La Rivista Popolare - anno I - n. 9 - 15 novembre 1893

' 280 LA RIVISTA POPOLARE Per effetto della colonizzazione, la metropoli potrà avere a buon n1ercato dalle sue terre bonificate le derrate alimentari unitamente ad abbondante materiale industriale; vi sarà un attivo scambio co1nmerciale fra gli abitanti urbani e quelli del contado; numerosi operai della città potranno essere occupati nella costruzione di case e stalle rurali. In breve tempo sorgeranno nella solitaria cam1x1gna case, villaggi e ville a rallegrarne la vita. Per quanto i dubbiosi possano inarcare le ciglia, storcere la bocca e non credere alla possibilità di tale trasformazione, pure dagli studii e<l esperi~enti fin qui fatti è dimostrato che le terr1ute difficoltà, quali la poca produttività del suolo, la scarsa o nessuna rin1unerazione del capitale, la micidialità del clima e, si è osato put questo asserire, la mancanza di braccia, rion esistono che nella 1nente di chi vorrebbe a proprio vantaggio e per pigre abitudini perpetuare il presente stato di cose. Non vi è spanna di terra nell'agro romano che non possa essere meglio utilizzata e non sia suscettibile di un ragguardevole aumento di reddito. Per quanto l'opinione pubblica sia abbastanza illuminata, pure è ben lungi dall'esercitare la pressione che dovrebbe a favore di una causa, la cui bontà non ha duopo di essere maggiormente dimostrata ; ma è pur vero che gli avversari della bonifica dell'agro ron1ano non si sono ancora dati per vinti, ricorrendo ad altri argomenti non . meno errone1. Si vorrebbe far credere che la bonifica agraria sarebbe a danno dell'allevamento del bestiame, quando invece col razionale avvicendamento dei terreni riservati ai foraggi, col fogliame atto al nutri1nento e colle irrigazioni estese. su vaste superfici si può avere, meglio che coi magri pascoli, la materia per accrescere e n1igliorare il grosso bestiame che ora dà pessi1na carne, poco latte e pelli deprezzate, senza decrescere il numero degli ovini; mentre potranno allevarsi in quantità grandissima i suini e gli animali da cortile; potrà svilupparsi l'industria serica e l'apicoltura. Carne, pollami, uova, formaggi, bozzoli, miele, lana, pelli, piume ·ed altri prodotti anin1ali del territorio BibliotecaGino Bianco

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