Il piccolo Hans - anno XV - n. 60 - inverno 1988-1989

zazione. «Quel» momento lo suggestiona a tal punto da indurlo a consultarsi con uno psicologo: Innanzitutto il tipo di esperienza sessuale che Dante descrive come accaduta all'età di nove anni non è certo impossibile o unico. Il mio solo dubbio (e in ciò fui confortato dal parere di un noto psicologo) è se è possibile che si verifichi così tardi nello sviluppo, e cioè a nove anni. Lo psicologo fu d'accordo sul fatto che, abitualmente, si verifichi intorno ai cinque-sei anni. È possibile che Dante si sia sviluppato più tardi ed è anche possibile che egli abbia alterato le date per coinvolgere altri significati sul numero nove. Ma io credo proprio che la Vita Nuova sia incentrata su di una esperienza personale10 • Eliot non ha intenzione di forzare questa interpretazione, ma troppi sono i richiami autobiografici, e più oltre ricorda che «la stessa esperienza, se fosse descritta in termini freudiani, sarebbe subito accettata come reale (cioé autobiografica, diremmo noi) dal pubblico moderno»11 • C'è una poesia assai interessante, scritta da Eliot in francese nove anni prima della stesura del saggio su Dante, in grado di corroborare questa ipotesi. Si intitola «Dans le restaurant» e parla di un «garçon délabré qui n'a rien à faire / Que de se gratter les doigts et se pencher sur mon épaule»12 . Naturalmente c'è molta differenza tra l'esperienza descritta in questa composizione e quella dantesca della Vita Nuova. Qui Eliot vuole sottolineare il contrasto tra la visione poetica e la triste realtà quotidiana fatta di solitudine e di squallore. Insistendo così tanto sul «garçon délabré», sul suo abito schifoso, sulle trentotto macchie del suo gilet, riducendo quest'uomo ad uno spaventapasseri quale parodia di un vecchio peccatore incallito, egli (cioé l'Io narrante) riesce a rendere ancora più struggente l'anelito al Sublime che sta alla base della poesia. 184

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==