RE NUDO - Anno IX - n. 68 - agosto-settembre 1978

RE NUDO/50 album. Joy sadness joy, un brano dalle atmosfere medio– rientaleggianti, apre la prima facciata: su un tessuto ritmico creato dalle percussioni di Black prende forma lentamen– te il delicato canto dell'qboe di Eliscu sostenuto dall'orga– no stranamente rileyano di Hamel. Segue il mantra OM Namo Buddhaya che vede la presenza di Apama Chakravar– ti, uno dei più importanti vo– calist devozionali d'India. La musica si evolve poi lentamen– te verso atmosfere sempre più delicate come in Sunset - do– ve il fraseggio della chitarra di' Detree richiama sapori Kyoto Zen - che è il preludio natu– rale a Listen night, brano,che risente le influenze di certa musica scandinava. Oboe,. oboe d'amore e organo a can– ne raccontano il momento della percezione della chiara luce ·- esperienza comune ai mistici di tutte le tradizioni - quando il suono può essere visto e la luce ascoltata. Nella suite che dà il titolo all'album e che occupa per intero la seconda facciata, i musicisti sono affiancati da un'orche– stra che offre un soffice tap– peto per le improvvisazioni di Eliscu e gli interventi vocali di Hamel. Suoni d'aria e d'acqua, mantra magici e frequenze elettroniche si compenetrano armoniosamente riuscendo a trovare quell'equilibrio che ca– ratterizza tutta la produzione dei Between, di ·cui consiglia– mo, oltre a Dharana, il già · ricordato Hesse Between Mu– sic e Eiii.steig(wergo). · Clu;.er Sowiesoso Sky 77 Importazione Cluster è uno dei nomi miti~i dell'elettronica tedesca, solo recentemente uscito dal miste– ro grazie alla collaborazione con il più noto Brian Eno, che ha visto nascere l'interessante Cluster e Eno - di cui parlere– mo al più presto -, e alla pubblicazione di questo S<r wiesoso, album che segna il ritorno del gruppo alla produ– zione discografica. Cluster nasce nel lontano '69; a crear• lo è quel Conny Schnitzler che qualcuno ricorderà con i Tangerine Dream di Electro– nic Meditation, insieme a Die– ter Moebius e Achim Roede– lius. Il gruppo già nei primi dischi porta avanti un lavoro di ricer– ca che gli permette di assume– re un posto ben definito nell' ambito della musica tedesca. Per esempio il Klopfzeichen del '70 - l'unico lavoro che vede la presenza di·Schnitzler che prenderà presto altre stra– de - un'intera facciata è com– pletamente priva di musica: vengono letti testi ecologici di . autori vari. La ricerca sul suo– no è tra le più radicali, carat– terizzata purtroppo da un mo– nolitismo che ne sminuisce la riuscita. Tipico di questo pe– riodo è Cluster II ('72) in cui la componente ripetitiva viene portata all'eccesso con risulta– ti non del tutto godibili. L'e– sperienza con Harmonia - che vede la collaborazione dei Cluster con l'ex Neu, M. Ro– ther -forse riesce a portare la loro musica verso la dimensio– ne più soffice che caratterizza questo Sowiesoso - c.os -ì com'è, una dolce sorpresa: la gioia èhe mancava nei primi lavori trova spazio sufficiente per manifestare un rapporto diverso con il suono. L'acqua , del lago riflette i suoni che scivolano lentamente dalle ap– parecchiature elettroniche che perdono finalmente la durezza dei primi anni: La struttura ripetitiva della musica dei Cluster si evolve così nella di– rezione armonica trovando le migliori realizzazioni in brani come Zum Wohl e a,wiesoso che lasciano ben sperare nella futura attività del gruppo. Cluster è un "grappolo di no– te": raccoglilo! g. und t.c. Segnalazioni DISCHI 'UCL~nTI Per chi s'interessa della vera musica popolare americana, è uscito dalla Albatros il terzo volume delle opere complete di Leadbel– ly, "Midnight special". Contiene, oltre alla celebre canzone che gli dà il titolo, succosi blues, hollers e ballate, che dimostrano le eccezionali virtù di questo bluesman scomparso nel '49. Gli vengono in aiuto, per alcuni brani., ospiti come Woodie Guthrie e Cisco Houston. . · Distribuita dalla stessa casa della Albatros, l'editoriale Sciascia, è l'opera che vede riuniti sotto il titolo Gershwin Gigliola Negri, valida interprete di canti popolari e di lofta, e Giorgio Gaslini, improbabile pianista jazz nostrano, che hanno dato vita ad un insolito connubio in questo disco dello Zodiaco. I due eseguono insieme canzoni appunto di Gershwin, celebre compositore americano che fu tra i primi espropriatori bianchi di forme musicali tradizionali del popolo nero, per trasporle nella canzo– netta e nel genere sinfonico. Per quanto riguarda invece il pop, cominciamo con un ripescag– gio: The Confessions of Doctor Dream, di Kevin Ayers, pubbli'; cato dalla Island nel '75. Il dandy di Canterbury è qu~ ancora nella sua vena migliore, temperata in alcuni punti da. uscite "fuilky". Molto degna in particolare. la lunga suire che dà il titolo al disco, piena di idee e di spirito. · Steve Hillage invece ci riprova, con un lussuoso album intitolato Green (Virgin). Tra suggestioni elettroniche e richiami ai vecchi Gong, Steve continua a usare la sua sempre pregevole chitarra in composizioni piuttosto insipidine. La Virgin medesima però a volte ci regala qualche lieta sorpresa: ne fa fede questo White Music degli XTC, un gruppo rock inglese estremamente interessante e da tener d'occhio. Pur essendo punk, la musica degli XTC non rientra totalmente _nei moduli espressividel punk rock inglese, ed è un genere moderno ed estremamente personale, che offre alcuni momenti di notevo– le vigore. Molto bravo soprattutto Barry Andrews all'organo, che viene utilizzato in un modo nuovo e assai pregevolé anche la sezione ritmica. Per i f~lologi,esiste un'edizione Archiv di alcune sonate eseguite al clavicembalo da ,R. Kirkpatrick. Heitor Villa Lobos, il più celebre e rigoroso compositore contemporaneo, pubblica per la Deutsche Grammophon Dodici studi e Quindici preludi, per la mano impeccabile del chitarrista Narciso Yepes. Il disco contiene alcuni gioielli di maestria, insieme ad una panoramica più che esauriente della ricerca tonale e dello stile spezzato. Incisione molto pura, durata fiume (un'ora circa), grande facilità d'ascolto. My Lute Avake! editò da L'oiseau lyre sono musiche per due liuti del cinquecentb inglese, il brano che dà il titolo è forse il più celebre tema tradizionale dell'epoca. Testimonia di una cultura raffinata e di un'affascinante levità creativa, molto esile, azzurra come la copertina. In "The Song of Song" di Krzysztof Penderecki, edito dalla E.M.I. è contenuta anche la celebre ''Trenodia per i morti di Hiroshima", oltre altri due brani di grande· interesse. Perfetta fusione tra il testo poetico e musicale, le trenodia è anche uri componimento che non si trova facilmente sul mercato. E' di una bellezza straziante e va sentita. L'incisione è di buon livello. N.B. La migliore edizione del "Cantico dei' cantici" è reperibile da Einaudi, serie poesia, a prezzo modico. e.a. p.b. I.e.

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