mondo moderno... Fintanto che facciamo del male o del bene siamo esseri umani; ed è meglio, paradossalmente, fare del male piuttosto che non far nulla: per lo meno esistiamo8 • Queste considerazioni sono essenziali se si analizzano celebri personae eliotiane come la donna di «Ritratto di signora», Prufrock, Gerontion, gli Uomini vuoti, ecc. Interpretando la Vita Nuova, Eliot sceglie di enucleare l'esperienza «reale» che sta alla base dell'opera. Privilegia, infatti, le parole di Dante a Beatrice nel Paradiso Terrestre: «Conosco i segni de l'antica fiamma» (Purgatorio, XXX, 48) e la lettura che ne fornisce è incentrata sul «ravvivarsi di una serie di emozioni», come se il poeta fiorentino riuscisse a provare, guardando gli occhi della donna, il rimpianto di una antica passione fisica. Si tratterebbe, per usare le stesse parole di Eliot, «di un appassionato conflitto tra i vecchi e i nuovi sentimenti, di uno sforzo, coronato da successo, di operare una nuova rinuncia, qualcosa di ben più grande della rinuncia dinanzi alla morte perché questa è una rinuncia ai sentimenti che persiste oltre la morte». E il suo interesse si appunta al procedimento psicologico che accompagna la prima consapevolezza sessuale dell'adolescente, qualcosa che, come l'esperienza legata alla lettura di una poesia, si pone come «irripetibile» e genera «shock, sorpresa, persino terrore»9 • Sembra quasi che il punto focale si sposti ora sulle teorie freudiane. Eliot vuole indagare quel delicato momento in cui, se il soggetto adolescente non risponde in modo naturale, subentra uno stato di shock e, nel peggiore dei casi, appaiono disturbi della sfera psichica come la frigidità. Ovviamente Eliot ha sempre presente il vastissimo schema culturale dantesco, ma ciò nondimeno, selezionando in quel panorama un aspetto «realistico» in grado di fornire congetture, tenta una forma diretta di attualiz183
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