RE NUDO - Anno VII - n. 46 - ottobre 1976

48 PARCO LAMBRO: SOLIDARIETÀ DEL e.e. DEL P.C.C. AL e.e. DI RE NUDO M&XTB~~- *è*~~11"J~A~•~ A~~A*~~~M~M~--Mm~n•~ fili•§ ffi, ~ • ttflF,l]it -~~~ rLJ1 if/1~ c~M~~ · ~JM 0 • • 1J~•-~T-t~t!!: . ~~*4-~~IJ! ~ii[fr-.J*~@!f-] 0 B Àff ~~~t~~~~ ~~m~m~~m~~lt •~~fl~~•r &tt~~~A~~~~~ JM a ~ ~ ~ , iI ·è • 11"J • ti!. fl ;; • .tt E!!1 ~ è ~JM~~~-~~ ~4-•*~ft&11"J•~- fliiiAAM • ~Ailì rr~ftil • M-~~tEffi3AAF,iJ tE~±.~iìJ;IJ~~ ~::4J!:li~!l!.tt~•·. t~-~~'~§ Am~~è~11"J~&-Q Yf.~~5~~~~ fl-~ff~~è~~AtE ~~- 0 ~fR~- (f-Jt!!:~foJA 0 Mè*-ttlt 8è:1J~g·,~~ •ff*m~tt~~~~è ~ r~RJ~ffe -~tEMi~!l!.F,ll•rr~• t!i:ffil~~J;J. • ~R1èTi:!ffrtiffil•fi!TMi*~ ~.liJ!:~~~tt~~El~&S:*11"1 °*fUQ'l!' Caro Re Nudo, vano un po' di pugni chiusi e ho appena letto su LC il risulta- qualche falce. L'artista io lo ri– to della vostra discussione sul tengo ancora necessario, certo Parco Lambro e sono piena- va cercato un rapporto diverso, mente d'accordo con voi. Co- più umano. munque io volevo parlarvi di - Questo però non vuol dire elimi– un'altra cosa: l'Artista. Oggi un nare l'artista, per poi mettere al gruppo per avere sicuro sue- suo posto gente che con la sua cesso nell'estrema sinistra de- musica ci tortura. ve fare delle TARANTELLE, al- Il coinvolgimento di chi ascolta trimenti fischi a non finire. Se avviene quando chi suona rie– fanno tarantelle allora sono sce a comunicarci delle cose compagni che dimostrano (di belle e allora tutti possono par– essere furbi) di aver assimilato tecipare alla riuscita del con– la Cultura Popolare. Se invece ce, iu ::,enza 11 superament9 fanno altra musica magari me- forzato del rapporto artista– no ritmica, sono degli intimisti pubblico, come vorrebbero fare piccolo borghesi. Lo si è visto al i tarantellisti a tutti i costi, Parco Lambro di quest'anno: perchè, dopo che hai ballato la tarantella a tutti i costi, istitu- tarantella per un quarto d'ora ti zionalizziamo la tarantella, ta- puoi anche stancare (ti sentirai rantella uguale autonomia ope- dire riformista), e ti viene voglia raia, ballare tarantella per ven- - di ascoltare un po' di musica. A tiquattrore- uguale più autono- me i vari archeologi musicali mo di tutti. non vanno, preferisco Davi, i Così sì arriva all'assurdo di Weather Report, Corea e altri, mandare sul palco. compagni credo che questa sia la strada che sperano dì trovare dei sa- della musica popolare creativa, domasochisti più disposti ad non gli ultimi arrivati dalle risaie ascoltarli. Sempre al Lambro. del Vercellese versione Mirafìo– Vanno sul palco 7 o 8 napoleta- ri. .._· nì che si mettono a fare canzoni che di popolare hanno un caz– zo. In compenso, però sono le stesse canzoni dei nostri babbi o papà che in TV sono state lanciate dai vari leccapiedi fìlo– democrìstiani. La creatività .dì 'sta gente mi pare proprio po– ca! Ma non è finita. Giù dal palco i soliti 60 superrossì di autonomi che applaudonp e riescono per– fìr.o a ballare (che creativi!!!) che poi vanno a gridare: «su_ questo palco suonerà chi vo– gliamo noi!!!». Come mi faceva pena quel gruppo Amore e Giustizia Proletaria convinti di essere all'avanguardia dì non essere come gli altri gruppi (ma loro erano peggio) solo perché assieme ad un do-si-r~, mette- Fabio Aspetti Cari compagni, vorrei fare alcu– ne considerazioni sul festival di Parco Lambro. Penso che, a differenza di quel– lo che è stato detto da tutta la stampa borghese (Corriere del– la Sera in testa), il festival non sia stato un fallimento, quanto piuttosto una presa di coscien– za, drammatica se sì .vuole, che ormai non è più possibile fare un festival di questo tipo. Pur– troppo nel momento in cui veni– va messo in crisi il vecchio mo– do di fare il festival non si è riu– sciti (e forse era impossibile pretenderlo) a definire in qual– che maniera le caratteristiche di un nuovo festival alternativo a quello attuale.