Arriviamo a casa e c'erano dei gradini da scendere per arrivare a un salone dove c'era a letto mio padre. Sui gradini ci sono delle cose che bisogna scavalcare. E anche accanto al letto ci sono dei fogli distesi sul pavimento: e io dico: «attenzione a non mettere le scarpe sui fogli di papà». C'è anche un piattino con una mela e anche una forchetta. Passando questi fogli, per non schiacciarli, metto il piede in un punto in cui un'altra mela mi r9tola·vicino alla scarpa e si appoggia un po'·alla tomaia. Sono mele rosse con delle righine gialle. Mio padre mi dice di stare attenta a non farlo (di schiacciare le mele). Passo di là per telefonare a mia nonna (che doveva organizzare un pranzo con tutti gli operai, il fabbro che avev;;i.mo incontrato in un ristorantino sotto casa dové t'era il proprietario di un ristorante che conosco, che era molto buono. Qui vedo un dolce di panna. Penso di poter prendere non il dolce c;l.i panna ma un altro con accanto la panna. Il Beppino si avvicina e mi dice: ho dei bellissimi rombi e aggiunge qualcosa che riguarda l' occhietto vivo del pesce, è come se lo vedessi). . Vedo un vassoio di cartone pieno di medicine. Dico a mio padre se non può riordinarle. Dico: «ti darò una scatola». Affacciandomi vedo che c'è già una bella scatola che è della stessa tinta della moquette, ha dei disegni tipo Varese, dei fiorellini bordeaux su uno sfondo grigio verdastro. Allora dico: hai già una scatola. Arriva mia madre e con aria seccata dice: lascia a me di fare ordine. Parte del sogno saltata che la paziente si ricorda successivamente: 18 Quando parlo della prof. xy e del tema scolastico ho anche detto: "Sono andata troppo oltre, nel modo di serivere". Poi dico che devo finire la
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