Il piccolo Hans - anno XV - n. 60 - inverno 1988-1989

poetica. Il saggio introduttivo di V. Mazzarino a Dhvanyaloka di Anandavardhana, segnala che il «rasa» (lett. sapore, gusto) è «il significato profondo e unitario... attribuito alle rappresentazioni teatrali». Ma il teatro adopera espedienti non verbali (la danza, il gesto, la musica) che la scuola «dhvani» spostandosi al campo letterario puro, deve rendere avvalendosi delle «potenzialità espressive del linguaggio verbale». Come si può ben vedere è di questa natura il problema che ha attraversato tutte queste pagine. Infine, il concetto di figura di pensiero trova pure il suo referente nella stessa retorica, quando essa applica il concetto a «la presenza di una significazione 'non letterale' sul piano dell'intero enunciato». È ovvio, d'altronde, che il termine in questo contesto si riferisce ai processi di pensiero (Denkprozess), che il lavoro di pensiero (Denkarbeit) ci concede, nella teoria freudiana dell'apparato psichico. Per concludere proverò a _condensare, in alcune brevi proposizioni, le direttrici e le conclusioni, provvisorie, di questo percorso: a) La nozione di apparato psichico qua implicata segue le linee tracciate da Freud, privilegiando la funzione dei processi di pensiero. Essi garantiscono, attraverso la rinuncia (Versagung) a un piacere momentaneo, la creazione di una nuova via che possa assicurarne uno successivo e più sicuro. L'apparato psichico appare a Freud come un sistema di notazioni (System von Merken) simultanee e successive che si trascrivono, si riorganizzano e lasciano dei residui non traducibili ad opera della rimozione. Si tratta di un proéesso di stratificazione con anacronismi: le sopravvivenze del passato. L'adattamento alla realtà è uno dei lavori principali dell'essere umano e riceve da Freud il nome di «conciliazione»24 . La teoria freudiana · 57

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