RE NUDO - Anno IX - n. 62 - febbraio 1978

RE NUD0/60 La minor età Fuggire di -casa I konsi,gU dellopsikologo Aperti come siamo a un discorso che ponga come suo scopo tallargamento di un dibattito che coinvolga i critici di ogni generazione per capire e approfondire di più e meglio, abbiamo chiesto un parere sulle fughe da casa al prof. Cesare Spine/lini Musatti. Ci ha risposto con il seguente scritto. I mporta moltissimo prevenire que– sto vizio terribile di fuggire di casa, perchè quando se ne è presa l'abitu– dina è più difficile a guarirlo. Che fare? Ecco i consigli che importa molto seguire. 1) Prendete il fanciullo e lavatelo quoti– dianamente con acqua fredda, i bagni tiepidi di tutte le stagioni, i bagni di riviera quando è possibile, i giuochi che richiedono moto, la ginnastica, tutte le cose che aiutano a compiere uno sforzo Infatti, tutti questi mezzi diminuiscono l'eccitabilità del fanciullo, regolano le funzioni intestinali e stornano le forze da quegli organi di cui bisogna impedire lo sviluppo prematuro: il cervello che po– trebbe immaginare fughe o i piedi che potrebbero metterle in atto. 2) Non dare ai fanciulli alimenti troppo sostanziosi o eccitanti (peperoncino, vi– no, caffè, ecc.) soprattutto alla sera, e prima di metterli a letto. Levarli alla mattina appena saranno svegliati, l'abitu– dine contraria è una delle cause più fre– quenti delle fughe da casa, in quanto l'ozio attiva le fantasie perniciose. 3) I parenti, e soprattutto le mamme, saranno guardinghi nel parlare per non svegliare essi stessi questo dannoso istinto con discorsi o atti inconsulti che richia– mino alla memoria la possibilità della fuga o esempi di tal sorta. Al fanciullo si racconti piuttosto la favola di Cappuccet– to Rosso insistendo sulle gravi conseguen– ze a cui la sventurata andò incontro quando, attardatasi nel bosco, incontrò il famoso Lupo Cattivo che la circuì, le strappò il numero di telefono e l'indiriz– zo della povera nonna ammalata. Un genitore attento e intraprendente saprà collegare la storia alle realtà della vita. Molti moderni pedagoghi, fautori del me– todo globale. consigliano di prendere spunto da questa storia per sviluppare una lezioncina di storia natutale: il bo– sco, i funghi, il lupo è un mammifero? , la festa degli alberi, ecc. 4) Si deve sorvegliare attentamente le letture del fanciullo che potremmo defi– nire - con un termine ortofrutticolo - in verde età. E' meglio che non leggano Re ~udo, per esempio. 5) Infine, se malgrado tutte queste pre- .cauzioni, sopravviene questo malaugurato difetto, bisogna esaminare se proviene da malattia o da vizio. I vermi intestinali, certe affezioni della pelle accompagnate da un prurito fastidioso, possono essere causa determinante della fuga da casa in quanto sollecitano la messa in moto del fanciullo che, preso da un impulso irresi– stibile, si dà sovente alla fuga. Adiòs muchachos V aglio andarmene da casa. Per conto mio, per cono– scermi, per capire, per vive– re. "Per vivere" non signifi– ca "per fare i miei comodi". No, vuol dire "per partecipare alla mia vita". Non ne posso più di sapere che sono qui, che sono viva, ma che non vivo. Non conosco quasi niente di me stessa, so come sono fatta perchè mi vedo allo specchio, ma l'immagine che mi viene rimandata mi dà una fredda sensazione di provvisorietà. Sento che sotto, die– tro, dentro questo bell'insieme di molecole c'è quale.osa di vero, qual– cosa da portare a galla ... l'amore? Stupidaggini! Io non posso inna– morarmi, sono arida, e sono con– tenta di questo. Posso far innamo– rare e far soffrire, ma non mi ri– guarda. Non è forse per amore che i miei si sono sposati? Eppure ades– so litigano in continuazione, ed io non sarò tanto sciocca da credere in simili idiozie. Me ne andrò di casa per scoprire me stessa, fino in fon– do. Anna Meglio morire che vivere qui - così parla la voce imperiosa della tenta– zione: e questo "qui", questo "a casa" è tutto ciò che l'anima aveva amato sino a quell'istante! F. Niet~che Ma come liberarsi di qualcosa ·che mi pervade tutta e mi possiede completamente, come per esempio il terribile bisogno di mia madre e di mio padre? Migliaia di padri, vivi o morti, forse in questo mo– mento riversano la loro condanna sulle teste di migliaia di giovani che come me viaggiano con una botti– glia Molotov sotto il braccio. Chissà quanti ragazzi per riavere questo

RkJQdWJsaXNoZXIy