. .I· poteri dei colori Il Laocoonte, intreccio di uomini e animali, posto da Lessing a rappresentare i «limiti di pittura e poesia», viene da noi proposto per un nuovo assunto. Se la pittura è utilizzatCl; come possibile metodo di cura là dove la parola sembra non arrivare, qui viene colta integrata con le stesse strutture psichiche, con una modalità e una tecnica di cui lo stesso apparato psichico si impadronisce. Quella di dipingere è un'abilità di cui tutti serbiamo almeno un ricordo, il ricordo di un disegno realizzato con straordinaria facilità e a questo disegno leghiamo l'impressione di un'intensa felicità. Con l'eccezione dei pittori, si tratta però di un'abilità perduta, ed è con questa perdita che si marca la rimozione nella quale il ricordo di un disegno realizzato senza ostacoli, spesso di un animale, o di un albero o di una casa, sta al posto dell'impossibilità di riconoscere quelle tecniche «pittoriche» di cui Darwin ci ha rivelato l'utilizzo nella selezione naturale. È in questa direzione che si esercita il lavoro del Sogno: le linee, le conformazioni, gli accostamenti e le trasformazioni che di sogno in sogno e di caso in caso vengono alla luce attraverso un ascolto psicoanalitico che non trascuri questo aspetto della vita psichica, rivelano a poco a poco un ordine, aprono nuove possibilità al trattamento di forme al limite per la psicoanalisi come la perversione e la psicosi, e schiudono al soggetto gli abissi della sua filogenesi e della storia del mondo naturale. Un passo più oltre e vediamo come questa arte si sviluppa 5
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