Il piccolo Hans - anno XV - n. 60 - inverno 1988-1989

salti si è di nuovo in basso»21 . Pertanto, nella prospettiva psicoanalitica, è possibile avvalorare fortemente il significato sessuale dell'incontro di Prufrock: alla sommità della scala c'è, tra le donne che parlano di Michelangelo secondo una riuscita stereotipizzazione delle pseudo-acculturate frequentatrici di salotti, il pericolo di un contatto diretto con il mondo femminile. Un mondo, emblematizzato da una miriade di «dettagli sessuali», da cui Prufrock, dopo aver salito gradino su gradino, crede di poter rifuggire «con un paio di rapidi salti» verso il piano terreno e la libertà della pubblica via. E ancora la tentazione: Braccia con bracciali, e bianche e nude (Ma alla luce della lampada increspate di peli caÈ il profumo che sguscia da un vestito A farmi divagare in questo modo22? [stani). Prufrock ha paura di incontrare «quei» particolari occhi di donna - inequivocabile prova di disponibilità in grado di fargli «perdere la maschera»-, occhi provocanti, occhi che ha già conosciuto. Se paragoniamo questi occhi· a quelli di Beatrice nella Vita Nuova, ci rendiamo conto che Eliot sta puntando su di un paradosso: anche la donna del salotto ha la facoltà di far sentire Prufrock colpevole ma lo scopo è quello di dominarlo sessualmente fino a determinare (o a mettere in luce) la sua impotenza. In questo modo la donna angelicata della tradizione stilnovista sfuma nell'immagine demoniaca della tradizione puritana. Il suo sguardo assomiglia più a quello di Circe che seduce ·ulisse (tentando di annientarlo) che a quello di Nausicaa che lo ama in silenzio. Alla fine della scala, mentre sta ascendendo al Paradiso, Prufrock incontra, paradossalmente, l'Inferno. Per assistere ad un completo ribaltamento della simbologia ·della scala entro una tipica allegoria dantesca oc190

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