RE NUDO - Anno VIII - n. 53 - maggio 1977

UN BILANCIO SENTIMENTALE Non fate l'amore: fate la guerra! 120-130 GIORNATE DI SODOMA G. da Catania ( 19 anni) entra nel sa– lone degli spectacoli a palazzo Mori– gi giusto nel momento in cui sto cer– cando di spiegare che Violetta Vale– ry da Parigi non può mica starsene ad ascoltare A. di Provenza che gor– gheggia «Un dl, felice, eterea, Mi balenaste innante, E da quel dl tremante Vissi d'ignoto amor...» facendo la valigia, esagitata come una ragazza alla pari in partenza per Linderhof. Che, data la sua storia, mi sembra pi_ù adatta a sistemare giunchiglie in vasi viola, trepidante ma... signorile. Invece di venirmi ad abbracciare se ne sta rintanato in fondo, nella pe– nombra. Mi viene in mente che l'ho pensato con molto affetto negli ulti– mi tempi senza capire le ragioni di un silenzio cosl prolungato. 6 mesi fa quando ci siamo lasciati gli dicevo che l'irregolarità è dura da reggere a lungo: «o c'è una condizione che te l'impone oppure - vedrai - tra poco anche tu ti troverai una brava ragaz– za, e ti sposerai» ( cosa che trovavo e che trovo assai poco disdicevole) . A– veva negato violentemente, allora, quasi offeso. Finisce la parentesi di regia teatrale; lo saluto invitandolo a fare un salto da me. Mi dice che dorme in casa di compagni e non può tardare molto. Ci incamminiamo. Per la strada, met– tendomi un braccio attorno alle spal– le dopo averinutilmente cercato la mia mano sotto il mantello a ruota, mi racconta, con l'aria di chi mette le mani avanti, che non aveva nessu– na intenzione di venire a trovarmi, questa volta. «Adesso - dice - sto con una ragaz– za.. la coppia fissa ... diciamo ... e tut– te le cose -- ( non è la prima volta che un rapporto con me viene defini– to questa cosa; lo faceva anche E. da Genova)... fatte prima le vedo in ... maniera diversa ...». Insisto per– ché ammetta che le fugge disperata– mente. Una volta a casa ci accoccoliamo sul letto. Parliamo. Lo informo dell'ulti– ma sentenza dei tarocchi: ho dalla mia la ruota della f~rtuna ( il nuovo prodotto dalle circostanze esterne), ho contro la giustizia (la legge, la norma, il senso di colpa) e ho nel presente l'eremita (il saggio che lavo– ra in solitudine). Il tempo passa e non mostra nessuna fretta di an– darsene. Dalle carezze si passa ai toc– camenti, ai bacini, ai baci appassio– nati, alle slinguate. Mi eccito e lo sento eccitarsi; gli ritorno il suo bel sorriso con quel ruotare morbido de– gli occhi da una parte all'altra. Avrei voglia di scopare ma so già che nudo mi piacerà di meno; e poi è una tal fatica fargli avere l'orgasmo. Non in– raggiato dalla sua eccitazione. Improvvisamente si distoglie e dice pensieroso: «E' proprio vero, hai contro di te il senso di colpa». Io: «Il tuo?». Lui: «Sl». Io: «Ovvia– mente il senso di colpa nei confronti di L. da Roma». Lui: «Sl!». Mi racconta che con la ragazza si di– cono tutto e lei è gelosissima; che il pensiero di lei lo perseguita. «Insom– ma - conclude - preferisco il rimosso al.. RIMORSO». « Mi tira e ho rimorso » Violetta deve sacrificarsi, ancora una volta ,per una «giovine-ribelle e pu– ra!» Comincio a pensare cosa trascurerà, con lei, nel racconto della serata che stiamo trascorrendo; quale reazio_ne susciterà nella ragazza la verità e quali i pentimenti di lui nel raccon– to. Mi angoscia la posizione di lei che è sempre sul punto di «perdere» qual– cosa del suo rapporto «assoluto» con lui. Son contento, in fondo, di essere nella posizione di quello che ci «gua– dagna» comunque qualcosa. Vantaggi da puttana? Meglio che niente! Gli dico - serenamente - che rispetto questo patto per il quale prevedo, comunque, vita breve e difficile: ci penserà il desiderio a mandarlo in frantumi prima o poi. E' daccordo; questi giorni a Milano gli son sem– brati le tentazioni di S. Antonio. Andiamo avanti a più riprese sempre con le stesse brusche intet:ruzioni al momento cruciale. Non posso non ri– cordare quando da ragazzino mi ma– sturbavo; se riuscivo a fermarmi pri– ma dell'orgasmo lo consideravo pecca– to veniale e non avevo rimorso. Ci– terei, ma non mi sembra in caso. Bi– sogna aver avuto profondo il senso del peccato, pt:r sapere cos'è il brivi– do del sacrilegio. Alle 4 e 20 casco dal sonno e deci– diamo di dormire, castamente. Mi sveglia la mattina, prima di andarse– ne, dicendomi: «la prossima volta verrò con L.... ciao...». Si concludo– no cosl le sue 120-130 giornate di Sodoma. Questa storia della gelosia come ba– vaglio dal desiderio mi rimanda ad un'altra.

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