RE NUDO - Anno IX - n. 61 - gennaio 1978

notizie dal di FUORI JtUt 11ot:h mehr Arbelttkraftfilr lhre DM FCJR NUR 1,- US-DOLLAR •tf.tÌtM ,,e ~ i'w SU' S Sotn<Wi>, ,,ml \~•I•, .,,J,. hund.r< ù11n gN<l,1i:!tttn Fm,n<lb,n,t,.tw•rtffl •nf s.., Slt l,~b,n al&mt'!n Sw.itr• i.rulZoUht!Mir ~ fo:lffl Tt•nsf<r- 8'fl<' lcl(tfr~mMn>ln,. d1111S('l> ruhiget ,'.rbttttklrro~ ► nahotrUSCJ1.fokt - S.u~!Àrult filr · .Ìg,:n• lnvrinoon,-n oder ìmr J<,,p.r.l!ittri !li, LQ!m«redt• lungs-;\uhrai;< 6,urlffllffl,t SPQn•mk,t ... Spttlwarrn ~kh-idung • Honcbrbtit~n "" :Ò<lH<tl,,,n S1t l"' HAITI -..THIRDWORLO INVESTMENT-BUREAU POil.197 Pì>iuu,l~mWI Questa è una foto pubblicitaria che invita gli industriali tedeschi a investire soldi e costruire fabbriche ad Haiti, Il testo dice tutto, con una spudoratezza razzista allucinante, visto che siamo nel '78, anche per la 'socialdemocratica' Germania. Ecco la traduzione: 'Più forza lavoro per i vostri marchi! Questa ragazza PER UN SOLO DOLLARO USA lavora volentieri per voi 8 ore. E molte, molte centinaia delle sue abili atniche vi aspettano. Avrete inoltre: libertà fiscale e doganale, liberi trasferimenti di danaro, clima tranquillo di lavoro, mercato USA vicino, spazi edificabili per investi– menti nel settore costruzioni, articoli sportivi, giocattoli, abbigliamento, lavori artigianali. Scrivete a: Haiti Investment Bureau del terzo mondo. Fate conto che la paga minima in America è di 5 dollari all'ora, e in Germania non è molto diverso. Immaginate i luridi profitti sulle 'simpatiche' negre pagate circa cento lire all'ora (che fa un dollaro al giorno). Canada primo, Italia seconda Sarà per nostalgia che Cefis ha ch~sto la cittadinanza canadese? Dalla statisti– ca condotta dall'Organizzazione Inter– nazionale del Lavoro fra le sedici nazio– ni più industrializzate, risulta che il Canadà è il primo paese in lista per il numero delle giornate lavorative perse da ogni lavoratore a causa di sciopero: due giorni e mezzo a testa in un anno. L'Italia si è fatta soffiare il primato per poco. Ma più indicativo è che la Gran Bretagna, che da sempre deteneva il record, grazie ai ricatti tedesco - ameri– cani, e alla pace sociale imposta, nel '76 è scesa al decimo posto in classifica. Il mastino d'Europa, la Germania, non perde più di un decimo di giornata di lavoro all'anno: meno di un'ora. Aggiungiamo, anticipando le classifiche future, che in Italia, grazie al compro– messo storico, quest'anno le ore di scio– pero si sono dimezzate rispetto alle medie passate. Disoccupati e Super-garantiti Il settimanale americano Time ha dedi– cato la sua prestigiosa copertina ad una mega-inchiesta dalla quale risulta che i giovani dell'Europa Occidentale sono i grandi sacrificati della crisi economica. Grazie, Time: non ce ne eravamo accor– ti. A conferma, comunque, ecco i dati CEE del settembre scorso: nei nove paesi sono stati superati i 6 milioni di disoccupati. Cifre ufficiali, ovviamente, e quindi false per difetto. Anche nella ricca Germania i senza-lavoro sono au– mentati di 43.000 unità nel solo mese di Ottobre, raggiungendo il milione, di cui i giovani sono più di un terzo. Sempre in tema di statistiche, ecco inve– ce un elenco di tutt'altro tipo: la lista dei dieci occupati più pagati d'Italia. Il primissimo in classifica sta a Torino e fa l'ammiµistratore delegato dell'Istituto Bancario San Paolo, con 144 milioni e 612 mila lire all'anno di stipendio. Fac– ciamogli i conti in tasca: guadagna 12 milioni e 51 mila lire al mese, cioè 602.550 lire per ogni giorno di lavoro, vale a dire 75.318 lire a 75 centesimi per un'ora di attività. Nella graduatoria segue un'altra sfilza di "bancari"; con 136 milioni e 247 mila lire l'amministratore delegato della Banca Nazionale dell'Agricoltura; 132 milioni e 157 mila quello della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde. Chissà come si sentono male gli ultimi di questa lista, il direttore del giornale "La Nazione" di Firenze, nono con 78 milioni e 169 mila lire, ed il direttore generale dell'IRI, decimo con soli 77 milioni e 370 mila lire all'anno! E questi sono solo i dipendenti: sui guadagni di industriali, liberi professio– nisti, baroni, papi e simili è impossibile, per il momento, qualsiasi· tipo di con– trollo. RE NUD0/41 U.S.A.: le pantere grigie Allarme: il livello di età negli Stati Uniti si sta alzando rapidamente, sia perchè si allunga la durata della vita, sia perchè lo stile di vita e l'uso degli anticoncezionali fanno diminuire le na– scite. Le conseguenze dell'invecchiamento della popolazione si faranno sentire sul– le industrie, che dovranno cambiare la produzione basata su blue-jeans, coca– cola e rock. Per il momento ci sono progetti di legge che prevedono l'aumen– to dell'età per la pensione fino a 70 anni, e la possibilità di non andare in pensio– ne per i vecchi che vogliono continuare a lavorare. Si cita il caso di una fabbrica che già funziona così: il direttore ha ottant'an– ni, e i dipendenti un'età minima di 65. Pare che la popolazione sia ultrasoddi– sfatta, niente grilli per la testa, niente gravidanze, il tasso di assenteismo più basso del nostro paese. Puntare sugli anziani è una politica precisa, basata sulla loro influenza elet– torale: mentre tra i giovani vota solo il 35%, 1'80% delle persone in età avanzata sono votanti sicuri, da non scontentare. Nella realtà la condizione del vecchio negli Stati Uniti, paese giovane per eccellenza è ancora di emarginazione: tristezza e solitudine forse tra le più gravi del mondo. Non a caso si è molto diffuso nel paese il movimento delle "Gray Panthers" (Pantere Grigie), per la difesa dei diritti degli anziani. Si sono aperte sedi in tutte le città, oltre a numerose "free clinics" autogestite. Per le Pantere Grigie, che lottano contro l'emarginazione degli anziani dal lavoro, le recenti proposte di legge costituiscono senz'altro un grosso successo.

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