• La situazione era troppo tesa, no ai banchi di vendita, dei pro– troppo drammatica, per cerca- blemi finanziari ecc. Tutti devo– re di costruire assieme qualch.e no partecipare al funzionamen– cosa per il futuro.. to del festival compresa anche Ecco, a distanza di qualche set- la raccolta dei rifiuti (non la– timana da tutto.ciò, penso che sciando pochi compagni a fare si possa cominciare a vederci tutto questo).- I problemi dei un po' più chiaro e quindi sì contenuti de~ festival sono an– possa aprire un confronto su cora più grossi. Bisogna avere questi problemi. , il coraggio di rinunciare ancora Sono molti e vorrei solo accen- di più ai grossi nomi della musi– narne qualcuno. ca (tutti legati alle case disco– È meglio un grosso festival o grafiche) e dare più importanza tanti piçcoli festival a livello lo- ai gruppi non legati alle case di– cale? Penso sia necessario svi- scografiche e a tutti quelli che luppare i festival a livello locale vogliono esprimersi in qualche e poi, se si vuole, fare anot-ie 11 modo a livello musicale. E poi "grosso" festival che non resta ampliare tutto ciò che già c'era però in questo modo un frutto a Milano, anche se in forma isolato, una specie di feticcio molto ridotta come i posti dove dal quale tutti si aspettano si può dipingere, fare dell'auto– chissà che cosa e dal quale massaggio, dello yoga, liberare quindi vengono· regolarmente la nostra creatività, la nostra delusi. 11grosso festival ha in sé voglia di conoscerci e di stare tanti problemi. Meglio farlo ·in insieme. Per i dibattiti è impos– città o fuori? Forse è meglio sibile pretendere di farli in un fuori città (si ha meno l'impres- modo così centralizzato se il fe– sìone di esse.re in un ghetto e stivai è grosso come quello di poi sì evitano ì molti curiosi che Milano. E molto meglio decen– al Parco Lambro -alla sera era- trarli. Farne tanti contempora– no in maggioranza o quasi). neamente su tutto ciò che si Come farlo? Qui ci sono due vuole fra le tende in modo che serie di problemi. Quelli orga- tutti possano esprimersi e non nizzativi e quelli di contenuto. solo quelli che sanno parlare al Per l'organizzazione è ora vera- microfono. Eventualmente poi mente dì incominciare ad auto- discutere iri ùna assemblea ge– gestirci i festival. Se é vero che nerale, tutti insieme, quello che i compagni di Re Nudo e degli è saltato fuori dai dibattiti fatti altri gruppi dì Milano devono tra le tende. pensare alla organizzazione del Basta, mi fermo qui perché i -festival, è anche vero che nel problemi sono tantissimi e sono momento in cui la gente arriva tutti da vedere e da 'discutere al festival, vi deve partecipare assieme. Ho voluto solo espri– anche a livello organizzativo. mére alcune idee che mi sono Tutti devono essere messi al venute in mente dopo l'espe– corrente delle spese, delle en- rienza di Parco Lambro. trate, dei prezzi che si pratica- Ciao, Eugenio Origgi.

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