LA RJVISTA POPOLARE buon volere verso i lavoratori siciliani e pacificare l'isola. Dopo le fucilate di Caltavuturo e gli arresti operati un po' in tutti i paesi, questo zuccherino deve tener bene dif. fidenti, e temiamo bene che il Ministero, o questo o un altro, si voglia alienare i prepotenti baroni che vogliono contro i Fasci la protezione delle baionette e le hanno ottenute. Altri giornali sanno ancora che il Governo ha già pronto lo specifico, ossia l'applicazione della mezzadria diretta fra proprietario e colono nella Sicilia. E poichè questo è il rimedio che hanno suggerito J acini, Damiani, Sonnjno, Villari, Franchetti, ed anche in n1olti dei Fasci siciliani è intravvisto, non con1e una soluzione, ma almeno come un avvian1ento a un i1nmediato miglioramento nella condizione dei lavoratori, vale la pena di esaminarne la portata, assien1e alle altre riforn1e proposte che possono venire in discussione. È inutile ricordare l'importanza che hanno i contratti agrarii nell'economia di un paese: anche contro le antiche forrr1e loro si è, benchè lento, rivolto in questo secolo, il 1novimento ascendente del· proletariato, e specialmente in Prussia e in Inghilterra non poco si è fatto per 1nutarle. L'Irlanda vi lavora assiduamente da anni e qualche frutto ha raccolto. L'Italia è rimasta ancora alle forme tradizionali, ai patti che inventò la prepotenza feudale e sviluppò la borghesia grassa dei Comuni ostile alle plebi agricole di cui favorì l'uscita dal servaggio della- gleba soltanto per poterle sfruttare pii.1 liberamente nella cultura dei campi che andava acquistando. Il capitaJisrno moderno ha perfe. zionato il più sicuro e sollecito smungin1ento della mano d'opera, tnercè di abili clausole inserite nei diversi con• tratti. Le campagne d'Italia, in tutta la sua lunghezza, pre• sentano così co1npendiati tutti i vizii e i mali dell'ordina• n1ento capitalistico, accompagnati da retaggi storici inco1npatibili colla nostra vantata civiltà; l'appropriazione di tutto o quasi il prodotto del suolo e l'assenteismo da una parte, la più ferrea compressione delle plebi agricole nella miseria. Nell'econo1nia capitalistica l'ideale è di avere il mas• sin10 reddito colla minore spesa possibile; principio che nei contratti agrarii è stato così interpretato, aggravare le con· BibliotecaGino Bianco
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