RE NUDO - Anno XI - n. 91 - ottobre 1980

RE NUD0/16 RE-MAKERE-MODEL note sull'uso del rifacimento Pare ormai a odato che l'a colta– tore di rock è preda di un'incoercibi– le coazione a ripetere. on i pie– gherebbe, e no, la ua predilezione per un genere che tanto pe o torna a rigirar i u e te o. in una pirale periodica: tanto che a volte ci i chiede co a effettivamente ia muta– to con il pa are di tanti anni. Ebbe– ne, a quanto embra la ma ima no– vità dell'ultima rock è il largo u o del remake, del rifacimento. he for e, a conti fatti, è il modo più one to che ia rima to. oggi, per fare del rock: o titucndo alla ripetizione incon a– pe ole (o negata) una ripetizione con apevole e, quel che più conta, voluta e dichiarata. · la trada del gruppo anomalo per eccellenza, i Re ident . Ma anche pa atempo più o meno epi odico per molte menti evolute del nuovo rock, dai Devo ai ure. Per que to è dovero o tentare un primo ommario dell'arte del remake. andando a cer– care i frammenti (non troppi. per la verità) che que ta pratica ha già di - c::minato negli album contempora– nei. Prima, arà opportuna qualche preci azione: che pioniere indi cu - o. e non del remake vero e proprio. del riutilizzo di carie rock & roll. è tato Frank Zappa: ba ti per tutti il suo R11ben & The Jets. plendido al– bum di ri rittura anni '50: che nello port i ono cimentati, anche e mai a tutte lettere. i Beatle prima e poi i Rox Mu ic. da cui i è ci o il campione indi cu o del genere. Mr. Brian Eno: che anche per onalità in pettabile. come Jimi Hendrix. hanno fornito contributi for e deci- 1v1. on bi ogna dimenticare. infine. che il remake vero e proprio (I) è oltanto un momento di quel meta– ling11is1icrock che ta rapidamente diventando il pen iero dominante dell'autentica · avanguardia. on que to rock che ragiona u e te o. forse la forma e trema di mu ica pop, bi ognerà pure fare i conti, pri– ma o poi. E sarà un ripen amento difficile, probabilmente doloroso. Quanto agli e empi contingenti, algono e clu ivamente per quello che ono, degli e empi. Un modo di mettere a confronto due epoche at– traver o la te a ba e mu icale. E' tato nece ario, purtroppo, trala- iare contributi importanti, ma or– mai tagionati, come l'A Il A /ong The Watchtower di Hendrix, tanto cen– trato che lo te o D lan ne adott lo tile e egucnd il pezz in Be/ore The Flood: o ancora. Who Do Yo11Love dei Do r , o la Who Do Yo11Love S11ite dei Quick il er. e empio for e ingenuo ma certamente efficace di come un pezzo po a diventare pre– te to per elaborazioni di notevole va tità (fatto compre o già da tempo dagli uomini dell'avanguardia jazzi- tica: chi non crede, si ascolti, tanto per fare un e empio, i due Braxton In The Tradilion). nellambito del rock Devo/Rolling Stones: SA– TISFACTION on ono tati certo i primi, ma for e i più importanti. per quel loro metter i deliberatamente a confron– to con 'm tri tanto acri. E' ormai noto, celebrato ed imitati imo il me1odo devoluto: aulomatizzazione del ritmo, ripetitività e altata delle parti trumentali, eliminazione del dato emotivo nelle parti vocali. E' da notare come la ritmica, anche nella nuova nature incopata, rinnovi la capacità di "far muovere" dell'Ori– ginale. Intere ante anche come il te to, con la ua di illusione, sembri critto appo ta per quella musica. L'intuizione di Mothersbaugh è tata proprio questa: che per cantare l'in- oddisfazione nell'anno 1977 era ne– ·ce ario il gelo, che la via migliore per riproporre l'antico tema era quella della deevoluzione. (Importante anche l'influenza di Eno nel radicalizzare il linguaggio deevoluto: confrontate la ati fac– tion autopr dotta del 45 giri con quella dell'Album. Quanto ai Devo, non hanno rinunciato in eguito alla metalingui tica. anche e più obli– qua: in Freedom Of hoice, per e empio, hanno lavorato largamente u tilemi beatle iani, pecie in pezzi come Giri U Want o lt's 01 Right). ' James Chance/ James Brown: I CAN'T STAND MYSELF Come tutti anno, Jame hance è appa ionato cultore di funky, e di Jame Brown in particolare: fre– quenti ime le ue ver ioni dj eia ici browniani nei concerti, prima fra tutte King Heroin, te timoniata an– che nel recente live Ma/ an 't Stand Myself r,: ta la più coinvolgente. f r– .e perché catturata in o ew York. un album di durezza (e re a) impa– reggiabile. La tecnica u ata da hance è, in fond . elementare: mi celare debi– tamente la ritmica del funk con l'accelerazione e la violenza della no wave. aggiungere un organo terribil– mente fuori tono ed il uo pro cr– biale sa ofono. E oprattutto. can– tare c n una cattiveria cono ciuta a qual ia i arti ta funky. ome c'era da attendersi, tutto poggia esclu iva– mente ulla per onalità di hance-. E' un rifacimento in cui i vuol dimo- trare a tutti i co ti di e e"re meglio dcll'aut re. na pccie <li uccisione rituale del padre. Nico/Doors: THE END Morri on è uno degli autori più adatti, con il uo vitali mo, alle rie– laborazioni. Que ta volta The End è colta da ico in tutta la sua cupa grandezza. E' una versione espre - sionista, cantata con profonda parte- cipazione. orche trarn da J hn aie con ere endo di pianoforti ed ar– monium. e rifinita da l:n con il suo inteti1zatore. enza ironia o di e– zione. un confronto pèr anale con il te to e la voce di Morri on che ol– tanto ico era in grado di reggere. (Esi te anche una vcr ione in con– certo della Fine, ico a compagnata dal uo olo armonium e dal inte– tizzatore di no: più concentrata. più difficile, an ora più comm a). Cure/ Jimi Hendrix: FOXY 1 LADY oerente con le proprie elte of– fici ed intimi tiche. il gruppo di Ro– bert Smith ceglie di .temperare la podero a ballata hendrixiana in una ritmica leggera. tutta in levare. Ep– pure. anche trattata dai mu ici ti più delicati dell'odierna cena brittanica. Foxv Ladv mantiene intatta la ua ten 'ione: -for e è anche la leggera accelerazione del tempo, ull'e en– ziale batteria di Lol Tolhur t. a compensare la levità di chitarre e voce. E' in un certo en la verifica tili tica dei ure. che evidenziano il loro uperamento dell'eroi mo in chiave rock proprio cimentandosi con l'eroe più bla onato dei '60. Stupid Set/Doors: HELLO I LOVE YOU "Anche in Hel/o I Love You ab– biamo tenuto, in pratica, il te to e il tempo, mentre il giro è completa-

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