LA RIVISTA POPOLARE penso dei tributi, protezione ai suoi ·commerci. Essa era retta da un Consiglio maggiore e da un Consiglio minore, eletti dal patriziato, i quali tenevano a Vienna un loro rappresentante, chiamato oratore; i Triestini non avevano obbligo di servizio militare, non pagavano imposte allo Stato, avevano un foro mercantile proprio, erano insomma del tutto indipendenti. A questa indipendenza aveva bensì attentato nel I 784 l' in1peratore Giuseppe II, che, sognando fare di Trieste e del suo territorio· una provincia austriaca, le aveva tolti alcuni dei suoi diritti e privilegi; 1na il suo successore, Pietro Leopoldo, si era affrettato a restituirglieli. Fu Napoleone I, che diede ·il colpo di grazia alla autonomia di Trieste, unendola all'Istria e al Goriziano per forn1are la provincia d'Istria e mettendola sotto la dipendenza del governatore d'Illiria. Quando, nel 181 3, gli Austriaci occuparono la città, la trovarono stren1at9- dalle guerre, che avevano danneggiato gravemente il suo già. florido commercio, e irritata contro i Francesi, che avevano manon1essi i suoi statuti e non avevano rispettati i suoi secolari privilegi. L'Austria profittò di tali circostanze per realizzare il sogno di Giuseppe II; e, restituendo alla città le guarentigie co1nmerciali, le tolse l'indipendenza politica, trattandola come paese conquistato ed annettendola alla provincia del Lito~ rale. Trieste non avrebbe avuto forza di resistere e si li- ' .mitò a protestare; e le sue proteste sono a noi tramanda~e- negli scritti del suo più illustre cittadino d'allora, Domenico Rossetti, i_nsigne filosofo e statista, a cui la città erigerà tra breve un n1onumento. Ma 1~ reazione, che imperversava per tutta Europa, non dava adito a speranze; e l'Austria concepì allora il folle disegno di germanizzare Trieste per distruggere la sua_antica fisonomia e cancellare fino il ricordo della sua indipendenza. Fu tolta ai cittadini ogni ingerenza nell'a1nministrazione comunale, affidata ad un preside ed a tre assessori nominati dal Governo, fu imposto nelle scuole il tedesc_o come lingua d'insegnamento, rendendole così inaccessibili al popolo. Un tale stato di cose durò fino al 183 9, quando Bib,JiotecGa ino Bianco I I'
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