"... J'avais sept ans, elle était plus petite. Elle était toute mouillée, je lui ai donné des pri [mevères". Les taches de son gilet montent au chiffre de tren- . [te-huit. "Je la chatouillais, pour la faire rire. J'éprouvais un instant de puissance et de déli- [ ,, 13 re . Quel «solleticare» la compagna ha tutte le caratteristiche, ovviamente, di una scoperta sessuale, anche se in realtà non accade più di tanto (l'arrivo di un grosso cane, quale agente esterno, int.errompe questo approccio). Pure, il magico avvicinarsi alla fisicità femminile permane ancora a distanza di tanti anni nella mente del «garçon». Quella volta egli perse l'occasione di penetrare il mondo segreto della sessualità e dovette scegliere, per compensazione, il Sublime. Ma non sembra importargliene molto: ongiqualvolta racconta questa esperienza è in grado di cogliere tutta la poesia dell'amore (il concetto di Virtù) attraverso la poesia della passione (il Vizio). Sa che, dopo aver provato un "instant de puissance ed de délire", deve anche provare un senso di paura («Moi j'avais peur, je l'ai quittée a mi-chemin./ C'est dommage»)14 : il che equivale alla consapevolezza della Dannazione. Ha scritto A.D. Mody che «in Dante si riconosce ciò che Eliot non trovò in Blake e che i poeti metafisici non religiosi non possono permettersi, cioè la capacità artistica di trasformare la sofferenza in Purificazione e la morte nel semplice passaggio ad una nuova vita. I poeti inglesi maggiormente posseduti dalla morte non fanno altro che confermare la paura e l'orrore della mortalità»15 • Sembra dunque che il principale assunto della Vita Nuova si mescoli nelle prime poesie eliotiane ad una paura tutta puritana della donna: ed ecco che un'esperienza sessuale all'età di nove o di sette anni (la diversità è irrilevante) viene assimilata ad una «visione» in cui l'avvicinamento 185
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