RE NUDO - Anno VII - n. 41 - aprile 1976

APOLLINARE - Il poeta assassina– to, Edizioni Il Formichiere Non sto a farvi la storia di Apollina– re. basti dire che questo libro se non sbaglio è del 1914. Adesso leggete questo pezzo: "Un uomo compera un giornale in riva al ma– re. Da una casa affacciata -su un giardino esce un soldato che ha delle lampadine elettriche al posto delle mani. Da un albero scende un gigante alto tre metri. Scuote la giornalaia che è di gesso e che quindi cadendo, si rompe. In quel momento sopraggiunge un giudice. A colpi di rasoio uccide tutti quanti, · mentre una gamba che passa sal– tellando accoppa il giudice con un calcio assestato sotto il naso e In– tona un'allegra canzonetta". Qual– cuno di voi avrà già pensato: ma questo è Bob Dylan! Altri: ma que– sto è uno della beat generation americana. None! L'ho detto: 1914 o giù di li. Freud non era ancora neanche professore. Dadà e sur– realisti erano da venire. La distru– zione del linguaggio accademico, la lotta all'istituzione linguistica, l'inserzione del paradosso e della visione, del simbolo aggressivo e autoironico. era però già comincia– ta. E qui in Apollinaire ha una cari– ca ancora non viziata dai facili vir– tuosismi della libera ruota senza scavo interiore di tanti pseudo– psichedelici successivi. Del resto Ginsberg ha più volte ricordato il debito alla cultura europea della prima guerra mondiale (Ungaretti compreso pensate un po'!) di tutta la tradizione beat americana. Cul– tura che noi, poveri colonizzati, magari andiamo a riscoprire di ri– torno attraverso uno scavo alle ra– dici dell'anti-poesia americana. Andiamoci a leggere Apollinaire che anche come carica "politica" ha molto da insegnare. Ecco una sua Commedia a tesi: "Il principe di San Meco trova un pidocchio sulla testa della moglie. Da sei me– si la principessa va a letto esclusi– vamente col visconte di Dendelo- pe. Gli sposi fanno una scenata al visconte che, essendo andato a letto solo con la principessa e con la signora Lafoulue, moglie di un segretario di stato, provoca la ca– duta del ministero e subissa la si– gnora Lafoulue del suo disprezzo. La signora Lafoulue fa una scenata al marito. Tutto si spiega con l'arri– vo del signor Bibier, deputato. Co– stui si gratta in testa. Lo spogliano. Egli accusa i suoi elettori di essere dei pidocchiosi. Alla fine, tutto rientra nell'ordine. Titolo: Il Parla– mentarismo". NANNI BALESTRINI, La violenza illustrata, Einaudi Un colpo al cerchio, uno alla botte. Dopo la Morante, l'Einaudi sfodera Balestrini. Con una piccola diffe– renza: nel primo caso 650 pagine a 2.000 lire, in questo caso invece 130 pagine 3.000 lire. Come "vio– lenza illustrata" non c'è male, fa quasi venticinque lire a pagina!! In compenso è più divertente e più ra– pido della Morante. L'inizio è tra– volgente: la Deposizione della ma– dre di Calley al processo per la strage di Song My è veramente il massimo anche per il riuscitissimo "montaggio" dei pezzi. Abbastanza forte, anche se un po' facile nello stile della "contrapposizione", il capitolo 3: Un nuovo modo di fare la produzione, nell'acido solforico mettiamoci il padrone. In questo capitolo Balestrini monta insieme, uno dietro l'altro, dei pezzi di cro– naca di infortuni sul lavoro e la visi– ta di Leone all'ospedale dove sono ricoverati i "colerosi". Leggiamone un pezzo: "I eri si sono registrati al– tri incidenti nuovi lutti tre elettricisti sono morti fulminati da una scarica di 9000 volt e un quarto in stato di choc sono il bilancio della sciagura avvenuta alle 11,06 ieri mattina co– me è avvenuto l'incidente nessuno è in grado di dare spiegazioni. Ho sentito un rumore assordante dice uno degli elettricisti che si trovava al piano terra al momento della di– sgrazia d'un tratto è venuta a man– care la luce un urlo disumano non si capiva da dove provenisse sono sceso nel seminterrato gli uomini erano li immobili uno all'impiedi appiccicato al traliccio della strut– tura gli altri due per terra la corren– te li aveva scaraventati più in là