LA RIVISTA POPOLARE La questione agraria si presenta al popolo italiano quale vasto ca1npo su cui ha da combattere per la sua emancipazione, per conseguire l'indipendenza economica e finanziaria della nazione, per spezzare l'esosa catena dell'usura e dell'aggiotaggio straniero. Pertanto, nessuna posizione può assicurarci un pieno e trionfante successo, quanto quelle forn1idabili dell'agro romano: quivi, uscendo dalle porte di Ro1na, come anticamente le invitte legioni repubblicane, bisogna dare battaglia e vincere; sgominare il nemico ed inseguirlo fino alla con1pleta redenzione d'ogni lembo d'Italia. CARLO MEYER. TRIESTEE IL SUOMUNICIPIO La vittoria, conseguita àal partito antigovernativo nelle ultime elezioni comunali triestine, vittoria che fu salutata in tutta Italia con t~nta .eco di simpatia, non ha solamen·te un alto significato come solenne affennazione nazionale della quasi totalità degli elettori; la sua maggiore importanza sta in ciò : eh' essa assicura al n1unicipio di Trieste quello spiccato carattere d'indipendenza, che ne fa il degno continuatore delle tradizioni gloriose dell' antico comune libero. Forte dell' unani1ne consenso dei cittadini, il municipio potrà proseguire coraggiosamente nella lotta, sostenuta sinora con tanto successo contro il Governo per mantenere la città im1nune da ogni influenza straniera e per tener vivo in essa il sentimento di patriottismo e di libertà, finchè si maturino i suoi destini. Per rintracciare le origini di questa lotta tradizionale, che si combatte a Trieste fra Comune e Governo, conviene risalire fino al principio di questo secolo. Trieste aveva goduto fino al 1809, cioè finÒ all'epoca della occupazione francese, una completa autonomia, costituendo quasi uno Stato a sè, tributario dell'Austria, da cui riceveva in comBiblioteca Gino Bianc'o
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