Il piccolo Hans - anno XV - n. 60 - inverno 1988-1989

ne scenica», pubblicato sull'Almanacco «Der Blaue Reiter» nel 1912. Kandinsky aveva proposto all'amico e coeditore Franz Mare di titolare «Catena» l'Almanacco. Catena tra il passato e il suo proiettarsi nel futuro, tra linguaggi artistici differenti, tra l'ordinamento dell'arte e l'ordinamento della natura, tra le leggi dell'arte e le leggi della scienza. Era infatti previsto un volume che fosse la continuazione del primo e che mettesse insieme le forze di artisti e di scienziati. Questo secondo volume non arriverà, magari perché, come dissero gli stessi editori nella prefazione alla seconda edizione: «Il tempo del vero intendere e del vero vedere forse non è ancora arrivato». Era il 1914. Per F. Mare questo tempo era alla fine, la guerra lo avrebbe ucciso poco dopo. Oltre alle composizioni sceniche e a «Der Blaue Reiter», Kandinsky pubblica a Miinchen, nel 1912, Kliinge (Sonorità)15 • Nel 1938, ricordando la nascita di Kliinge, scrive che era «un piccolo esempio di lavoro sintetico». Esso è per me un «cambio di strumento», la tavolozza messa da parte e la macchina da scrivere al suo posto. Io uso la parola «strumento» perché la forza che motiva il mio lavoro rimane sempre la stessa, una necessità (una pressione) interiore. Ed è questa necessità che richiede il cambiamento frequente dello strumento16 • Kliinge è indubbiamente un libro fondamentale in questo frangente dell'arte in trasformazione e esprime, nella acuta indagine che lo percorre, portata a volte al limite di rottura, l'incessante ricerca dei mezzi formali atti a evidenziare questo cambiamento costante. J. Arp sottolineò questo mondo in trasfigurazione, evocatore di risonanze complesse, in tensione formale permanente, in bilico tra musica, poesia e rappresentazione figurativa. Libro almeno triplo, di pitture parlate con le parole della musica, dove l'unità concettuale tra poesia e «illuminazione» non 51

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