Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 70 - estate 1991

inspiegabile agli occhi dell'autore. Egli in questo frangente si domanda: «quando la separazione da un oggetto produce angoscia, quando produce un lutto e quando produce, forse, solo dolore?». L'elaborazione successiva esegue un'ipotetica ricostruzione genetica. La situazione di perdita della madre, se coincide con una sensazione di necessità, si configura nel bambino piccolissimo come una situazione traumatica. Se questo bisogno non è presente si profila una situazione di pericolo. Il primo elemento determinante dell'angoscia è quindi la perdita della percezione dell'oggetto, che diventa equivalente alla perdita dell'oggetto. A questo punto dell'ipotesi genetica angoscia e dolore sono insieme poiché il soggetto non discrimina tra assenza temporanea e perdita definitiva. Solo dopo che un «oggetto» si instaura e caratterizza compiutamente, che acquista un senso la perdita dell'amore dell'oggetto, che con esso ci sono legami di desiderio, è possibile riferirci alla reazione di dolore come l'attuale reazione specifica alla perdita dell'oggetto. La reazione di angoscia corrisponderà allora alla reazione al pericolo che comporta la perdita dell'oggetto, o più direttamente al pericolo della perdita dell'oggetto. Non può sfuggire a Freud, tuttavia, che il dolore stesso ha ricevuto varie interpretazioni nel suo pensiero e che non è facile stabilire un collegamento tra: il dolore provocato dall'irruzione di uno stimolo che deborda lo schermo protettivo contro gli stimoli, il dolore procedente da stimoli interni e il dolore causato dalla perdita di un oggetto. Egli si appella al comune uso linguistico che «ha creato la nozione di dolore interno, mentale, e ha trattato il sentimento di perdita di oggetto come equivalente al dolore fisico». La continuità e la transizione dal dolore fisico al dolore mentale verrà giustificata nella teoria facendo uso del concetto di narcisismo: questa transizione corrisponde a un cambiamento dall'investimento narcisistico all'investimento di oggetto. 65

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==