ab– biamo tolto la corrente per poterli staccare due erano già morti il ter– zo respirava ancora./ Mi rivolgo a voi da napoletano a napoletano so che adesso state meglio i tre infer– mi battono fiocamente le mani sorc ridendo con gli occhi terribilmente incavati non applaudite me ma il direttore dice il presidente poi un saluto a una donna con 7 figli dei 1uali l'ultimo di due mesi sto bene ma me ne voglio andare a casa il presidente la tranquillizza in un let– to c'è una bambina e una donna che piange sono contenta piango per la felicità. Il triste cammino prosegue appren– diamo che prima di,partire il medi– co personale del presidente ha somministrato a lui e a tutto il suo seguito alcune compresse di anti– biotico il presidente saluta una turi– sta tedesca di sedici anni con un affettuoso aut wiedersehen." Insomma avete già capito come procede Balestrini: prende delle cronache di quotidiano o rivista, to– glie i punti e le virgole, scompone le frasi, avvicina dei p~zzi diversi, li monta liberamente tra loro e ne ri– costruisce tutta la stanchezza di scrittura come anche tutta l'ag– ghiacciante violenza quotidiana. Ne viene fuori un effetto "a spirale" che delle volte produce un conti– nuo sviluppo una continua sorpre– sa a ogni passaggio di "girone": da Calley, agli scontri di piazza, al presidente, a Onassis e via via fino alla cucitura di cronache di rapina in banca (uno dei pezzi migliori del libro). Piano piano però questa "spirale" non produce più sorprese perché diventa una spirale ideolo– gica estremamente selettiva ri– spetto alla realtà della violenza quotidiana. alla sua globalità. Invano cercherete episodi di aborti in cliniche clandestine, di violenze sessuali, di morti da eroina, di scontri ai concerti, negli stadi, di "matti" legati ai letti eccetera. La "spirale" di Balestrini invece di ampliarsi e mostrare "tutto" suto della violenza del pot.,. la contro-violenza rlvoluzl restringe a un percorso troppo limitato e illusorlo, serietà della politica !radi in fondo, secondo la quale lustrativi solo i fatti di chiara ce "politica" di chiara "co di classe, di diretto attacco tere centrale" (e quello de ognuno di noi?). Ecco Infatti raie di Balestrini: San Baalllo questro Sossi - blocco della Mara Cago! - Rivoluzione gasmo. La spirale si fa cosi I gica che non solo stanca, m sorprende più, non "distrugg zi casomai "santifica", ma I addirittura a un finale grotte Il finale è la solita rivoluz orgasmo da Potop '69 che I c'era anche in Vogliamo scontro durissimo dopodiché l'ape. raio appagato e spossato come• po l'amore torna a casa. Qui 1111 Violenza Illustrata l'orgasmo è aclo dirittura espresso e giustappoefll alle masse che scendono in ptaza col fucile in mano (e perché nan I forconi tanto per essere nuovl7), Sentite: "in testa a tutto il cortte sono gli operai della Pirelli BlcOCCI usciti in massa dalla fabbrica poi gli operai della Loro Parislnl chi hanno requisito un tram per arrlV. re presto in corteo. Sento un calorl diffuso su tutto il corpo e quelft continua a mano a mano che •~ menta anche l'intensità una se,... zione di profondità o di signllloatD una zona più ampia di sensazlOIII piacevoli essa produce un desld.– rio o una fame. Poi la Magneti0011 cordoni di servizio d'ordine in teefl e la Sit Siemens la Om la lnnocanll la Carlo Erba seguono poi la Eraole Marelli la Face Standard un gran numero di ospedalieri del San ca,. lo. Un gradevole aumento di t..,_ sione fisica tutto il mio corpo vi• io sono molto eccitata ... il cenfflt della città è completamente In ,,. no agli operai in un'atmosfera ~ tusiasmante. Una sensazione ., vertigine di perdere me stessa .., io apprezzo molto questa sltu■- ne e sono piena di amore." Insomma: una rivoluzione tutti In la per tre. tutti in rappresenta un orgasmo "ideologico" aneti so da parata. Per fortuna rlsp questa "prefigurazione" slamo" più avanti sia nel "distaccarsi giusti tempi e modi) dal cortei negli orgasmi magarimeno rl ma certo meno solllarl.

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