Rivista Critica del Socialismo - 11-12 - nov-dic 1899

1052 Hl\'ISTA CHJTlCA DEL SOCIALISMO cola industria e de' medii e piccoli pÒssessori di ricchezza, ma ammettono cl « la diminuzione non va O))erandosi nè con la regolarità, nè con la rapidità che alcuni 11vevanoprevisto». In concln~ione, le tesi fondamentali del marxismo non sono state dimo– sltatc false, ma neppure hanno per sè la ce1·te:za scienti.fica. La concezione avversaria , quella espressa negli scritti del :Merlino, del Sorel, del Bernsteio e nei discorsi del David e del \Voltmann; pili che una. teori;l del comeavverrà è una teoria del come diverrà o meglio del comediviene il Socialismo. « Ilprincipio socialistico agisce già ora», ha deLtoil David,ne lla grande industria a mezzo dei Sindacati , delle Leghe di mestiere, e della legisla– zione del laYoro; nella media e piccola proprietìt, con la cooperazione, che è la cellula della società an 'enire, od almeno di una parlé di essa - In fine l'azione politica del proletariato prepara gii1 progressivamente la de– mocrazia sociale. Il Sociaiismo mina lentamente, ma sicuramente, la società capitalistica . Questa. concezione - dice sempre il Fontana. - si presenta. piì.t della. marxistica in armonia co' fatti . che offre il momento presente nei paesi pill progrediti, p. es. l'Inghilt erra; ma neppur essa ha per sè la. ce1·te:za scienti.fica. , Dunque i crisisti sono rieseiti a togliere alla concezione marxistica la certezzascienti.fica, ma non hanno sostituito ad essa un' llltra avente a sua volta certezzascienti.fica. La causa di tale incertezza è non tanto nelle menti, quanto nelle cose: la conquista del mercato mondiale, le grandi leghe ca– pilalistich c, l'espaÌldcrsi della cooperazione, l' economia degli alti salarii e molti altri fotti hanno reso' il moto odierno infinitamente pili Yario e com– plesso di quel che era cinqmint' anni ·fa, quindi infinitamente pill diificile l'afferrare la sua direzione dominante. Del resto il nuorn punto di vista « potrà ai dommlltici socialisti ed antisocia\isti sembrare ui1a diminutio capitis, ma, a chi ben consideri lo stato aUuale della scienza e dell'evoluzione sociale, la rinuncia. alla scicn– titicith, nel senso dommatico a cui finora ha preteso, parrà invece dare al socialismo la pi\\ forte posizione scientifica...., perchè è l'unica possibile. )~ s. i r. hanoeBonomi. ù t lotta di classi- C1·iticaSociale - 1° deccmbrc 1899. In un articolo che tratta la vessala quest ione dell'alleanza dei partiti popolari, Ivanoc Bonomi i esprime anch'eg li il convincimento che << l' al– \eauz,t dei partiti popolari non .è ora, fra. noi , uno spedicnte occasionale da accctt;1rsi con disgusto, come una dura necessifa transitoria,)) e discor– rendo le cause, ammeUe che « il classico anta.gonismo fra i grossi proprie– tarii terrieri e i capitalisti industi-iali non el)be ancor modo di prodursi in Italia : da noi codeste due classi in parte si confondono; in parte si aiutano a vicenda. Unite formano la vera classe srruHatri ~c, procacciant e, parassita, nemica del proletariato, propugnatrice accanita della reazione. Ma di fronte

RkJQdWJsaXNoZXIy