESPONSABILI DEI TUMULTI GOVERNO E CLASSI DIRIGENTI. (Il giudizio degli altri) Di fronte alla corrente reazionaria che ha investito tanta l'arte della Camera e del paese, annebbiando le cosc:enze e gl' intelletti ed alterando ogni serenità di apprezzamenti, crediamo nostro dovere continuare la ricerca delle cause, che hanno prodotto le ultime sommosse; sommosse che hanno servito di pretesto eccellente a tanti deputati e a tanti ministri - che avevano assunto parvenze liberalesche per ingannare i loro elett0ri - di smascherarsi, e di preparare una reazione sfrenata, bestiale, che, ·se dovesse continuare, preparerebbe alla patria giorni lut· (1) Il nostro Zotico allude certamente al caso De Cieco. Il sindaco, i consiglieri comunali e gl' impiegati di Pomigliano D'Arco deposero che il De Cieco era mite, onesto e tranquillo; che non faceva propaganda ; che non aveva la menoma responsabilità nei tumulti. In suo favore depose il capitano dei carabinieri, Lcrdi ; un tenente dei carabinieri depose che il De Cieco era stato arrestato per semplice misura di precauzione ... Il Tribunale militare presieduto dal colonnello Mondino, che di quando in quando fa il moralista patetico, ciò non ostante lo condannò. Di questi processi e delle relative condanne, che hanno suscitato I' indignazione del Professore Siacci Senatore del Regno e Colom1el/odel Regio Esercito tanto di fargli presentare una interpellanza al Senato, ci occuperemo non appena saranno terminati. (N. d. R.)

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