288 LA RIVISTA POPOLARE ha ripetutan1ente 1nanifestate le sue tendenze e le sue aspirazioni. Più notevole fra tutte la protesta che la dieta provinciale solleva tutti gli anni al Governo perchè siano restituiti alla città i suoi diritti storici. Tale protesta non è fatta per il futile intento di chieder cosa che il Governo non accorderà mai-, n1a per dimostrare che la città non riconosce nè accetta le condizioni fattele dall'Austria, e che il don1inio austriaco su Trieste .è destituito di ogni base di diritto. A tutti gli avveni1nenti lieti o tristi della vita italiana il municipio triestino volle mostrarsi partecipe; si ricorderanno le sue generose oblazioni per le calamità che afflissero l'Italia, il s110concorso ai 1nonu1nenti eretti ad illustri itali~ni; si ricorderà la .seduta tolta in segno di lutto alla n1orte di Vittorio Emanuele e il rigetto a voti quasi unanimi della proposta di inviare congratulazioni al pontefice per il suo giubileo. Un opposto contegno serbò il municipio nelle solennità austriache; non volle partecipare alle spese per l'Esposizione del I 882, ricusò un credito per festeggiare le milizie reduci dalla occupazione della Bosnia. Alle manifestazioni più significanti il Governo austriaco rispondeva collo sciogli1nento del Consiglio, n1a dopo ogni scioglin1ento le elezioni gli riuscivaho più ostili. Per punire la città del suo atteggiamento di ribelle, il Governo le tolse le ultime franchigie che le erano rimaste: la dispensa dal servizio n1ilitare pri1na, il portofranco da ultimo. Inoltre esso in1prese ad ostacolare tutte le iniziative del municipio, anche le più innocue: in rnateria scolastica non vi fu, si può dire, de1 iberazione municipale a cui non si opponesse un veto governativo, contro il quale si ricorreva poi ai supremi tribunali amn1inistrativi. Nelle questioni ferroviarie e portuali gli interessi della città furono con1pletamente sacrificati dal Governo a quelli della Società dellé ferrovie meridionali, .che volle il porto di Trieste costruito fuori della città a suo uso e beneficio quasi esclusivo. Perfino nell' approvvigionan1ento dell'acqua i bisogni di Trieste furono postergati a piccoli interessi di co1nunelli di montagna. E poichè nè lusinghe, nè 1ninaccie, nè pun1z1oni rendevano la cittadinanza più docile, il Governo suscitò Biblioeca Gino Bianco
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