Il piccolo Hans - anno XV - n. 60 - inverno 1988-1989

appaiono delle strisce arancione-arancio. Le strisce le ricordano la coperta del letto matrimoniale (sua? dei genitori?). L'analista è accanto a lei e la sogguarda. La donna accosta la guancia alla sua, ma l'analista scatta dicendo: «Ha rovinato tutto, così non potremo continuare ecc.» Lei però è contenta perché pensa che fino a quel momento non sarebbe riuscita a leggere, sia pure a stento, i suoi fogli, quei fogli che già teneva in mano, ma senza poterli leggere, in uno dei primi sogni della sua analisi. Abbiamo visto che le strisce sono per Darwin, quando appaiono per esempio sul dorso di un cavallo, la marca della reversione, come certe macchie in concorso con certe tinte lo sono per i piccioni, tratti del progenitore estinto che ricompaiono. Questi tratti, queste marche sono leggibili-illeggibili, si propongono a una lettura ma non sono scritti, rimandano al mondo della scuola più per il rapporto che questo ha con la guerra (la prima leva obbligatoria) che per il suo ruolo con la cultura. Ciò che l'analizzante non riusciva a «leggere» all'inizio della sua analisi erano appunto le strisce arancione-arancio che ora sono in evidenza. A loro volta però le stesse strisce le ostacolano un altro tipo di lettura: i caratteri in vista sono i caratteri ereditari. Appare in analisi il binomio natura-cultura. Questo avviene anche in un altro piccolo sogno di macchie di un paziente di cui vedremo poi invece due sogni di strisce che da marca della reversione, soggetta alla legge della selezione naturale, diventano, come nelle modificazioni descritte da Darwin per le penne degli uccelli, arrotondandosi e come lievitando, segni di un linguaggio d'amore che governa la selezione sessuale. In un momento di grande stagnazione morale, ha sognato un cane. A differenza di altre aggressioni, più violente, questa volta avviene solo che il 27

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==