tengo che la tecnica della psicoanalisi possa condividere questa concezion.e di lavoro. f) Il linguaggio che parliamo è sempre e comunque l'organizzatore di qualunque altro linguaggio. Ciò non significa che essi siano accessibili alla parola. Così spiego il titolo di questo scritto: la risonanza, che non esclude lo ·scarto. g) Infine bisognerebbe domandarsi a quale concetto di soggetto porterebbero queste linee direttrici. Posso solo accennare che esse mi orientano, in questo momento, verso una concezione polilogica del soggetto. ]orge Canestri NOTE 1 Ernst Gombrich, «La Sala dei Venti nel Palazzo Té», Journal of the Warburg and Courtauld lnstitutes, 1950. Successivamente in Symbolics Images. Studies in the art of Renaissance, London, Phaidon Press, 1973. [Torino, Einaudi, 1978). 2 W. Kandinsky, Punkt und Linie zu Flache. Beitrag zur Analyse der malerischen Elemente, Miinchen, 1926. 3 Adopero in questo testo un concetto di figura di pensiero che corrisponde a quello della retorica indiana sul quale torno successivamente nel testo. 4 A. Leroi-Gourhan, Le geste et la parole.Technique et langage. ed. Albin Michel, 1964. [Torino, Einaudi, 1977]. 5 idem, capitolo dedicato a «I simboli del linguaggio». 6 Le notizie biografiche su Kandinsky appartengono a: W. Kandinsky: Ruckblicke, Kandinsky 1901-1913, Berlino: Der Sturm, 1913; W. Grohman: W. Kandinsky: Life and Work, London, Thames and Hudson, 1959; Hugo Bali: Flight Out ofTime: A Dada Diary Edited by John·Elderfield, New York The Vicking Press, 1974 (Originale: Die Flucht aus der Zeit, 1927); Centre Georges Pompidou: Kandinsky: oeuvres de W. Kandinsky (1866-1944). Catalogue établi par C. Derouet et J. Boissel, 1984. 7 W. Kandinsky, Uber das Geistige in der Kunst, Munchen, Piper Verlag, 1912. 8 W. Kandinsky, Ruckblicke, Berlin. Der Sturm, 1913. 59
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