Rivista Critica del Socialismo - fasc 7 - lug. 1899

La questione meridionale - Il Pensiero Contemporaneo, 15 maggio. Riassuminmo, oome si promise nello scorso numero, le principali ri~ sposte sinora pervenute all'important issima inchiesta formulata dal Pen – siero Contem,poraneo. Cesare I.ombroso ammel.te, come tutti gli altri, nna civiltà inferiore in molte regioni d'Italia del Sud, oome ne fan prova la camorra e la maflia che non hanno equivalenti OC'>"i intensi e numerosi n~l nord. Vi son.:,però alcune regioni ohe non s'adattano a questa recisa differenziazione: •il nord ha plaghe inoi\,ili come l'agro milanese, padovano e trevigiano ed il sud offre un rimarco civile nelle Puglie, in Messina e in Catania. La maggiore barbr.rie della Sicilia e della Sardegna. deriva non solamente dall' isola– mento provocato dalle condizioni geografiche isolane, ma pure dal mal go– verno, sebbene qualche raggio di miglioria da qniiilche tempo in qua, oome si vede da alcune statistiche, non manchi. Quali sono i rimedii? Spezzare il latifondo, rendere possibile la cultura intensiva obbligandovi la mez– zadria, facilitare l'emigrazione interoa dal nord al sud, ecc. Lino .ferriani, basandosi sugli studii del Colaianni, del Niceforo, del Cic– cbtti e del Rossi, opina che vi siano « due civiltà nell' Italia 11na, ohe in gran parte si spiegano colla diversità di clima, di razza, di abitudini e alle quai possono,applicarsi molte de\leco,:edette dal Ferrero nell' E11ropaGio1,-ane L' A. nOn dice certo, proseguendo nella saa esamina, cose nuove, ma ci piace riferire integro.lmente alcani suoi giudizi: è un procuratore del re che scrive: « I germi delett:1rii lasci,1.tida.i governi spagnuoli, horbonici, non furono mai - o irrisoriamente - curati dagli nomini dell'Italia nova . E dico irrisoriamente se si credette oon nna legislazio ne unica - ch 1 iltil. che io chiamo di parata - inoculare il progresso là <love molte, troppe erano le miserie etiche, fisiologiche e sociali. La oi\•iltà. non si fabbrica nè col cmmone, nè oogli articoli d'un codice legislativo. Accademia è la legge dove i costumi non sono tormati, nè ponno formarsi se non oolla disuguti-

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