. ~A RIVISTA POPOLARE 2 93 troppo liberisti, e ci seccate; escite dal nostro can1po ! E così sarebbe ingiusto che chi a torto vien chiamato liberista o individualista dicesse così ai· collettivisti. Il rigido atto dei liguri è mitigato dal saluto inviato a Napoleone Colajanni, repubblicano-collettivista, e ai Fasci. Ecco: non si vuol l'unione intima, organica, legale, .. qµasi diremmo, ma bensì n1orale. È già qualcosa di buono e di utile. Ma gli an1ici della Consociazione delle Marche han fatto di meglio: così faranno, logici e coerenti, animati da largo senso di .concordia, e anche dall'alito che spira nell'età nuova, gli a1nici della Consociazione romagnola, così quelli dell' U1nbria e molti altri. Colla deliberazione dei liguri il Patto si sfascierebbe; con l 'equanin1e giudizio dato dai marchegiani, col lor commento sereno dei due ordini del giorno discussi a Bologna, inspirato dalla fraternità e dalla necessità assoluta di formar lo stretto fascio delle nostre forze qu~ e là divise, deboli, incerte, può il Patto salvarsi o riorganizzarsi il partito, sebbene questo sia cosa differente da quello. L'errore massimo è stato sempre quello appunto di confondere l'uno e l'altro insieme, e restringere la larghezza del Patto alla cerchia, talvolta angusta, ove si ·aggira il partito. La lettera dél De Marinis ci dà torto. Ma vi sono collettivisti e collettivisti : altri che han pure senno e cuore, come lui, ci hanno dato e· ci danno ragione. Ma se anche tutti ci dessero torto, la questione per ciò non muterebbe. Il nostro Patto è troppo liberale e vasto da non potere non esserci spazio per essi e per altri. Il Patto· abbraccia e vuoie l'opera concorde e « l'associazione di tutte le facoltà e di tutte le forze esistenti nella classe medesima » , vuole « che un vincolo di amore reciproco e di fratellanza stringa in un solo pensiero tutti gli operai italiani », e quelli di fuori. E ha torto chi pensa: · solo la parte o la scuola cui appartengo dev' essere nel Patto, o se altri viene a me, limiterò a modo i suoi atti e le sue parole, sì che sarà costretto ·di andarsene- via. L'ordine del giorno De Andreis poteva anche essere accettato da molti e lo fu infatti da Bibliot~ca Gin·oStanco . ,.
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