RE NUDO - Anno VIII - n. 59 - novembre 1977

limiti senza risentirne minimamente, allora sei libero. W.: A che punto e in che modo za zen .ti mettedifronte ai tuoi limiti? Kappa: Non è un modo magico. Ti metti Il, ti siedi, prendi la tua posizio– ne, fai la respirazione ... passa il tempo, passa il tempo, passa· il tempo ... davan- ti hai solo il muro, solo il muro ... piano piano vengono su delle cose, te le vedi davanti. E' come vederti in televisione: tu ti stai davanti e ti guardi. E a quel punto riesci a vederti nelle cose che non ti funzionano. Ma non a livello di nor– ma, non c'è nessuno che ti dice: questa cosa è brutta, questa cosa è bella. Sei tu medesimo che stabilisci qual'è la cosa "brutta". Non è un 'giudizio di valore. Ci sono delle cose che a un certo punto stabilisci che ti sono negative, perchè sono limitanti in questa tua ricerca di libertà. Senza nessun giudizio morale. Come ci sono delle cose che vanno bene così come sono, che ti aiutano. W.: Quelloche non riescoa capirein quello che mi dici è il meccanismo concreto con cui unodecidequali sonoi suoilimiti. Come fai a dire:ecco,questomiocomportamento limita la mia libertà. Kappa: La risposta è una sola: fai za zen. Attraverso quel banalissimo stare sedu– ti scopri non tanto i limiti (è una visione limitata quella dei limiti), ma delle cose che ti servono o che. non ti servono: le cose che ti servono le tieni, quelle che non ti servono le butti via. E ti costa fatica, perchè magari ci sei anche affezionato. W.: E' questoil punto. lo sonoconvintoche mi capiterebbecosì: mi metto lì davanti al muroe noncapiscochecosadevobuttarvia, se nontutti i comportamenti, tutti insieme. Erica: Non c'è niente da capire. Però c'è il giorno in cui sei lì davanti al muro e la persona dietro di te fa un respiro un pò più forte, o più affanna– to... una cosa piccolissima diversa dal solito, e improvvisamente ti viene un senso di amore verso di lui perchè poverino fa fatica, oppure ti viene una rabbia della madonna ... W.: O magarihai l'impressione che lui rida di te... Erica: Può essere. In quel momento ti viene fuori proprio una parte di te, e tu ti vedi. Siccome poi ti trovi lì davanti al muro come uno stupido (perchè quello ha semplicemente respirato), ti rendi con– to di aver visto solo una cosa tua. E questo lo vivi in maniera abbastanza forte perchè sei m un momento di concentrazione. RE NUD0/45 o ~ ~ --~ . ) ..... • . \\ i lr.~'<#h • :·.·il ~ . . • .;, • ••• Dopo lunghi giorni di disciplina i risultati iniziano a vedersi e l'animflle è fronteggiato; . La sua natura selvaggia e incontrollata è finalmente domata, ed è diventato più docile. Ma il mandriano non si fida completamente. E tiene ancora la corda di paglia con cui il bue è legato a un albero. E piano piano arrivi a conoscerti: se per esempio sei egoista, tu lo scowi e lo senti profondamente cosa significa es– sere egoista, non è come limitarsi a intellettualizzarlo. W.: Mettiamo chefacendo za zen io mi scopraegoista ... Erica: Alla fine stai tanto male per il sentirti egoista, che ... W.: Ecco,perchèdevostarmale? Erica: Se lo vivi male. Se lo vivi bene può essere una cosa bellissima. Non è un problema morale. Kappa: Cioè, tu ti metti lì davanti e ti fai la tua pratica. Non ti succederà il primo giorno, non ti succederà il secon– do e nemmeno il terzo; non c'è una scadenza fissa. Ma a un certo momento una di queste puttanate ti capita. A quel punto non è che stai li a dire: sono egoista ed essere egoista è male perchè nella quarta pagina del Canone c'è scritto così. Se tu scopri che l'essere egoista ti è... W.: Un macignosullostomaco ... Kappa: Esatto ... a quel punto stai male. E non hai giustificazioni tipo: è la società che mi porta ad essere in un certo modo ...,Perchè stai male. E non ti servono più queste tue giustificazioni davanti al tuo star male. A quel punto puoi solo cercare di toglierti il cosidetto macigno. W.: Io continuoa pensare che tutto questo nonmi succederà. Perchèappenasedutoin unaposizionesimile a quellaa cui sonoabituato,automaticamente mi concentrerò a tal punto da non sentirenè quellocherespiradietrodi me, nè tantomeno le mie paranoie.E questoavverràper sempli– ceabitudine. Erica: Tu hai parlato di abitudine. Lo zen è anti-abitudine per eccellenza. W.: In me scatterebbero automaticamente le

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