Il piccolo Hans - anno XV - n. 60 - inverno 1988-1989

tutte le sue luci fisiche e intellettuali e di tutte le sue «maniere». È come se gli si manifestasse - tra la figura, ritrovata per una «perfetta somiglianza di proporzione» col figurato, e il motto che rileva questa arguta somiglianza di due soggetti appartenenti a generi diversi - la natura stessa della poesia, una natura percepibile e plasmata dallo speciale acume della vista esteriore e interiore. L'Idea delle perfette imprese22 precede la composizione del Cannocchiale aristotelico; ma la sua materia ritorna nell'opera maggiore e adatta le sue parti all'ordine e alla «trama espositiva» del sistema, il ·quale si chiude proprio col Trattato delle imprese23 . Così, il «presupposto»24 e il compimento di un esemplare sistema teorico della metafora barocca si saldano insieme a indicare - tramite qualità e attrattive di emblemi - la prerogativa della nuova parola poetica in una visione dalla luce e dalla natura singolari. III. Secondo le ambizioni del tempo, che si misuravano fin nella quantità e nel repertorio, il Marino s'era applicato anche a sovvertire e rifare la prosa con stupefacenti artifici concettuali e verbali; e si era particolarmente compiaciuto di realizzare - secondo la sua attitudine e la sua «strategia di massa » - la chiarezza nella complicazione con le Dicerie sacre, tre prediche costruite «per la maniera del concettare spiritoso»25 . Si tratta di prediche di un «profano», destinate alla lettura e non al pulpito; ma devono aver istigato a una gara barocca non pochi predicatori del tempo. I motivi teologici e devoti si svolgono nell'ordito della metafora della pittura, nella prima predica, della musica nella seconda, del cielo nella terza: ed è la struttura del singolare campo metaforico, fitto di immagini e richiami continuati, a dominare e ritessere i soggetti della meditazione religiosa in un «esercizio di alta e indifferente letteratura»26 . Proprio nelle Dicerie, e specialmente nella prima, con88

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==