RE NUDO - Anno IX - n. 68 - agosto-settembre 1978

RE NU00/12 oteca Gino o so dalla "ragione" di certi intellet– tuali "organici", e che tuttavia continua a in- sistere nella esperienza quotidiana ùi ciascuno sotto lema- schere dei politici sociologi– ci, psico– patologi– ci. Que– sti ele– menti, non tanto del dell'esperienza "personale", vengono so– prattutto trattati. L'Oriente si considera come una falsa visione da correggere, un composto di sostanze o energie da trasformare, una moltitudine da unificare. Su questa base, dei riti sono stati edificati, delle terapie hanno funzionato, delle trasformazioni sono state operate. Del corpo in estasi, e che gode, compiendo "meraviglie", il di– scorso Occidentale non sa più rendere conto. Queste forse alcune ragioni che determinano la svolta ad Oriente. LASVOLTAAD ORIENTE Non è tutto chiaro e trasparente in tali motivazioni. Siamo come al centro di un vortice di estensione e profondità scono– sciute. Sarebbe facile rifiutare di confron– tarci con quello che sta emergendo, e ricorrere a schemi già pronti o ai soli– ti luoghi comuni. Sod– disferemo appena il nostro rancore e la frustrazione a cui i– nevitabilmente ci rinviano le diffi– coltà del presente,

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